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Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra

Sintesi dell'incontro del primo  venerdì del mese - 2 febbraio 2018
Tema: “Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra”
Relatatore: mons. Valter Danna – Vicario Generale – Diocesi di Torino

Laterza richiesta della preghiera del Signore Gesù che, dal Vangelo di Matteo è proposta ai suoi discepoli nelPadre Nostro, è la Parola di Dio.
“Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra”. Siamonel contesto del discorso della montagna, delle beatitudini, dove Gesù ha parlato alla folla e ai suoi discepoli e li introduce alla novità di essere del Signore, cioè di esserefigli del Padre.Diciamo “Padre nostro” perché condividiamo l’unico Padre creatore e Signore che è Dio; non diciamo ‘padre mio’, quindi c’è una relazione di paternità che ci lega e ci rende fratelli in Gesù.
Questaterza richiesta del Padre nostro è riferita a Dio.Anche qui, “sia fatta la sua volontà” è lo specifico della preghiera dell’invocazione e va compresa a partire da Gesù.
Nel Padre Nostro, le prime invocazioni sono rivolte al Dio Padre, perché ci dia le cose essenziali.Gesù, alla domanda dei suoi di insegnare loro a pregare, non dà loro un metodo, non dicecome si fa, ma dice che il fare la volontà di Dio mette in causaprincipalmente Gesù e poi noi.
Allora per capire questa richiesta dobbiamo chiederci che cosa vuol dire ‘volontà di Dio’, e dobbiamo comprendere che cosa significa fare la sua volontà.
Se leggiamo con attenzione la Bibbia, ci accorgiamo che la volontà di Dio non si riduce ad osservare i comandamenti,anche se tale osservanza sarebbe già una buona cosa.Qui c’è l’azione di Dio;noidicendo “sia fatta la tua volontà” diciamo qualche cosa di più che semplicemente, aiutaci a fare la tua volontà, perché tale richiesta è riferita a Dio stesso, è come dire:“Tu, o Dio compi la tua volontà, fai ciò che desideri, fai ciò in cui ti compiaci”.Lavolontà di Dio è il suo disegno, il suo progetto divino di salvezza, per tutta l’umanità.Quindi si potrebbe diremeglio: “accada latua volontà, diventi realtà la tua volontà di salvezza; fa’ in modo che davvero tutte le genti siano salvate”.
A volte diciamo “sia fatta la sua volontà”in riferimento a quello che ci è successo, ad esempio: mi è venuta questa malattia, sia fatta la sua volontà, quasi che il male dovesse venire da Dio, ma non è così, perché Dio non manda le disgrazie o le malattie.
La volontà di Dio è una volontà di bene e di salvezza. Se noi chiediamo questo, di conseguenza dobbiamo essere disposti ad obbedire in tutto al Signore.C’è un impegno di Dio alla sua fedeltà, alla sua potenza, e c’è un impegno dell’uomo che desidera conformare la propriavolontà a quella del Signore.
IlVangelo di Matteo illustra più volte il tema della volontà di Dio, sia riguardo a Gesù, sia riguardo ai discepoli.Gesù dice: “non chiunque mi dice Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli”.Questeparole esprimono una polemica contro certi cristianitroppo presuntuosi ed entusiasti che non concludono niente, pregano senza impegnarsi, parlano, ma non fanno.Come se noi, dopo questa bella celebrazione, un incontro intenso di preghiera, un ritiro spirituale, ce ne andassimo a casa dimenticandoci l’amore, l’offerta di sé, la pazienza; dimenticassimo gli altri e ci chiudessimo nel nostro egoismo. “Solo chi mette in pratica le parole del Signore – diceancora Gesù nel discorso della montagna –,è come l’uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia, mentre lo stolto, che non fa questo, ha costruito la sua casa sulla sabbia”.
Allora, ecco il grande giudizio finale dove Gesù il Re dice: “benedetti voi perché avevo fame e mi avete dato da mangiare, avevo sete e mi avete dato da bere”;ed essi gli chiedono: “quand’è che ti abbiamo dato da mangiare” e lui risponde: “ogni volta che l’avete fatto a uno di questi fratelli più piccoli lo avete fatto a me”.Dunque, qui c’è un altro aspetto della volontà di Dio, c’è la salvezza, ma c’è anche la carità perché chi vive nella carità vive nella volontà di Dio e guarda Dio che compie questo disegno.
Semprenel Vangelo di Matteo, Gesù dice: “la volontà del Padre vostro che è nei cieli è quella che neppure uno di questi piccoli vada perduto”.Ipiccoli sono i più bisognosi, i più fragili e i più immaturi nella fede, gli smarriti e i peccatori.Gesù ripetutamente dice: “se voi avete fatto qualcosa di bene anche ad uno solo di questi piccoli, avrete fatto la volontà del Padre”; solo questo conta davanti a Dio.
Poi abbiamo il grande esempio di Gesù nel Getsemani.Inquella lotta contro il male Gesù dice: “Padre mio, se questo calice non può passare senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà”.Il calice è la passione e la morte, e Gesù sa che è imminentee si rivolge al Padre nella totale obbedienza, fiducia e certezza di figlio, ma è disposto a seguire il volere del Padre che non è il sacrificio del Figlio, ma è la salvezza dell’umanità.IlPadre ha mandato il Figlio e permette questo sacrificio per dimostrare fino a che punto arriva il suo amore verso di noi.Gesù capisce questo e lo accetta.
La domanda di Gesù è piena di tenerezza in un momento così drammatico e angoscioso, e dimostra proprio la sua fiducia nel Padre, fiducia che rimane intatta anche sulla croce e nella morte. “Mio cibo è fare la volontà di Dio che mi ha mandato”, dice Gesù,“mi ha mandato a portare a compimento la sua opera”che è per la nostra salvezza.
Infine“come in cielo così in terra”.Dio vuole la realizzazione del suoRegno, cioè che la terra diventi lo specchio del cielo. Allora noi cristiani dobbiamo guardare in alto,verso il cielo, verso il Regno di Dio. Amen.

A cura di M.M.

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