Pregare significa vivere!
Carissimi,
la preghiera dona la gioia di vivere, di amare, di perdonare, di essere misericordiosi e caritatevoli.
È stupenda la preghiera del Padre nostro, ricca di spunti di meditazioni: è la preghiera insegnataci da Gesù, direi consegnataci da Gesù; preghiera che deve entrare sempre di più nel cuore del nostro vivere. Gesù ci insegna a chiamare Dio, Padre. Un Padre vivo, un Padre che si prende cura di tutta l’umanità, un Padre ricco di amore e di grazia, un Padre che sa amare e insegna ad amare in Cristo Gesù, nello Spirito Santo; un Padre ricco di bontà e di tenerezza. Il suo nome è “Amore”, “Misericordia”, “Perdono”.
Gesù chiama Dio con il nome di Padre, pertanto è bello pregare “…sia santificato il tuo Nome…”. È dal suo nome santo che riceviamo il dono della santificazione. Non è l’uomo che santifica Dio con il suo vivere, ma è Dio che santifica l’uomo nel suo vivere e nel suo operare. Che bella questa espressione orante: “Sia santificato il tuo nome!”.
Il nome, teniamolo sempre ben presente, identifica la persona; in un certo senso tutto ciò che la persona è, tutta la dignità della persona è come racchiusa e condensata nel nome che gli è stato donato. Perciò il nome è un qualcosa di bello, di prezioso, di intimamente unito alla persona stessa.
Quando si ama una persona, anche il suo nome diventa caro e amabile, e il solo pronunciarlo diventa motivo di gioia. Nel libro dell’Esodo Dio ci dice: “Non pronuncerai invano il nome del Signore tuo Dio, perché il Signore non lascerà impunito chi pronuncia il suo nome invano” (Es 20,7).
Pensate che in Israele la bestemmia era punita con un grave castigo: «Chi bestemmia il nome del Signore dovrà essere messo a morte: tutta la comunità lo dovrà lapidare. Straniero o nativo della terra, se ha bestemmiato il Nome, sarà messo a morte» (Lv 24,16).
Tutta l’umanità è invitata, con la preghiera, a “benedire il suo nome”, a rendere grazie per il suo infinito amore per noi. Che bello ciò che Tobia insegna dicendo: «Benedite Dio e proclamate davanti a tutti i viventi il bene che vi ha fatto, perché sia benedetto e celebrato il suo nome. Fate conoscere a tutti gli uomini le opere di Dio, come è giusto, e non esitate a ringraziarlo» (Tb 12,6). Anche i salmi ci invitano a pregare stupendamente così: «Lodate, servi del Signore, lodate il nome del Signore. Sia benedetto il nome del Signore, da ora e per sempre. Dal sorgere del sole al suo tramonto sia lodato il nome del Signore» (Sal 113,1-3).
E con il Salmo 100 preghiamo: «Varcate le sue porte con inni di grazie, i suoi atri con canti di lode, lodatelo, benedite il suo nome; perché buono è il Signore, il suo amore è per sempre, la sua fedeltà di generazione in generazione» (Sal 100, 4-5). Ancora con il Salmo 135 preghiamo: «Lodate il nome del Signore, lodatelo, servi del Signore, voi che state nella casa del Signore, negli atri della casa del nostro Dio. Lodate il Signore, perché il Signore è buono; cantate inni al suo nome, perché è amabile» (Sal 135,1-3).
Don Adriano | Novembre 2016