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Testimonianze 2012

Il tumore mi stava uccidendo

Mi sento in dovere di ringraziare Gesú, don Adriano e il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione per quanto ho ricevuto dal Signore per mezzo della preghiera.
Alcuni mesi fa, dalle analisi disposte dai medici specialisti dell’ospedale Amedeo di Savoia, mi fu riscontrato un tumore al polmone destro con la presenza di metastasi diffuse in tutto il corpo.
Mi trovavo in un momento di grande sofferenza della mia vita, essendo rimasta vedova da poco tempo dopo aver curato per due anni mio marito affetto anche lui da tumore.
Fin da allora accusavo i sintomi della mia malattia, ma, per non turbare ulteriormente mio marito, ho voluto tenerlo all’oscuro di quanto mi accadeva.
Su consiglio di una mia amica che conosceva il mio stato di salute, mi rivolsi a don Adriano chiedendogli di pregare il Signore per me e lui, dopo aver pregato su di me, mi benedisse e mi assicurò che avrebbe continuato a ricordarmi anche nelle sue celebrazioni eucaristiche. Contemporaneamente incominciai a partecipare a tutte le celebrazioni del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione.
Recentemente, su richiesta dei medici, ho ripetuto le analisi e, sorprendentemente, il giudizio diagnostico dell’esame istologico ha evidenziato “esito negativo per cellule neoplastiche”.
Ora sto bene e desidero rendere nota questa mia testimonianza, corredata di documentazione medica, perché la mia guarigione dal tumore, che ritengo di non meritare, mi è stata concessa dalla bontà di Dio Onnipotente grazie alla potenza della preghiera.
Con tanta gratitudine, continuerò a partecipare alle celebrazioni del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione.

La preghiera è potenza di guarigione

Desidero fare questa testimonianza prima di tutto per dare lode e gloria al Signore Gesù che oggi, come un tempo, compie meraviglie e per dire a tutti coloro che soffrono e che sono disperati di non arrendersi mai, di non abbandonare mai la speranza nel Signore e di confidare nell'amore misericordioso di Gesù, anche quando le cose vanno male e la situazione sembra senza rimedio, perché non c'è nulla al mondo che non possa essere guarito da Dio onnipotente: a lui tutto è possibile!
Alla fine di dicembre 2009, mio zio, fratello di mio papà, è stato ricoverato con urgenza in ospedale in fase terminale a causa di un tumore al polmone, con l'intestino bloccato e le gambe che non gli permettevano più di reggersi in piedi.
La T.A.C. fu lapidaria; le cure praticamente inutili perché inefficaci e i medici comunicarono alla famiglia che gli restava circa un mese di vita. Tutti si arresero e si rassegnarono a tale situazione, ma non io che in altre difficili e dolorose esperienze di vita avevo già sperimentato la potenza dell'amore di Dio.
Mi sono recata più volte a Casanova a chiedere preghiere a don Adriano e ho partecipato con costanza alle S. Messe da lui celebrate. Anch'io ho intensificato la preghiera e ho preso parte settimanalmente all'adorazione eucaristica nel Monastero Abbaziale.
Sono trascorsi ormai due anni e ora mio zio, considerando l’età avanzata, sta discretamente bene, è tornato a casa, non ha più problemi all'intestino, cammina nuovamente e gli esami clinici vanno bene; i medici sono stupiti perché, avendogli dato inizialmente solo un mese di vita, considerano questa guarigione un miracolo.
Tempo fa ho letto di un giornalista che metteva in discussione l'efficacia della preghiera perché, secondo lui, essa non è in grado di spostare di una sola virgola ciò che deve accadere e quindi è inutile. La mia testimonianza, unita a moltissime altre, dimostra esattamente il contrario e sconfessa tale affermazione.
Nella preghiera l'uomo prende nelle mani la sua vita nel suo insieme, la porta dinanzi a Dio, a cui tutto deve, si dona lui con tutte le sue attese, le sue speranze, i suoi problemi e le sue angosce. L'uomo che prega è un essere umano che lotta con l’aiuto di Dio. La preghiera può farsi grido e lamento con un'audacia che solo chi crede veramente può avere. Pregare è comunicare con Gesù che può davvero cambiare in gioia il nostro dolore, che può cambiare la nostra vita se solo abbiamo fede e fiducia illimitata in lui.
Sia lode e gloria a Dio. Grazie a Gesù.
Grazie a don Adriano per la sua efficace preghiera.

Adenocarcinoma all’intestino

Con la presente voglio manifestare il mio forte desiderio di ringraziare il Signore per avermi guarita da un tumore al colon.
Nel mese di Febbraio di quest'anno, mi diagnosticarono un adenocarcinoma all'intestino. I medici mi dissero che doveva essere asportato con urgenza entro un mese. Alla notizia di questo brutto male mi crollò il mondo addosso e la paura prese il sopravvento.
Mi venne in mente una mia ex collega che mi parlava spesso di don Adriano e mi invitava a prendere parte alle funzioni da lui celebrate alle quali il primo venerdì del mese di marzo ho partecipato per la prima volta e ho continuato nei lunedì successivi.
Pregai fiduciosa Gesù di aiutarmi in questo percorso difficile della mia vita.
Sono stata operata il 21 marzo; ho affrontato serenamente l'intervento; è andato tutto bene.
Il primo venerdì del mese di Aprile ho partecipato nuovamente alla S. Messa. Successivamente alla fine dello stesso mese feci l'ultima visita oncologica a seguito della quale i medici mi davano la lieta notizia della mia completa guarigione; non dovevo più sottopormi a nessun'altra cura, ma solo a dei controlli periodici.
Adesso mi sento rinata; sono rientrata al lavoro e ho ripreso a gioire per il dono della vita e della salute.
Non finirò mai di ringraziare il Signore per la grazia che mi ha concesso per le preghiere di intercessione di don Adriano.
Spero che questa mia testimonianza possa servire a tante persone a non perdere mai la fiducia, ma ad affidarsi sempre al Signore perché lui non abbandona mai i suoi figli; Lui ci e' sempre vicino in ogni istante della nostra vita.
Allegata documentazione medica.

Tendini rotti del braccio

Da circa dieci mesi soffrivo molto perché avevo i tendini rotti al braccio destro e in seguito a risonanza magnetica i medici specialisti mi hanno inviato a fare una terapia specifica in attesa di intervento chirurgico. Avevo forti dolori che mi limitavano nei movimenti e mi impedivano di lavorare; anche nel vestirmi necessitavo dell’aiuto di mia figlia.
Da circa dodici anni, ogni lunedì sera, partecipo alle celebrazioni eucaristiche che don Adriano presiede nella chiesa Madonna della Salute.
La sera dell’ultimo lunedì del mese di giugno 2010, dopo l’adorazione eucaristica e le preghiere di intercessione quando don Adriano, portando Gesú Eucaristia tra i fedeli, giunse davanti a me, ho sentito un tocco forte sul braccio sofferente.
La mattina seguente sono salito in auto e ho azionato la leva del cambio senza sentire alcun dolore; sono rimasto meravigliato tanto che mi sono fermato per riprovare a cambiare le marce: non avvertivo più alcun male. In quel momento mi sono reso conto che il Signore aveva veramente operato in me una grande e preziosa guarigione.
Il 16 agosto sono andato al lavoro - io faccio il muratore - e ho constatato che potevo lavorare senza alcuna sofferenza e oggi posso confermare che, da quel momento, sto bene e continuo tranquillamente la mia attività.
Ringrazio di cuore il Signore per questa guarigione che mi ha concesso.
Un ringraziamento particolare a don Adriano e al Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione per le belle, importanti ed efficaci celebrazioni.

Melanoma

Desidero dare la testimonianza voluta da mio padre.
13 anni fa fu operato di melanoma al IV stadio. Il chirurgo che lo operò, al termine dell'intervento chirurgico, disse a mia madre che era gravissimo e che gli sarebbero rimasti pochi mesi di vita.
Eravamo presi dalla disperazione. Un amico di mio fratello ci consigliò di partecipare alla S. Messa che don Adriano celebra ogni lunedì sera nel santuario di N.S. della Salute in Torino.
Al termine della celebrazione mio papà andò a spiegare il suo caso a don Adriano che pregò su di lui e lo benedisse dicendogli "vai tranquillo, continuiamo a pregare intensamente per ottenere dal Signore la guarigione".
Da quella volta partecipammo sempre alle celebrazioni pregando anche noi intensamente con tanta fede.
Gli esami di controllo non evidenziarono alcuna metastasi e iniziò un ciclo di interferone per un anno.
Due anni dopo la prima operazione comparve un linfonodo ascellare. I medici decisero di operarlo nuovamente per asportare tutti i linfonodi; con sorpresa riscontrarono che solo 1 su 16 era maligno.
Da allora tutti i controlli e gli esami effettuati diedero risultato negativo e l'oncologo che lo aveva in cura gli disse che, tra tutti i casi di melanomi così avanzati di cui si era occupato, lui era l'unico che era ancora vivo: non pronunciò la parola "miracolo" ma lo fece capire.
Ringrazio il Signore Gesù per la grazia che ha concesso a mio papà e don Adriano per le sue preziose preghiere di intercessione e per la sua immensa fede che mi trasmette ogni volta che partecipo alla messa da lui celebrata.
Ringrazio anche tutto il Cenacolo Eucaristico che, con le sue preghiere, riesce sempre a donare pace, speranza e fiducia a tutti i sofferenti e ai malati.
Con tanta fede.

Diminuzione dell’udito

Ho avuto spesso problemi di udito e ho sofferto in passato di acufeni fastidiosissimi, questi poi risolti per grazia del Signore: infatti anche l'otorino che mi curava è rimasto sorpreso per questa guarigione che riteneva particolarmente difficile da superare.
Nel mese di maggio 2010, durante una vacanza, sono iniziati i disturbi all’udito: orecchie tappate e un lieve dolore, forse peggiorati dal viaggio aereo, che ho curato con dei lavaggi. Ma nel mese di settembre 2010 sono ricomparsi sempre più fastidiosi per cui mi sono recata con urgenza dallo specialista che ha diagnosticato una brutta otite con sovrainfezione micotica all'orecchio sinistro dovuta alla cura precedente non appropriata. Dopo la terapia prescritta il dolore è cessato, però poi sono ricomparsi i disturbi: ronzii, sensazione di occlusione e oppressione fastidiosa da entrambe le orecchie sempre più forti e, peggio ancora, con una progressiva diminuzione dell'udito soprattutto dell'orecchio sinistro. Rimandavo la visita dallo specialista forse per paura della diagnosi poiché già mio fratello ha perso quasi completamente l'udito a causa di otospongiosi, non operato.
Faccio parte attiva del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione e mi decisi di parlarne a Don Adriano che, invocando lo Spirito Santo, pregò intensamente su di me e il giorno seguente, 1° venerdì del mese di febbraio 2011, anch’io con tutto il cuore, durante la celebrazione Eucaristica, anch’io chiesi al Signore Gesú di liberarmi da questo malessere. Subito ho avvertito un netto miglioramento con la scomparsa dei disturbi pur restando la diminuzione di udito. Però nei giorni successivi è accaduto qualcosa di molto strano da spiegare. Mi trovavo per strada camminando di fretta quando avvertii uno strano rumorino nell'orecchio sinistro tanto da fermarmi di colpo e chiedermi cosa mi stesse accadendo e, poco dopo, con grande stupore mi accorsi che sentivo benissimo ogni rumore e il vociare in strada. Fu un momento di gioia indescrivibile.
Ora, posso confermare che i disturbi sono scomparsi completamente e che sento benissimo.
Grazie, lode e gloria al Signore Gesú che con potente amore e infinita misericordia si è chinato su di me e mi ha fatto dono di questa guarigione.
Grazie di cuore a tutto il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione e a Don Adriano, per la fervida e preziosa preghiera di intercessione.

Ho ritrovato la gioia di vivere

Avevo 27 anni quando, nel mese di giugno 2006, per mille motivi e molte truffe, persi la mia attività commerciale e così i miei sacrifici, le mie fatiche e i miei sudori in un momento sono stati spazzati via.
Alcune settimane dopo anche la mia ragazza, di cui ero molto innamorato, mi abbandonò; insomma, ero entrato in un brutto periodo della mia vita.
Venni colpito da una forte depressione e poco dopo anche da crisi ossessive compulsive; cercavo di scaricare la mia tensione fumando trenta sigarette al giorno, e questa situazione durò per tanto tempo.
La mia vita era diventata un inferno e le giornate erano diventate un incubo.
Le mie ossessioni mi distruggevano momento per momento; non dormivo più; non mangiavo più; non pensavo più neanche ai miei fallimenti; ero interamente immerso nella mia gigantesca sofferenza psichica tanto da ritenere che l’unica soluzione dei miei problemi sarebbe stato il suicidio…
Mi misi in cura da uno psicologo; mi rivolsi ai migliori medici psichiatri, ma di medicine non volevo saperne.
Conobbi don Adriano tramite un suo collaboratore che frequentava il mio negozio.
Subito iniziai a partecipare alle celebrazioni presso la chiesa Nostra Signora della Salute e in seguito, quando iniziò la mia sofferenza, presi parte intensamente e con assiduità a tutti gli incontri organizzati da don Adriano, anche nel Monastero di Casanova e, grazie alla potenza dello Spirito Santo che veniva invocato all’inizio delle celebrazioni, io mi sentivo talmente toccato e fortemente coinvolto nella preghiera al punto che in me ritornava la gioia di vivere, di riacquistare la serenità e la fiducia.
Un giorno mia madre chiese a don Adriano: “Mio figlio guarirà?”. Lui, con un sorriso, rispose: “Certo, guarirà con l’aiuto del Signore”.
Ciò che mi colpiva particolarmente durante le preghiere di intercessione di don Adriano era l’efficacia che avevano nel mio vivere perché mi davano un forte sostegno e diventavano per me nutrimento quotidiano. Ricordo con commozione quando, una sera, durante l’adorazione eucaristica, don Adriano pregò ad alta voce anche per una persona colpita dalla depressione, con la psiche stanca, affaticata e per la sua liberazione dal vizio del fumo.
In quel preciso istante io sentii un fortissimo calore sulla mia testa accompagnato da un leggero brivido che mi invadeva il corpo. Ero emozionato e stupito e mi sono posto interiormente un interrogativo: “Sono proprio io che ho ricevuto in dono dal Signore la guarigione?”.
Sono passati tanti anni, ma ho potuto constatare che da quel momento il Signore aveva iniziato in me un cammino di liberazione e di guarigione sotto l’azione potente dello Spirito Santo.
Questa mia importante guarigione testimonia che il Signore non cessa mai di operare guarigioni in coloro che, con fede e con una tenace preghiera, si rivolgono a Lui per ottenere la guarigione nello spirito, nella psiche e nel corpo.
Dal 2009 ho ripreso il lavoro, meglio di prima; la fortissima depressione è scomparsa senza far uso significativo di farmaci e ho smesso totalmente di fumare. Sono sereno, ho riacquistato la voglia di vivere e di sorridere.
Pertanto rendo grazie al Signore per tutto ciò che ha fatto per me e ringrazio anche don Adriano per la sua intensa preghiera e per l’aiuto che mi ha donato in un momento molto difficile e di sofferenza della mia vita.

Gesú mi ha ridato la vita

Due parole per raccontarvi la mia esperienza, davvero drammatica, affinché serva a dare fiducia a chi non ce l'ha, poiché a Gesú tutto è possibile.
Mi era stato diagnosticato un tumore alle corde vocali; la mia voce era un sussurro e inoltre conducevo un'esistenza distruttiva, nel vizio e nel buio di una depressione infinita; la mia fede era venuta meno e mi era molto difficile pregare per cui la morte mi sembrava una benedizione e una liberazione in quanto ero già morta dentro.
Solo per caso mi sono trovata davanti a don Adriano Gennari; mi ha imposto le mani pregando e subito ho provato un calore e tremolio intenso diffuso in tutto il corpo che ho scambiato per un ictus, tanto scarsa era la mia fede. Invece, in quel momento, lo Spirito Santo era entrato in me e, da subito, ha incominciato ad agire.
Inizialmente ho ripreso coraggio, ho ricominciato a pregare, a credere e a provare gioia.Ho smesso di fumare e ho ripristinato la mia salute con un’operazione chirurgica alle corde vocali durante la quale ho avuto un arresto cardiaco, ma ora sono qui, con la mia voce, a rendere testimonianza del prodigioso intervento del Signore tramite le preghiere di don Adriano.
Ricordiamo sempre che Gesú non ci abbandona mai, anche quando nella disperazione lo rifiutiamo; trova sempre il modo di prenderci per i capelli per rimetterci sulla giusta via. Nel mio caso è stato l'incontro provvidenziale con don Adriano che mi ha dato modo di rinascere un'altra volta, e l’accoglienza nel suo Cenacolo.
Grazie, Signore Gesú.
Grazie, don Adriano.

Linfoma al secondo stadio

Un’amica mi ha parlato degli incontri dei primi venerdì e dei lunedì nei quali don Adriano celebra la S. Messa seguita dall’adorazione eucaristica e dalle preghiere di intercessione per i malati e io ho iniziato a parteciparvi nel santuario della Madonna della Salute.
In quei giorni ero preoccupata perché alla fidanzata di 18 anni di mio figlio i medici avevano diagnosticato la presenza di un linfoma al secondo stadio. È stata sottoposta a chemioterapia per sei mesi e poi a radioterapia per un mese. Intanto la mia amica chiese preghiere per la ragazza malata a don Adriano che pregò per la sua guarigione e promise che avrebbe continuato a intercedere per lei.
I genitori stessi, peraltro non credenti e non informati delle mie preghiere, di quelle di don Adriano e di tutto il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione, definirono il decorso della malattia come qualcosa di “incredibile” e di straordinario perchè la loro figlia ha affrontato e superato molto bene le terapie alle quali era stata sottoposta. Ora i medici hanno constatato e dichiarato che è fuori pericolo, anche se per cautela dovrà effettuare ancora dei controlli annuali.
La mia testimonianza vuole essere un grande ringraziamento al Signore per questa guarigione e un grazie particolare a don Adriano e a tutto il Cenacolo per le preghiere di intercessione.
Inoltre, avvicinandomi a questa comunità di preghiera, personalmente ho ricevuto un grande beneficio interiore, dono che sono riuscita a trasmettere a molte mie amiche che, inspiegabilmente, si sono rivolte a me in momenti di loro grandi difficoltà e che io ho invitato a fare una forte esperienza partecipando alle celebrazioni eucaristiche del Cenacolo.

Carcinosi peritoneale

Frequento il gruppo di preghiera del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione dal 2002 e ho sempre ritenuto una grande grazia aver conosciuto don Adriano. Le sue celebrazioni a cui partecipo erano e sono sempre un grande dono del Signore.
Verso la fine del 2006, a causa di un timpano perforato, ho avuto problemi di salute superati e risolti con un intervento chirurgico.
Subito dopo, avevo febbre persistente della quale non si comprendeva la causa. Dopo circa un mese il medico mi fece ricoverare all’ospedale: dagli accertamenti effettuati la diagnosi è stata “carcinosi peritoneale”.
La malattia e la febbre mi avevano molto debilitata e inoltre presentavo un’ascite addominale dalla quale sono stati aspirati cinque litri di liquido.
L’intervento per asportare il tumore è stato lungo e difficile, ma l’ho superato bene grazie alle intense preghiere di intercessione di don Adriano e del Cenacolo Eucaristico.
Terminati i cicli di chemioterapia ho fatto la TAC di controllo; il radiologo aveva dei sospetti per cui mi consigliò di fare subito la PET, ma l’oncologo, dato il mio stato di debilitazione, ha rifiutato proponendo di eseguirla tre mesi dopo.
Nel contempo io, con mio marito, ho partecipato agli esercizi spirituali tenutisi a Susa e animati da don Adriano il quale, in quei giorni, ha pregato più volte su di me.
Tornata a casa, mi sentivo molto bene, come se fossi guarita. Quando ho fatto la PET il risultato fu negativo! Il Signore mi ha guarita dal cancro, ma nel contempo mi ha fatto un altro grandissimo dono: mi ha donato la pace interiore e la voglia di vivere. Pur conscia della mia situazione ed essendo di carattere apprensivo, ho vissuto il periodo post operatorio con serenità e fiducia.
Ringrazio il Signore per la grande grazia che mi ha concesso.
Sono riconoscente anche a don Adriano e prego il Signore di sostenerlo donandogli forza perché possa sempre esercitare con tanta gioia il grande “carisma di guarigione” a beneficio di coloro che sono nella malattia, nella sofferenza e nella difficoltà.
Grazie Gesù.

Il melanoma maligno non c’è più

Il mese di maggio 2011 accompagnai mio papà all’ambulatorio ospedaliero di Pinerolo per l’asportazione di una cisti sulla testa, nella zona parietale. Era già stato visitato in precedenza dal suo medico curante e da un chirurgo i quali l’avevano considerata una normale cisti.
Subito dopo l’asportazione il chirurgo mi disse di avere dei sospetti riguardanti alcune piccole radici. Analizzò il tutto con una tecnica di congelamento e, dopo mezz’ora, mi riferì che purtroppo si trattava di un melanoma maligno.
In seguito sono stati eseguiti altri esami istologici più approfonditi, ma con lo stesso esito. Fin da subito i medici sono stati abbastanza pessimisti proprio per il tipo di tumore; questa è stata una sentenza sconvolgente.
Nella mia disperazione pensai subito a don Adriano; avevo già partecipato ad alcune sue celebrazioni nel Monastero abbaziale di Casanova e gli telefonai per informarlo sulla grave situazione chiedendogli forti e intense preghiere di intercessione per mio papà. Mi rispose che l’avrebbe messo immediatamente in preghiera.
In seguito mio papà fu indirizzato all’I.R.C.C. di Candiolo dove i medici eseguirono una pulizia approfondita della pelle circostante il melanoma e la radicalizzazione dei linfonodi sentinella i quali si rivelarono sani.
Ora mio papà sta bene e si sottopone a dei controlli periodici, ma fino ad ora gli oncologi ci ripetono, con grande stupore, che la malattia non esiste più.
Ringrazio infinitamente il Signore Gesú per la grazia che ci ha donato e don Adriano per le sue preghiere di intercessione.
Sia lodato e ringraziato sempre Gesú.

Pregare con fiducia!

Desidero testimoniare la gioia immensa che ha finalmente illuminato la mia vita e quella di mio marito, ossia la nascita di nostro figlio Federico.
Dico questo perché, dopo molti anni di attesa e di cure estenuanti quanto vane, avevamo perso ogni speranza quando, ormai presa dallo sconforto più totale, accettai il consiglio di mia madrina Laura che nel febbraio del 2010 mi accompagnò a conoscere don Adriano e mi incoraggiò a chiedergli di pregare per me e per mio marito affinché potessimo realizzare il nostro sogno d'amore. Lo feci con fiducia e con la speranza che le sue preghiere potessero anche avvicinarci di più a Dio per capire meglio la volontà che Egli intendeva esprimere attraverso il nostro cammino di vita ed eventualmente ricevere un sostegno nella rassegnazione.
Invece, ora è evidente, non fu la rassegnazione che Dio ci chiedeva, ma un atto di fede e un'apertura maggiore alla preghiera affinché ci preparassimo a ricevere il dono che solo Lui può fare in quanto è Lui la fonte della vita.
Il primo di aprile mi accorsi di essere in attesa di un bambino che nacque il 23 dicembre 2010 e questa è l'esperienza che più di ogni altra mi ha avvicinata all’infinita bontà di Dio dandomi la possibilità di provare emozioni forti, intense e anche nuove. Generare un’altra creatura è un atto di tale grandezza che solo ora capisco quanto doloroso sarebbe stato non vivere mai questa meravigliosa avventura.
Quindi mi unisco alla preghiera di tutte quelle coppie che vivono questa difficoltà nel procreare perché solo ora mi rendo conto, a fondo, dell'importanza di questo dono preziosissimo. Prego nell'assoluta convinzione che Dio ci ama, ci ascolta e ci dona la grande gioia di continuare ad essere, con Lui, artefici della vita; pertanto mi sento in dovere di renderGli grazie per le meraviglie che continua ad operare nel cuore dell’umanità.
Ringrazio anche il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione e don Adriano per le sue preghiere, per tutto l'amore che riesce a diffondere durante le celebrazioni eucaristiche e nell’attività di sostegno e di aiuto alle persone sofferenti.

Il dono della vita

Siamo i genitori di un bambino di 5 anni e desideriamo tanto dare la nostra testimonianza per infondere coraggio a tutti quei genitori che devono decidere della vita del proprio piccolo. Noi abbiamo scelto la vita!
A marzo del 2006 durante l'ecografia morfologica di controllo fu diagnosticato al nostro piccolo una grave malformazione al cuore, inoltre ci fu detto che il bambino sarebbe potuto nascere morto o che spesso in tali circostanze si associavano altre malformazioni d'organi, pertanto era consigliabile interrompere la gravidanza.
Le parole, non sono in grado di descrivere lo stato d'animo in cui eravamo sprofondati, fortunatamente intervenne il nonno che ne parlò in parrocchia con un sacerdote, il quale si mise subito in preghiera e ci mise in contatto con una volontaria del CAV (Centro di Aiuto alla Vita), che si adoperò per metterci in contatto con un cardiologo neonatale dell'ospedale Regina Margherita, il quale per la prima volta ci diede la speranza che il bambino poteva nascere tranquillamente ma avrebbe dovuto subire degli interventi per consentirgli di vivere.
Il sacerdote che ci mise in contatto con una volontaria del CAV, ci portò anche al monastero di Casanova dove partecipammo alla messa celebrata da don Adriano, fummo subito molto colpiti perché non avevamo mai partecipato a delle celebrazioni così profonde e coinvolgenti dove si sentiva e si sente tuttora la presenza forte del Signore.
Proprio durante una di queste celebrazioni eucaristiche don Adriano si soffermò in preghiera con il Santissimo davanti a mia moglie che sentì improvvisamente il bambino effettuare una capriola e questo ci sorprese perché fino a quel giorno mia moglie non lo aveva ancora sentito muoversi e per questo era molto preoccupata. Questa per noi è stata la prima grazia perché non sentendo il bambino eravamo preoccupati che potesse avere altre problematiche.
Nel mese di Agosto 2006, nacque Alessandro, un raggio di luce e un prezioso dono per tutta la famiglia. Da subito venne ricoverato nel reparto di cardiochirurgia in attesa che la sua mamma potesse ricongiungersi a lui, anche se aveva un prezioso Angelo custode che era il suo papà. Dopo quindici giorni fu necessario procedere con il primo intervento. L'operazione andò bene, ma il bambino fortemente provato aveva grosse difficoltà ad alimentarsi.
Dopo due mesi di estenuanti e innumerevoli tentativi, sondino naso-gastrico e dopo aver provato ogni tipo di biberon, provammo a proporgli il latte durante il sonno, e quello fu l'unico modo in cui il suo stomaco riusciva a trattenere quanto ingerito; non sappiamo ancora adesso come ci venne quest'idea, ma sicuramente siamo convinti di essere stati aiutati dalle preghiere di don Adriano che accompagnavano questo cammino di sofferenza.
Purtroppo però dopo alcune settimane dalle dimissioni ospedaliere il tubicino che gli era stato messo nel primo intervento si chiuse parzialmente e fu necessario sostituirlo con un altro intervento non previsto. L'intervento andò bene; infatti in poche settimane il bambino fu dimesso e da quel momento cominciò a crescere regolarmente.
A dieci mesi venne nuovamente sottoposto ad un nuovo intervento che ebbe esito positivo, ma che durò 15 interminabili ore durante le quali con don Adriano pregammo, pregammo e ancora pregammo. Purtroppo però anche qui vi furono delle complicazioni.
Alle dimissioni dall'ospedale sembrava che andasse tutto bene, ma si verificò nuovamente un’inspiegabile situazione. Durante un cateterismo cardiaco di controllo ci fu detto che la vena cava era chiusa e che alla luce di questa situazione non era possibile effettuare l'ultimo intervento previsto. Ancora una volta non perdemmo la fede e la fiducia nel Signore e la preghiera diventò davvero la nostra forza.
Dopo circa un anno fu nominato un nuovo primario di cardiologia; la dottoressa prese a cuore la situazione di Alessandro e ci propose dì fare una TAC con contrasto.
Con grande stupore ci disse che la vena cava non era chiusa bensì aperta; a tale notizia reagimmo piangendo di felicità e pensammo subito a don Adriano che, durante l'imposizione delle mani sul suo corpicino, invocava lo Spirito Santo per liberarlo e plasmarlo.
Da quel momento il bambino venne sottoposto a diversi cateterismi, almeno uno ogni sei mesi, di tipo diagnostico ed interventistico che gli permisero di raggiungere le condizioni ottimali per effettuare l'ultimo intervento di correzione. L'intervento si compì a settembre 2011. Nel complesso l'operazione andò bene, anche se durante il ricovero in rianimazione si presentò nuovamente una complicazione. Gli venne una febbre alta che i dottori non sapevano spiegarsi in quanto gli esami del sangue erano nella norma e non risultavano infezioni. Questa situazione non gli permetteva di respirare autonomamente quindi doveva essere aiutato da una macchina e non poteva essere svegliato.
A questo punto il nonno chiamò don Adriano spiegandogli la situazione; lui lo rassicurò dicendogli che avrebbe continuato a pregare e di avere sempre fiducia nel Signore che avrebbe certamente manifestato la sua potenza.
Il pomeriggio stesso fummo chiamati dal reparto di rianimazione dell'ospedale Regina Margherita, ci dissero che il bambino stava bene, che era stato estubato e respirava autonomamente e, notizia ancor più bella, che chiedeva della mamma.
Ci precipitammo in ospedale dove i dottori ci dissero che la febbre era scesa improvvisamente senza l'aiuto di alcun farmaco.
Adesso il bambino sta bene e continua ad effettuare visite periodiche di controllo.
La nostra famiglia vuole ringraziare con questa testimonianza innanzitutto il Signore che ha operato meraviglie con la sua infinità bontà, don Adriano, tutte le persone a lui vicine, il sacerdote che ci ha messo in contatto con lui e cioè don Edoardo, Flora ed Eugenia (CAV di Collegno) e coloro che si sono uniti alle nostre preghiere. A tutte queste persone e a quelle non menzionate vorremmo dire un profondo grazie e chiedere di continuare a pregare per Alessandro.
Inoltre i pensieri più belli vanno al Signore che ha dato al nostro bambino la forza per superare i momenti difficili della sua malattia.
Alessandro ogni giorno dimostra di aver lottato e di apprezzare il dono che gli è stato dato: la vita.
Grazie.

Tumore alla ghiandola linfatica

Mi chiamo Selena e sono una ragazza di 23 anni.
La mia storia di sofferenza è terminata grazie a un vero e proprio miracolo del Signore. Ora vi racconto, trasmettendo a tutti voi che siete numerosissimi, la gioia di aver ricevuto la grazia dopo un lungo e travagliato cammino nella malattia, testimoniando quanto è grande e compassionevole il Signore.
Era il 16 maggio 2009 e quel giorno avrei ricevuto la S. Cresima. Nel pieno dei preparativi, andai casualmente sul balcone con mia zia a prendere una boccata d'aria e lei, osservandomi, si accorse che c'era qualcosa di anomalo. Mi fece notare che al lato sinistro del collo avevo un gonfiore. Mi toccai e in effetti sotto le mani sentivo come una specie di ciste di discreta dimensione, ma essa, in quel momento, non mi creava nessun fastidio, tanto meno dolore.
La giornata trascorse tra festeggiamenti e auguri, ma io non mi sentivo felice. Dentro di me c'era una grande ansia e preoccupazione per quel gonfiore al collo, tanto è vero che la sera stessa mi recai al pronto soccorso. Mi fecero un'ecografia: la tiroide rientrava nella norma e mi mandarono a casa dicendomi di stare tranquilla perchè era una ciste che si sarebbe asciugata da sola. Mi tranquillizzai a sentire quelle parole del medico.
Il tempo passò, ma l’infiammazione al collo si estendeva sempre di più. Allora mio padre decise di farmi visitare da un altro specialista il quale mi diagnosticò un fattore genetico che avevo dalla nascita e che si sarebbe manifestato nell'adolescenza.
Nulla di preoccupante, avrei dovuto fare un ago spirato o una risonanza magnetica per poi sottopormi ad un piccolo intervento chirurgico. Ma io, a causa di una grande paura, rimandai ogni ulteriore indagine diagnostica. Avevo anche deciso di non farmi più vedere più da nessun medico, però, nel frattempo, il gonfiore crescendo si notava sempre di più, tanto è vero che anche d'estate mettevo i foulards perchè mi vergognavo. Ma nonostante le continue insistenze dei miei genitori per recarmi dal mio medico, io lasciavo passare il tempo.
Allora mio padre decise di accompagnarmi presso il Monastero abbaziale di Casanova per incontrare don Adriano Gennari e chiedergli preghiere di intercessione su di me. Dopo un’intensa preghiera don Adriano mi disse: “Selena, non perdere altro tempo, va’ subito a fare esami specifici e approfonditi perché questo gonfiore non è da sottovalutare”.
Nel mese di aprile 2010 iniziai ad avere la febbre. Tutti i giorni andavo dal mio medico curante che, convinto si trattasse di influenza, mi imbottiva di cortisone e antibiotici. Ma la febbre andava via un giorno e poi tornava. Per di più mi venne un’enterite, così, ormai debilitata, mi armai di coraggio e andai al pronto soccorso di Moncalieri. Gli esami del sangue erano tutti sballati. I dottori si allarmarono anche per il gonfiore al collo e mi ricoverarono d'urgenza. Fecero la biopsia e, purtroppo, l’esito fu drammatico: tumore. Mi diagnosticarono un linfoma di Hodgkin al IV stadio B, il più grave.
Pertanto mi trasferirono all'IRCC (Istituto di Ricerca Contro il Cancro) di Candiolo, dove rimasi per un mese. Mi misero il catetere centrale venoso, mi effettuarono la biopsia al collo e quella ossea. Il mio tumore era molto grave. Era partito dalla ghiandola linfatica del collo, ma si diffuse al torace, alle ghiandole mammarie, al fegato, alla milza, alle ossa, al midollo e anche nel sangue. Le speranze di guarigione erano minime.
Papà, molto credente e assiduo frequentatore delle celebrazioni di don Adriano, dove presta anche servizio come volontario, mi fece mettere subito in preghiera durante la celebrazione eucaristica e l’adorazione e tanta, tanta gente ha pregato con lui per la mia guarigione.
I medici mi comunicarono che avrei dovuto iniziare subito una chemioterapia mirata: era molto aggressiva, la più forte a disposizione dei medici.
In quel momento così difficile e delicato ho ricevuto dal Signore una forza incredibile che mi ha dato la possibilità di affrontare questa chemioterapia.
Combattevo per me, ma soprattutto per la mia famiglia che soffriva con me. Papà e mamma erano sempre accanto a me con il rosario in mano a pregare, pregare e pregare e con loro anche don Adriano con la sua incessante ed efficace preghiere e tutto il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione.
Il mio calvario iniziò sottoponendomi a dodici chemioterapie. I miei capelli cadevano, il mio viso era giallo, il mio corpo completamente senza forze ed ero dimagrita notevolmente a tal punto che pesavo solo 36 kg. Ho sofferto tantissimo, solo il Signore sa quello che ho passato. Mi addormentavo pregando, terrorizzata di non svegliarmi più. Già dopo due chemio i risultati della scintigrafia non riscontravano più cellule tumorali. I dottori rimasero stupiti da quei risultati. Io scoppiai in un grande pianto liberatorio e guardando verso il cielo urlai: "Grazie Signore mio". Continuai a fare le cure facendo avanti e indietro da quell'ospedale che ormai era diventato la mia seconda casa. Quando i dottori con le lacrime agli occhi mi guardarono dissero: "Brava Selena, ce l'hai fatta. Sei stata più forte tu di questo male". Io sapevo che era tutto merito dell’intervento del Signore che ha avuto compassione di me. Intanto gli esami successivi continuarono a dare esito negativo.
I medici mi informarono che, purtroppo, a causa delle chemio molto forti e aggressive, le ovaie erano state gravemente compromesse portandomi così alla sterilità. Però, dopo un breve periodo di tempo incominciai ad accusare nausea e vomito per cui mi recai all’Ospedale S. Croce di Moncalieri dove, dopo alcuni accertamenti i medici constatarono e mi comunicarono che ero incinta. La grandezza e la tenerezza del Signore hanno fatto sì che, dopo 4 mesi dalla mia ultima chemioterapia, io rimanessi incinta regolarmente, cosa impossibile per il mondo della medicina. I medici manifestarono la loro incredulità per un fenomeno così straordinario, ma io non ero incredula perché sapevo che il Signore era stato infinitamente misericordioso perché, dopo tanta sofferenza, aveva operato in me. Il ginecologo, analizzando la mia situazione generale, cercò di farmi capire che sarebbe stato opportuno abortire. Consultai allora i medici del Centro di Candiolo, che mi avevano curata in precedenza e quelli del Sant’Anna di Torino. Tutti si espressero nello stesso modo, cioè che in quel momento non era consigliabile portare avanti la gravidanza. Io non mi arresi e portai avanti il grande dono della maternità.
Di tanto in tanto mi recavo da don Adriano per continuare il cammino di preghiera che accompagnava e sosteneva la mia gravidanza la cui scadenza era prevista per il 2 novembre 2011. Io mi rivolsi al Signore chiedendogli che la mia piccola nascesse il 22 ottobre, il giorno della festa di papa Karol Wojtyla a cui sono molto devota.
Infatti, il 22 ottobre 2011 nacque la piccola Beatrice Giovanna Paola, di parto spontaneo e fu la prima nascita di quel giorno presso l’ospedale Sant’Anna di Torino. Adesso io e la mia piccola stiamo bene e sono felice. Ringrazio ogni giorno nostro Signore Gesù per avermi salvato la vita, per il dono di una meravigliosa creatura e per avermi fatto capire e apprezzare il valore inestimabile della vita.
Con grande riconoscenza rendo lode e grazie al Signore.
Ringrazio don Adriano per le efficaci preghiere di intercessione e il suo Cenacolo per aver pregato per me.
Allego certificati medici.

Intervento all’esofago

Partecipo costantemente alle celebrazioni eucaristiche di don Adriano nel santuario Nostra Signora della Salute e nel Monastero abbaziale di Casanova.
Voglio fare questa testimonianza perché ho dovuto sottopormi ad un’operazione molto difficile e rischiosa all’esofago: avevo difficoltà a deglutire e avevo rigurgito. I medici mi avevano comunicato che prevedevano un intervento molto delicato, ma io ho voluto affidarmi prima alle preghiere di don Adriano e del suo Cenacolo perché intercedessero presso Gesú e Maria affinché durante l’intervento si superassero le difficoltà previste.
L’intervento è riuscito bene, ma sono subentrati altri disturbi.
Don Adriano non ha mai smesso di pregare per la mia guarigione, anzi, ha intensificato la sua intercessione presso il Signore per ottenere in dono la guarigione completa.
Quando partecipavo alle celebrazioni e don Adriano portava Gesú Eucaristia in mezzo ai fedeli, io mi sentivo avvolta da un forte calore che entrava in me e questo mi accadeva anche ogni volta durante l’adorazione eucaristica.
Ho sempre avvertito un progressivo miglioramento giorno dopo giorno.
Mi sento in dovere di lodare e di ringraziare sempre il Signore per il prezioso dono della guarigione.
Ora sono felice perché ho risolto e superato questo grosso problema che ha travagliato notevolmente la mia vita. Infatti i medici non davano garanzie per quanto riguarda il risultato dell’intervento chirurgico.
Ringrazio pure don Adriano che, con le sue ricche preghiere e con la benedizione del Signore impetrata su di me, mi ha dato la gioia di affrontare la vita con serenità e fiducia.
Grazie Gesú per aver ascoltato le preghiere di fede intensa di don Adriano e del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione.

Guarigione dopo la preghiera

Mio nipote, un bambino di cinque anni, in seguito ad un attacco di convulsioni, è stato sottoposto a un elettroencefalogramma. L’esito era stato positivo e doveva essere periodicamente controllato con esami e cure specifiche.
Io e mio marito avevamo appena iniziato un cammino di conversione nel Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione con don Adriano Gennari. Di fronte a questo problema, fiduciosi nell’aiuto del Signore, ci siamo rivolti a don Adriano per chiedere preghiere e abbiamo continuato a partecipare con fede alle celebrazioni eucaristiche presso il Monastero abbaziale di Casanova.
A distanza di cinque mesi il bambino è stato sottoposto a nuovi esami e l’esito è risultato negativo.
Ringraziamo il Signore per questa sorprendente guarigione e don Adriano per la sua costante preghiera.
Allegati: certificati medici

Riconciliazione familiare

Domenica 25 marzo 2012 sono andata a Villareggia di Cigliano per la celebrazione eucaristica presieduta da don Adriano Gennari e per partecipare alle sue preghiere di intercessione per i malati.
Nel momento dell’invocazione allo Spirito Santo, ho presentato al Signore un bambino di cinque anni che non cammina e la mia famiglia, specialmente mia figlia che da quattro mesi non mi lasciava più vedere le sue bambine, cioè le mie nipotine di 8 e 6 anni che si trovano in una situazione familiare abbastanza problematica al punto che anche le bambine venivano coinvolte in questa sofferenza di incomprensioni.
Desidero testimoniare che il Signore mi ha concesso la grazia perché, lunedì mattina del 26 marzo, mia figlia mi ha telefonato dicendomi che mandava le bambine a pranzo a mangiare con me da sole perché lei non poteva fermarsi per impegni. Lascio immaginare a tutti voi la mia gioia nell’essere stata esaudita dal Signore. Pertanto mon cesserò mai di ringraziarLo perché ha rivolto il Suo sguardo su una mamma sofferente.
Ringrazio don Adriano per le sue preghiere e per la sua celebrazione molto coinvolgente.

Aneurisma

Era la sera del 12 marzo 2010 quando, rincasando, venivo colpita da un aneurisma. Fui subito soccorsa e ricoverata in gravi condizioni.
Di questo fatto fu informata la mia amica Franca la quale parlò subito con don Adriano chiedendogli di intercedere presso il Signore per ottenere il dono della mia guarigione.
Superai l’intervento chirurgico, il periodo post-operatorio e quello di fisioterapia.
A settembre sono ritornata al lavoro e a condurre la mia vita normalmente, senza deficit e ho ripreso il servizio di volontariato.
Tutto questo lo devo all’equipe medica, ma soprattutto alle intense ed efficaci preghiere del Cenacolo e di don Adriano.
Ringrazio con tutto il mio cuore il Signore per la grazia ricevuta e gli chiedo di colmarvi delle sue benedizioni.

CASA DI SPIRITUALITÀ

Monastero Abbaziale Cistercense di Casanova. Carmagnola (Torino)
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T 011 979 52 90
Aperto ogni domenica e festivi dalle 15 alle 18.
Don Adriano riceve il sabato dalle 6,30 alle 11. Segue celebrazione eucaristica.
Per partecipare alle celebrazioni a Casanova presiedute da don Adriano, è possibile prenotare il pullman telefonando a Michelina al numero 349.2238712. Partenza da Settimo T.se ore 13,00 – Da Piazza Maria Ausiliatrice – Torino ore 13,45.

CENTRO DI ASCOLTO

Corso Regina Margherita 190
10152 Torino
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T 011 4377070
info@cenacoloeucaristico.it

Orario di ricevimento:
Lunedì dalle 7,30 alle 9,30
Giovedì dalle 13,30 alle 16,30

Nei centri di ascolto di Torino e Casanova continua l'accoglienza rispettando le norme vigenti relative al distanziamento e all'uso della mascherina

MENSA DEI POVERI

Opere caritatevoli per i poveri
Mensa via Belfiore 12, Torino
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Distribuzione sacchetti pasto:
domenica e festivi dalle ore 9.00 alle 11.00
Distribuzione pacchi viveri alle famiglie bisognose:
sabato dalle ore 9.30 alle 12.00
Mensa preserale calda per i senzatetto:
da lunedì a venerdì dalle ore 14.30 alle 17.00 

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