Dio vince sempre
È da poco tempo che ci siamo avvicinate a Dio: abbiamo passato quasi tutta la nostra vita contro di lui, volontariamente e con la ferma convinzione nel combatterlo.
Noi, il Signore, l’abbiamo bestemmiato, offeso, oltraggiato, detestato e avversato in tanti modi e con tutte le nostre forze. Difendevamo le disgraziate conquiste sociali quali il divorzio e l’aborto; eravamo favorevoli alle unioni omosessuali, alla pena di morte, all’eutanasia.
Disprezzavamo Dio e tutte le cose che lo riguardavano: la Chiesa, i preti, le suore, tutti i credenti e tutti i simboli cristiani. Eravamo talmente radicate nelle nostre idee e in uno stile di vita pieno di errori e di peccati, che la gente di noi diceva: “Sono irrecuperabili”.
Sono però successe situazioni e fatti che noi non avremmo né previsto, né desiderato e che ci hanno portate a offrire e a consacrare le nostre vite a Dio e alla Madonna.
Sì… Proprio noi! Sono successe cose che hanno scosso le fondamenta sulle quali avevamo basato ogni nostra convinzione e ogni nostra certezza.
Dio ha distrutto le nostre vite, completamente, punto su punto, ma lo ha fatto per ricostruirle. È stato dolorosissimo viverlo e accettarlo. È stato dolorosissimo abbandonare la vita che facevamo; ci dava infatti benessere economico, sicurezze, tranquillità, gratificazioni professionali (il nostro orgoglio e la nostra superbia non li ridimensionava più nessuno), eravamo sempre circondate da persone desiderose solo di fare festa all’insegna della spensieratezza e dell’egoismo.
Ci importava solo di noi stesse e di affermarci nel mondo. Non avevamo né pietà, né carità, né amore per gli altri.
Le nostre mani erano terribilmente vuote. Dunque è chiaro che noi non siamo state convertite per le nostre buone opere, ma esclusivamente per l’infinita misericordia di Dio. E noi rendiamo grazie a Dio e diamo testimonianza del dono gratuito che abbiamo ricevuto dal Signore. Innanzitutto ne diamo testimonianza a lui, nostro Salvatore, con la preghiera e con una vita sacramentale. Abbiamo scelto di raccogliere l’eredità di Gesú e di Maria e dunque i sacramenti della riconciliazione e dell’Eucaristia e la preghiera.
E poiché reputiamo che la conversione a Dio non possa mai ritenersi già tutta compiuta e realizzata, ma ogni istante prezioso per perfezionarsi, ecco che la preghiera sincera rivolta a Dio è per noi il mezzo più sicuro ed efficace per ricevere sempre di più la sua Grazia divina.
Noi diamo testimonianza che l’infinita misericordia di Dio, l’affidamento alla Madonna e la preghiera a lei rivolta, e inoltre le preghiere di liberazione e di guarigione portano per davvero alla conversione dei cuori. Per cogliere tale grazia, noi però abbiamo dovuto dire il nostro “si” a Dio, e al progetto che Egli ha su di noi. È stato un “si” molto sofferto. E lo ripetiamo ogni giorno, sempre, anche se con molta fatica. Perché seguire la via di Dio è duro, doloroso e difficile. Ci sostengono, nel nostro cammino di conversione, la partecipazione alla messa presieduta da don Adriano seguita dall’adorazione eucaristica e le intense ed efficaci preghiere di intercessione.
La nostra esperienza all’interno del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione ci ha toccate profondamente, trasformate spiritualmente e rigenerate. La partecipazione a queste intense celebrazioni fa salire dentro di noi la volontà di impegnarci sempre di più per Dio; è una forza d’amore che ci coinvolge e che cerchiamo di condividere con gli altri. Infatti, in ogni celebrazione eucaristica Gesú è al centro di tutta la liturgia e quindi lo diventa anche per la nostra vita: ha importanza assoluta. Ancora di più avviene nelle sante Messe presiedute da don Adriano.
Inoltre, le stupende e continue invocazioni a Gesú misericordioso durante le preghiere di intercessione ci smuovono realmente sentimenti di amore intenso nei riguardi del Signore che non è un’entità astratta e lontana. Noi sentiamo davvero che è il Dio vicino, il Dio con noi e proviamo quanto è bello stare sotto il suo sguardo: Gesú c’è realmente e passa in mezzo a noi. E questo, per noi che abbiamo trascorso quasi tutta la vita contro di lui, ci fa piangere di dolore perché Dio è amore e noi non lo sapevamo, né lo volevamo.
Ora Gesú lo sentiamo così vivo, vero e presente tanto che viene spontaneo dal cuore dirgli: “♫ Tutto in te riposa…♫”. Grazie, Gesú!
Diciamo un “grazie” davvero speciale a tutto il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione e al suo fondatore e animatore. Lo diciamo con tanta gioia e con tanta riconoscenza perché la fede di don Adriano e il suo amore per Dio, per i sofferenti, per i malati e per i poveri, sono per noi una viva testimonianza delle meraviglie del Signore.