Sento doveroso nel cuore dare questa testimonianza.
Stavo per festeggiare il mio trentottesimo compleanno quando una brutta notizia mi giunse a ciel sereno: a seguito di un blocco intestinale veniva riscontrata la presenza di un tumore che doveva essere asportato chirurgicamente con massima tempestività.
Durante l’intervento è stato necessario congelare i miei intestini con grande preoccupazione dei chirurghi.
Lentamente mi stavo riprendendo, ma dopo due anni mi venne riscontrato un altro tumore alle ovaie.
Circondata dall’amore della mia gemella e di tutti i miei cari, cercavo di superare queste difficoltà anche se mi sentivo moralmente a terra.
Ma la mia odissea non era ancora finita perché un terzo tumore si stava formando nel fegato. A questo punto mi sono lasciata prendere dallo sconforto e non intendevo più curarmi.
Mi sono rivolta a don Adriano per chiedere preghiere di intercessione; lui mi ha rincuorata dicendomi: “Sii fiduciosa nell’aiuto del Signore e fa’ tutto quello che i medici ti consigliano”.
Grande fu lo stupore dei medici quando, dopo ulteriori controlli, constatarono che il tumore nel fegato era sparito. Quando andai alla visita accompagnata da mia zia che mi ha sempre seguita, l’oncologo pronunciò queste testuali parole: “Non so darmi pace per quello che è successo perché era troppo visibile per sbagliarsi!”.
Concludo ringraziando il Signore che non cessa mai di volermi bene e ringrazio anche tutti coloro che hanno pregato per me, in particolare don Adriano che mi ha seguita e sostenuta in questo difficile momento della mia vita e che mi ha assicurato la sua intercessione per ottenere in dono la completa guarigione spirituale e fisica.
Allego documentazione medica.
Da molti anni soffrivo di dolori insistenti da capo ai piedi, in tutte le ossa del corpo, ma soprattutto alle ginocchia per cui avevo dei problemi che mi impedivano di stare seduta, coricata o in ginocchio. Avevo consultato anche un ortopedico, il quale, per curarmi l’infiammazione e l’artrosi, mi aveva prescritto dei farmaci che mi causavano la tachicardia per cui ho dovuto sospendere le cure e per anni ho sopportato il dolore.
Il 4 ottobre 2014, primo venerdì del mese, al passaggio di Gesù eucaristia vicino a me, ho sentito un forte calore scendere su di me e i muscoli compressi delle gambe alleggerirsi improvvisamente e da quel momento, anche nella notte e in seguito, non ho più sentito quei forti dolori che mi facevano soffrire.
Ringrazio continuamente Gesù. Ringrazio anche don Adriano e tutto il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione per le preghiere intense che ci coinvolgono al punto che, quando torniamo a casa, ci sentiamo talmente forti che affrontiamo con tanta fiducia e serenità i problemi che travagliano il nostro quotidiano.
Ho 24 anni e per tanto tempo ho sofferto molto a causa di una forte depressione, tanto forte che in alcuni giorni non riuscivo neppure ad alzarmi dal letto. I medicinali prescrittimi dai medici non mi procuravano alcun miglioramento.
Ero molto preoccupato. I miei genitori, che frequentano da molto tempo gli incontri di preghiera del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione, mi consigliarono di partecipare alle celebrazioni eucaristiche presiedute da don Adriano. Così ho cominciato anch’io a partecipare alla messa e all’adorazione eucaristica presso il Monastero di Casanova. Ho avuto la possibilità di incontrare più volte nel Centro di ascolto don Adriano che ha pregato per me e mi ha concesso la possibilità di svolgere, come volontario, il servizio presso la mensa dei poveri dove ho vissuto una bellissima esperienza che mi ha arricchito interiormente.
Grazie alle preghiere di intercessione di don Adriano, la mia situazione gradatamente è andata sempre migliorando. Adesso mi sento bene; mi sono laureato e ho trovato un lavoro. Considerando le difficoltà di questi tempi ritengo di aver ricevuto il grande dono del lavoro dal Signore che ringrazio ogni giorno.
Ringrazio in modo particolare don Adriano che ha pregato intensamente per me, mi ha sostenuto e incoraggiato in momenti difficili della mia vita. Ringrazio anche tutto il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione.
Sono cattolica battezzata e cresimata, ma, come per tanti, la mia fede è sempre stata molto tiepida.
In un periodo critico della mia vita conobbi don Adriano; era il mese di novembre dell’anno 2000.
In quel momento mio fratello più giovane non riusciva a trovare lavoro ed era molto preoccupato.
Mi rivolsi a don Adriano chiedendogli di pregare per mio fratello e lui mi assicurò che l’avrebbe ricordato nelle sue preghiere.
Mio fratello, dopo circa 15 giorni, trovò lavoro senza averlo cercato.
La prima volta che incontrai don Adriano, lui pregò su di me tra i calcinacci del Monastero di Casanova quando sono iniziati i lavori di ristrutturazione. All’inizio partecipavo alle Messe con difficoltà, come se qualcuno o qualcosa me lo volesse impedire. Io perseverai e, col passar del tempo questo problema scomparve.
Voglio testimoniare che in seguito a questi eventi mi si sono aperti gli occhi dell’anima e, senza averla chiesta, ho ricevuto la grazia della fede. È una grazia stupenda! Quanto mi sono persa prima! E quanto tempo sprecato!
Inoltre avevo anche una specie di cappa oppressiva che mi dava l’impressione di schiacciarmi, ma, partecipando alle celebrazioni di don Adriano e all’adorazione eucaristica tutto si è dissolto.
Nell’anno 2006, per la terza volta in pochi anni, stavo per perdere il mio posto di lavoro; ne parlai con don Adriano il quale pregò per me. Dopo qualche giorno mi fu comunicato che non avrei dovuto lasciare il lavoro per la chiusura dell’azienda.
Lo scorso anno, a causa della crisi, mi trovai di nuovo nella stessa preoccupante situazione. Mi rivolsi di nuovo a don Adriano e alcune settimane dopo tutto ritornò nella normalità, non solo, ma ora si parla anche di aumento del lavoro. Di tanto in tanto don Adriano mi chiede come va il lavoro e questo suo interessamento mi fa molto piacere perché so che continua a pregare per me.
Sento molto efficaci anche i suoi insegnamenti durante le omelie.
Ringrazio il Signore Gesù, la Madonna e i Santi per le grazie che ho ricevuto perché anche il lavoro è un dono di Dio ed è indispensabile per il nostro vivere quotidiano e per contribuire al bene di tutti.
Ringrazio anche don Adriano e tutti coloro che hanno pregato per me.
Sento forte il desiderio di dare testimonianza di un problema di salute che ho avuto e che si è risolto dopo le intense preghiere di don Adriano.
In seguito a una mammografia di screening, eseguita nel 2014, sono stata invitata telefonicamente nel centro di senologia diagnostica di Strambino per ulteriori esami perché era stata evidenziata nel seno destro una anomalia.
In quel periodo, mia mamma era inferma e dovevo accudirla in tutte le sue necessità. Quando ho ricevuto questa telefonata mi sono molto preoccupata e ho invocato subito l’aiuto di Gesù e della Madonna; inoltre ho telefonato a don Adriano chiedendogli intense preghiere di intercessione per questo mio grosso problema che mi travagliava. Lui mi assicurò che avrebbe continuato a tenermi presente nelle celebrazioni eucaristiche.
Il giorno dopo i medici mi sottoposero ad approfonditi esami clinici che non evidenziarono più alcun segnale sospetto.
Ora, dopo un anno, ho dovuto fare i controlli prescritti e la mammografia eseguita continua a non evidenziare, miracolosamente, le alterazioni sospette per la presenza di tumore.
Con tanta gratitudine ringrazio di cuore Gesù e la Madonna. Ringrazio anche don Adriano e tutto il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione perché nei momenti di difficoltà mi rivolgo sempre a loro che mi sostengono con il loro affetto e con la forza della preghiera.
Allego la mammografia.
Sono una mamma e partecipo alle celebrazioni del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione di don Adriano nel Monastero di Casanova (Carmagnola- Torino).
Nel mese di giugno mia figlia di 29 anni, sentendosi poco bene venne sottoposta ad esami che diedero risultati purtroppo molto preoccupanti a causa della presenza di cellule cancerogene già a medio livello all’utero.
Ero disperata e telefonai a don Adriano esprimendogli il mio stato d’animo; lui mi assicurò la sua preghiera di intercessione per mia figlia.
Di fronte a questa realtà, consultai due cliniche private in Torino che sottoposero mia figlia a nuovi esami e, a distanza di un mese, purtroppo la situazione era molto peggiorata.
Intanto continuavamo a partecipare alle celebrazioni eucaristiche e, al passaggio di Gesù Eucaristia, mia figlia avvertiva un forte calore in tutto il corpo.
Nei primi giorni di settembre fu convocata dai medici dell’ospedale per eseguire una biopsia. Io aspettai in sala di attesa insieme ad altre persone. Dopo circa mezz’ora mia figlia uscì dallo studio accompagnata da un medico il quale avendo intuito la mia grande apprensione mi disse: “Signora, non si preoccupi perché, a seguito di esame con mezzo di contrasto, abbiamo riscontrato che non c’è più traccia di malattia e pertanto sua figlia non dovrà più eseguire altri esami”. Siamo uscite piangendo per la gioia e con il cuore pieno di commozione.
In momenti di difficoltà simili a questo, vorrei che le persone potessero sperimentare questa sensazione e l’immensa gioia per la guarigione.
Ringrazio di cuore il Signore Gesù per questa grande guarigione.
Rivolgo un ringraziamento particolare anche a don Adriano che ha pregato tanto per mia figlia.
A causa dei fortissimi dolori causati da una periartrite acuta alla spalla destra, che ho curato per dieci giorni con impacchi di ghiaccio, mi recai in corso Regina Margherita dove c’è il Centro di ascolto e di preghiera.
Don Adriano si mise a pregare intensamente su di me stendendo le sue mani, invocò su di me la potenza dello Spirito Santo e l’intercessione di Maria, salute dei malati. Appena iniziata la preghiera sentii un forte dolore.
Quando don Adriano mi salutò disse che sarei presto guarita.
Tornai a casa e, la mattina dopo, riuscii, con mia grande sorpresa, ad alzare il braccio fino in alto, cosa che prima non riuscivo più a fare.
Nei due giorni successivi, precedenti il primo venerdì del mese di dicembre, ho ancora avuto delle difficoltà e dei dolori.
Il giorno 5 del mese di dicembre 2014 mi recai alla chiesa N. S. della Salute per partecipare alla messa del primo venerdì del mese e, durante la celebrazione, don Adriano chiedeva in preghiera al Signore la guarigione alla spalla di due persone; il Signore iniziava un processo di liberazione e di guarigione.
La mia spalla, dopo la preghiera del primo venerdì del mese, si è sbloccata definitivamente.
Ringrazio dal profondo del cuore il Signore per essersi chinato su di me, per avermi liberata da un dolore così lancinante e di poter usare di nuovo il braccio normalmente.
Grazie anche a don Adriano per la sua preghiera di intercessione: Dio ha operato la mia liberazione e la guarigione.
Nel mese di febbraio 2014, mio cognato ha iniziato a lamentarsi per dolori allo stomaco e veniva curato dai medici per gastrite. Intanto è dimagrito di 10 chilogrammi.
Nei cinque mesi successivi ha dovuto ricorrere più volte alle cure del pronto soccorso.
Intanto io chiesi ripetutamente a don Adriano di pregare per questo preoccupante problema. Lui mi assicurò che avrebbe ricordato mio cognato durante le sue celebrazioni eucaristiche.
Nel mese di giugno mio cognato fu sottoposto ad una TAC che evidenziò una massa di quattro centimetri al pancreas che i medici dichiararono trattarsi di tumore.
Furono eseguite due agobiopsie che sono risultate inefficaci perché non si riuscì a prelevare alcun campione, e pertanto iniziò ad essere trattato con morfina per una cura palliativa che attenuava il dolore.
Nel mese di luglio, mia sorella decise di portare il marito al Centro Istituto del Pancreas di Verona per consultare i medici specialisti rintracciati tramite internet i quali confermarono subito la diagnosi: tumore.
Dopo due mesi di esami approfonditi gli esperti si consultarono con i chirurghi e diagnosticarono che non si trattava di tumore, ma soltanto di una malformazione rara congenita al pancreas.
Grazie al Signore Gesù perché ha illuminato gli specialisti nel constatare la causa di questo grave malessere.
Grazie a don Adriano che ha pregato per noi.
A 11 anni persi il padre di malattia e a quasi 17 anni persi la mamma per cancro. Oggi, a 61 anni, posso affermare che la mamma mi ha fatta crescere nel "timor di Dio" e mi ha lasciato in eredità la fede nel Signore.
Da qualche parte avevo letto "Quando veniamo beneficati dalla gratuita bontà divina, è doveroso rendergli gloria ed esprimere con la migliore intensità la dovuta gratitudine". Solo adesso decido di scrivere per timore che la mente, col tempo, modifichi i fatti ed affievolisca il ricordo a me tanto caro di ciò che accadde la sera del 7 novembre del 2014. Quel lunedì mattino mi ero sottoposta ad un trattamento per lenire il blocco lombare che mi impediva di camminare e fu lo stesso specialista a parlarmi del Cenacolo. Mi invitò a partecipare la sera stessa alla s. Messa e alle preghiere di guarigione presso il Santuario N.S. della Salute. Quel pomeriggio partecipai alla preghiera del rosario delle 17,30 presso la Chiesa di Santa Chiara di Collegno. Anche lì la signora che guida abitualmente il rosario mi invitò ad andare con lei alla celebrazione eucaristica al Santuario N.S. della Salute. A quel punto non potei non rilevare la provvidenzialità del doppio invito.
Quella sera nonostante la difficoltà a stare in piedi, andai all'appuntamento e arrivai quando era già iniziato l’insegnamento. All’inizio della s. Messa fui rapita dall'intensità della preghiera e dai canti; tutto ciò che vedevo e sentivo mi riempiva lo spirito di gioia e di meraviglia. Che bello acclamare la gloria del Signore, invocare la discesa dello Spirito Santo su di noi e ringraziare Gesù per il suo perdono. Abitualmente nella s. Messa si chiede a Dio di salvarci, a Cristo di perdonarci, ma trovavo immensamente gioioso constatare che Cristo ci perdona perché ci ama.
Il tempo scorse veloce fino al momento dell’esposizione di Gesú Eucaristia. Dal momento dell'elevazione dell’Ostia sentii molto forte la presenza di Gesù Eucaristia; stentai a credere a ciò che ha suscitato in me questo mistero eucaristico. Sentii Gesù molto vicino a me; chiusi gli occhi e dissi: "Gesù ti prego, aumenta in me la fede".
Quando il sacerdote passò davanti a me con il ss Sacramento caddi in ginocchio adorando Colui che per noi ha dato se stesso per la nostra salvezza.
Due ore prima non riuscivo a stare in piedi.
Una signora vicina al mio banco successivamente alzò il braccio per testimoniare di aver percepito qualcosa di straordinario avvenuto in lei. Mi chiesi se avessi fatto bene a non chiedere a Gesú di guarirmi, ma mi era sembrato fuori luogo; in fondo Gesù se vorrà, potrà farlo in qualsiasi momento. Non so perché, ma pensai che era più importante chiedere il dono della fede che la guarigione del corpo.
Nei giorni seguenti nulla fu più come prima. Sentivo di aver "buttato il passato alle mie spalle". La settimana successiva non resistevo dal desiderio di incontrare Gesù. Tornai da don Adriano nel Monastero per dirgli che avevo sentito forte la presenza di Gesù, e lui mi disse: "Ora cerca di vivere secondo il suo Vangelo". E' ciò che faccio ogni giorno. Finalmente posso dire di aver trovato la gioia dei cristiani; ora Gesù è dentro di me e ogni giorno penso a lui. Grazie, Signore Gesú!
Ringrazio anche don Adriano, tutto il suo Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione e tutte le persone che erano con me in preghiera.
Io e mio marito partecipiamo da anni alle celebrazioni eucaristiche del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione.
Siamo molto dispiaciuti perché mio figlio Fabio, pur essendo una brava persona, non partecipa più alla Messa e si è allontanato dalla Chiesa. Noi continuiamo a pregare per lui, per la sua famiglia e per la sua conversione.
Tempo fa mio figlio ha preso un brutto raffreddore che ha trascurato giustificandosi dicendo che, lavorando in proprio, non poteva interrompere il suo lavoro. Ma il banale raffreddore è degenerato prima in bronchite e poi in pleurite; stava molto male e rimetteva sangue.
Come abbiamo già fatto altre volte quando abbiamo avuto altri problemi di salute, ci siamo nuovamente rivolti a don Adriano chiedendogli di pregare per mio figlio. Lui ci ha rassicurati e ci ha incoraggiati a continuare, fiduciosi nel Signore, a partecipare alla s. Messa e all’adorazione eucaristica.
Dopo molta sofferenza e dopo alcuni mesi mio figlio ha cominciato a stare meglio ed è guarito.
Ringraziamo di cuore il Signore Gesù e continuiamo a pregare per la sua guarigione spirituale e per la conversione.
Grazie anche a don Adriano e a tutto il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione.
Il 16 gennaio 2015 ho inviato a don Adriano una mail contenente una richiesta di preghiera per Franco, un amico di famiglia che doveva subire una grave operazione al cuore. Nella stessa mail ho chiesto a don Adriano di pregare per la nostra cara nonna che nonostante la sua verde età si ostina a vivere da sola in una casa di campagna isolata e che oltre ad essere diventata cieca da un occhio, aveva perso anche l’udito da entrambi gli orecchi e non poteva neppure più telefonare. Questo comportava un grande disagio anche per noi che non potevamo metterci più in contatto con lei. Anzi, la sua sordità totale e recente, e il suo immotivato e assoluto divieto di procurarle una badante, facevano sì che noi fossimo costantemente preoccupati per lei e che dovessimo appoggiarci ad amici e parenti dello stesso paese per avere notizie a distanza e per controllare, fra un viaggio e l'altro dei suoi figli, che tutto fosse in regola.
Pochi giorni dopo (il 9 febbraio 2015) ho potuto scrivere un’altra mail a don Adriano nella quale lo ringraziavo per le sue preghiere e gli comunicavo che non solo l’operazione al cuore di Franco era andata completamente bene tanto da essere stata definita miracolosa dagli stessi medici. Anche la nonna, improvvisamente, senza alcun apparente motivo e senza alcun intervento medico, aveva ricominciato a udire da quello dei due orecchi che era irrimediabilmente fuori uso da più di venti anni e ci aveva telefonato lei stessa per comunicarci la notizia. Oggi, 10 dicembre 2015, posso confermare che la guarigione della nonna non solo è stabile, ma ha fatto ulteriori progressi. Adesso lei può di nuovo telefonare e capisce tutto, come prima e più di prima! Questa è una grande guarigionee sono sicura che Gesù ha voluto esaudire la preghiera di don Adriano e, un pochino, anche la nostra, perché anche noi abbiamo pregato tante volte per lei, in comunione con tutto il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione.
Grazie Signore Gesù!
Ho 52 anni e desidero dare testimonianza per le grazie ricevute da Gesù, ottenute per mezzo delle intense preghiere di intercessione di don Adriano e di altre persone a me care che mi hanno portata a conoscere il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione.
Ringrazio di cuore questi amici perché da quella domenica, 29/09/2013, la mia vita è totalmente cambiata e il Signore mi ha chiamata lì per iniziare un cammino di conversione e di guarigione.
Premetto che io, come carattere, sono una eterna insicura, indecisa, ho paura di affrontare tutto e tutti, e sono troppo sensibile ed emotiva; piango per nulla.
Il 29/09/2013, quando don Adriano ha pregato intercedendo presso il Signore, durante l’adorazione eucaristica per ottenere in dono la guarigione dei sofferenti e dei malati nello spirito e nel corpo, ho preso coscienza della preghiera insistente per la guarigione di un tumore al seno. Ritengo che don Adriano avesse percepito in me la presenza di un carcinoma, tumore maligno, anche se io non sapevo ancora di averlo.
Dopo cinque giorni, il 4 ottobre 2013, mi sono recata dal mio ginecologo per il controllo di routine perché il 7 febbraio 2013 avevo subito, mediante un intervento chirurgico, l’asportazione dell’utero ingrossato da miomi.
Nel frattempo avevo notato qualcosa di anomalo al seno sinistro che presentava un rigonfiamento. Il medico, durante la visita, riscontrò la presenza di un nodulo che non era emerso dalla mammografia effettuata circa due mesi prima.
A fine novembre mi recai a pregare nel Monastero di Casanova e don Adriano pregò su di me invocando lo Spirito Santo che mi infuse forza, speranza e fiducia. Terminata la celebrazione eucaristica, durante l’adorazione don Adriano chiese al Signore in dono la guarigione di un nodulo al seno in una persona molto preoccupata asserendo che, dopo un cammino di fiducia e di speranza nella potenza del Signore, avrebbe reso testimonianza di guarigione.
In verità non potevo non essere molto preoccupata perché entrambi i miei genitori erano deceduti proprio a causa di tumore; mia madre per un sarcoma maligno durato quattro anni e mio padre per un carcinoma durato tre mesi. In quel momento però ho sentito un forte calore che dal mio capo scendeva lungo tutto il corpo fino ai piedi con brividi, e piansi in modo irrefrenabile. Percepivo che in quel momento il Signore stava operando qualcosa in me con la sua misericordia. Io peccatrice, ero incredula e non mi ritenevo degna di questa guarigione.
Con la forza dello Spirito Santo, già dal giorno dopo ho affrontato tutti gli esami, la malattia, le cure chemioterapiche e i tre interventi successivi con tanta serenità, tranquillità e pace interiore come mai avevo avuto prima. Per tutto il periodo non ho sentito dolore anche se i medici hanno dovuto cambiarmi terapia perché quella che dovevano farmi dava troppe controindicazioni, ma era tutto sopportabile. Sono riuscita anche a trasmettere serenità e pace alla mia vicina di letto che era ricoverata da un mese e che mi ha ringraziata per il reciproco aiuto.
Il giorno prima di iniziare la chemio ero preoccupata, ma il Signore mi ha fatto capire che questa terapia avrei dovuto farla per guarire e mi ha aiutato a sopportare questa grande sofferenza rafforzando il mio carattere e riconoscendo che se non avessi avuto la presenza di Gesù in me non ce l’avrei mai fatta a superare quanto ho descritto sopra.
Pertanto è doveroso da parte mia ringraziare il Signore per l’opera meravigliosa compiuta in me. Ringrazio don Adriano per le preghiere di intercessione.
Il 5/12/2015, dopo aver normalmente cenato, mi apprestavo a coricarmi, ma in quel momento sentii un forte dolore che partiva dal collo fino al torace; le braccia erano come paralizzate e il respiro sempre più debole e difficoltoso.
Chiamai mia figlia la quale mi portò subito al pronto soccorso. Dopo i primi accertamenti mi trasferirono in terapia intensiva dove rimasi fino al 18 dicembre.
Nella cartella clinica mi veniva diagnosticato l’infarto al miocardio.
Misi al corrente la mia amica che informò subito don Adriano il quale iniziò a pregare per me dicendo che le mie condizioni di salute erano piuttosto gravi.
Successivamente fui trasferita ad Alessandria per effettuare la coronografia; dall’esito risultava che l’infarto era stato superato e pertanto non era più necessario un ulteriore ricovero e, di conseguenza, fui dimessa e tornai a casa. Ero comunque molto debole tanto che avevo difficoltà a reggermi in piedi.
Mi sottoposi ad una ulteriore visita da un medico specialista primario il quale, dopo aver esaminato il risultato degli ultimi esami e del relativo dischetto rilasciato dall’ospedale, mi disse che ero stata fortunata e davvero miracolata.
Gli chiesi spiegazioni e lui mi rispose, facendo un disegno del cuore, che si era formato un trombo e che era scoppiato a pochi millimetri prima di arrivare al cuore. Se fosse scoppiato nel cuore, la morte sarebbe stata immediata.
Ringrazio infinitamente Gesù e la Madonna per questa grazia ricevuta.
Ringrazio don Adriano per le sue assidue e intense preghiere che hanno ottenuto dal Signore la mia guarigione.
Partii dal Veneto due anni fa, venni a Torino depressa, anoressica e con molti altri disturbi, per operarmi ad un legamento del sovra spinoso della spalla destra perché mia sorella, che doveva assistermi, mi poteva anche ospitare. Nel frattempo trovai lavoro come badante e intanto mi misi in lista d'attesa per sottopormi all’intervento chirurgico.
Dopo quasi un anno che lavoravo qui a Torino fui operata e purtroppo persi il lavoro.
Mentre stavo facendo la fisioterapia prescrittami per tre mesi per recuperare almeno l'80% del movimento del braccio, andai a trovare una mia amica che mi parlò di Don Adriano e del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione.
Partecipai agli incontri di preghiera e incontrai per la prima volta don Adriano che mi diede la benedizione del Signore e, pregando, mi impose una mano sulla testa. Rimasi molto colpita perché nessun sacerdote l'aveva mai fatto.
Gli chiesi preghiere per i miei fratelli e per me che cercavo un nuovo lavoro.
Continuai a pregare il rosario e a frequentare il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione anche al Monastero di Casanova.
Intanto, con difficoltà trovai un altro lavoro che persi quasi subito a causa delle terapie che dovevo fare e perché dovetti andare cinque giorni nel Veneto per il funerale di mio padre.
Al 1° di novembre 2013 trovai e iniziai un altro lavoro; durante il giorno assistevo una signora anziana e la sera dormivo a casa di mia sorella che abitava proprio di fronte. Una grazia così non me la sarei mai aspettata, ma tutto questo è accaduto grazie a Gesù, non certo per merito mio.
La signora che assistevo dopo un mese si aggravò, e i parenti la misero in un istituto per anziani. In quel momento rimasi afflitta, ma non persi mai la fede in Dio al quale niente è impossibile.
Non smisi mai di pregare Gesù chiedendo il suo aiuto per trovare un altro lavoro e, il 4 gennaio 2014 trovai un'altra signora che mi fece penare sei mesi, lavorando anche sette giorni su sette senza avere una retribuzione adeguata alle mie mansioni e al tempo della mia vita che dedicavo a lei.
Gesù è sempre nel mio cuore, e io, costante nelle mie preghiere, chiedevo di trovare un posto di lavoro meno pesante, e come per incanto tutto si avverò.
Ora lavoro durante il giorno, così la sera posso andare agli incontri di preghiera del Cenacolo. Rendo grazie al Signore che, anche nei momenti difficili e faticosi, non mi ha mai abbandonata. Ringrazio il Signore per averci donato don Adriano che si prende cura di noi pregando intensamente.
Un grazie anche a Don Adriano e al Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione.
Da diversi anni partecipo alle celebrazioni eucaristiche presiedute da don Adriano, da quando gli incontri di preghiera si tenevano nella chiesa di san Pellegrino di c.so Racconigi dove io andavo per accompagnare la mia cara mamma.
Per un lungo periodo di tempo, per motivi familiari frequentai con minore assiduità.
Quattro anni fa mio figlio, con due bambini piccoli, fu abbandonato dalla moglie e tutta la famiglia, cosciente della gravità di questa situazione, si sentì crollare il mondo addosso perché avevamo riposto nel suo matrimonio ogni speranza e tanti progetti. Mio figlio era profondamente provato da questo problema e io, non potendo fare nulla, desideravo solo morire perché, per noi genitori, trattandosi dell’unico figlio, è stata una grandissima sofferenza.
Successivamente, io e mio marito abbiamo pregato molto e ci siamo affidati a Gesù e, con l’aiuto delle preghiere di tanti famigliari e amici, e soprattutto con quelle di intercessione di don Adriano, abbiamo riacquistato forza e coraggio partecipando con maggior assiduità alle celebrazioni eucaristiche del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione.
Ora siamo sereni, abbiamo nuovamente la voglia di vivere, la gioia di dare affetto e di credere in una esistenza migliore, soprattutto per i nostri adorati nipotini.
Inoltre, con molto impegno e tanto amore ci dedichiamo al volontariato nel servizio ai poveri e ai bisognosi della mensa del Cenacolo.
Ringraziamo con tutto il cuore il Signore per l’aiuto misericordioso che ci ha donato nel superare quel difficile periodo della nostra vita.
Grazie anche a un volontario che quattro anni fa, quando abbiamo ripreso a partecipare alle celebrazioni, con dolcezza ha ascoltato il nostro problema e ci ha incoraggiati con parole di conforto e di carità.
Grazie a don Adriano e a tutto il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione per le preghiere che hanno ottenuto per noi e per nostro figlio speranza, serenità e voglia di vivere il dono della vita con l’aiuto misericordioso del Signore.
Mia figlia si separò dal marito con un figlio di 7 anni. Dopo 2 anni le consigliai di recarsi da un avvocato, ma lei rispose che non le interessava e che, se lo voleva, lo avrebbe fatto il marito.
Io continuavo a partecipare alle celebrazioni presiedute da don Adriano alla Chiesa N. S. della Salute, e più volte l'ho sentito pregare per la ricongiunzione delle famiglie. Passarono 5 anni. Io però avevo continuamente la sensazione che mio genero un giorno ritornasse a casa.
Dopo molto tempo mia figlia mi disse: "Non ti preoccupare perché presto mio marito ritorna a casa”. Infatti mio genero è ritornato, hanno acquistato una casa più grande ed ora vanno d'accordo.
Dopo il ritorno del marito, mia figlia rimase nuovamente incinta. Non era più giovane; aveva ormai 40 anni ed erano trascorsi 14 anni dalla nascita del primo figlio. Tutte le prime ecografie erano buone, ma al quarto mese di gravidanza il ginecologo si accorse che il bimbo aveva il canale dell'uretra chiuso. Disse che le cose si mettevano male e che il bimbo con molta probabilità non sarebbe sopravvissuto perché i reni non funzionavano e la vescica non poteva svuotarsi. Disse inoltre che aveva tempo ancora una settimana per decidere se tenere o no il bambino. Ma lei rispose che non intendeva abortire, così lui le suggerì l'ultima opportunità che era quella di recarsi all'ospedale Maier di Mi1ano da un professore specialista. Era ormai al quinto mese di gravidanza e lui, da sveglia e senza anestesia impiantò al bimbo un bypass con un cateterino che aggirava l'ostruzione all'uretra e permetteva al bimbo di svuotare finalmente la vescica.
Io nel frattempo andai da don Adriano a mostrargli l'ecografia del bimbo. Lui invocò lo Spirito Santo su di lui e disse che avrebbe continuato a pregare.
Il piccolo nacque con parto cesareo 15 giorni prima del termine previsto della gravidanza. Durante il parto mia figlia ebbe grossi problemi con l'epidurale che le causò complicanze tali da richiedere molti giorni di degenza in ospedale. Il bambino invece venne subito operato per togliergli il cateterino e per disostruire il canale dell'uretra. Il rene sinistro risultò compromesso irreparabilmente e per tutti i successivi 9 mesi dovettero somministrare al bimbo quotidianamente antibiotici per evitare le possibili infezioni causate dal rene perduto. Tutti i mesi faceva ecografie ed esami alle urine ed era seguito dall'equipe dell’ospedale Regina Margherita unita a quella dell'ospedale Maier di Milano. Aveva spesso la febbre e doveva essere ricoverato frequentemente in ospedale, ma cresceva forte e robusto nonostante tutto; così i medici decisero a 9 mesi di vita che era in grado di sopportare un nuovo intervento per togliere, in laparoscopia, la parte malata del rene sinistro.
Da allora sono passati ormai 10 anni. Il piccolo cresce forte e robusto; quest'anno al 1° di maggio ha ricevuto la prima Comunione all'Ausiliatrice dove ha frequentato con profitto la scuola elementare. Ora continua a fare i suoi controlli periodici al reparto di urologia del Regina Margherita; ha ancora qualche inconveniente con la vescica perché non avverte la sensazione di vescica piena; assume delle medicine e occorre ricordargli di andare comunque più spesso in bagno. Spero che col tempo anche questo problema si possa finalmente risolvere.
Ringrazio il Signore Gesù perché ha voluto ricongiungere la mia famiglia e donarmi la gioia di un secondo nipotino. Grazie Gesù!
Ringrazio don Adriano, il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione e tutti quelli che hanno pregato per noi.
Scrivo questa breve testimonianza perché ho ricevuto una grazia dal Signore per mezzo delle preghiere di tante persone, della mia famiglia, del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione e soprattutto di don Adriano.
Ero alcolizzato al limite dell’impossibile; ero stato all’ospedale in coma etilico parecchie ore perché avevo assunto farmaci antidepressivi che, presi contemporaneamente con l’alcool, aumentano l’efficacia sia dell’alcool che delle medicine.
Questa mia lunga depressione è iniziata quando avevo appena 23 anni; lavoravo in campagna dove ritenevo il lavoro triste e noioso; vivevo tutto l’anno sempre soltanto con la mia famiglia composta da quattro persone per cui mi sentivo isolato.
Penso di aver fatto uno sbaglio quando mia nonna mi disse: “Non seguire la strada di tuo padre, va’ a lavorare in fabbrica come operaio come fanno tutti e porti a casa la busta paga”. Penso che mi desse questo consiglio a causa del carattere un po’ autoritario di mio padre.
In quegli anni, però, la mia famiglia lavorava unitamente per la coltivazione dei peperoni; c’erano annate molto redditizie che davano un notevole guadagno pari a più del doppio del salario di un operaio. Inoltre aiutavo mio papà nei lavori più pesanti: irrigare i campi, raccolta del fieno e la coltivazione dei peperoni. Tutto andò bene per circa sette anni. Poi la virosi, una malattia che faceva arricciare tutti i frutti, colpì le coltivazioni e ridusse notevolmente la produzione degli ortaggi e fece diminuire il guadagno.
Mio papà, verso i 60 anni, si ammalò di tumore alla prostata. Le difficoltà aumentarono anche perché avevamo ancora un mutuo di dieci anni da estinguere e io rimasi solo con mia mamma e mio fratello che era molto più giovane di me. Tuttavia, con l’aiuto del Signore, che ringrazio ogni giorno, riuscimmo a superare tutte le difficoltà della vita e del lavoro, ma soprattutto sono guarito dall’alcolismo.
Io continuo a partecipare alla s. Messa e all’adorazione eucaristica nel Monastero di Casanova per ringraziare il Signore e la Madonna Immacolata.
Chiedo a don Adriano di continuare a pregare per la mia famiglia. Ringrazio don Adriano e tutti coloro che hanno pregato per me.
Voglio ringraziare il Signore Gesù, don Adriano e il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione per la mia guarigione.
Quattro anni fa fui operata al ginocchio; dopo qualche caduta esso cominciò a darmi dei dolori.
Mi recai dal medico che mi ha operata che mi fece fare una scintigrafia per poi sottopormi ad un secondo intervento; dall’esame risultò che avevo un’infezione per cui il chirurgo disse che in questa situazione non era più possibile operare in quanto si prevedevano delle complicazioni.
Il chirurgo però, non molto convinto della situazione, mi sottopose ad un’altra scintigrafia; anche questa confermava che l’infezione persisteva ancora.
Ero molto preoccupata per cui, con una mia amica, mi recai più volte in c.so Regina da don Adriano il quale pregò sempre su di me intercedendo per la mia guarigione.
Successivamente il medico mi propose di rifare la scintigrafia. Dopo due giorni mi telefonò dicendomi che l’infezione era scomparsa per cui ha provveduto ad operare nuovamente il ginocchio. L’intervento è andato bene.
Dopo sei mesi mi recai ad una visita dal chirurgo il quale successivamente mi disse che per almeno due anni non avrei più dovuto fare esami di controllo in quanto ero guarita.
Grazie a Gesù che ha posato le sue mani su di me, alle preghiere di don Adriano e al Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione.
Da diversi anni soffro di degenerazione maculare, malattia dell’occhio che si porta via poco alla volta la vista.
Malgrado continue iniezioni intravitreali e interventi, ero arrivato al punto di avere solo due decimi da un occhio e quattro decimi dall’altro; tutto questo mi procurava grande disagio.
Nel mese di maggio 2014, tramite un conoscente che opera nel volontariato, ho conosciuto con grande piacere don Adriano al quale ho raccontato il mio disturbo e subito abbiamo cominciato a pregare insieme; anche in casa pregavo con mia moglie e continuo a pregare anche tuttora.
Dal mese di luglio 2014 fino all’ultimo controllo di novembre 2015, non ho più dovuto fare iniezioni e dalle analisi risulta tutto stabile e fermo; non c’è più stato peggioramento, anzi, ho avuto un leggero miglioramento visivo all’occhio destro raggiungendo 6/10. Sono certo che tutto questo è avvenuto a seguito delle preghiere di intercessione di don Adriano e del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione
Confido nel Signore Gesù, lo ringrazio e prego che mi mantenga i risultati ottenuti.
Conosco don Adriano da tanti anni e ho sempre avuto tanta fiducia nelle sue preghiere.
È doveroso da parte mia dare testimonianza in merito alla guarigione di mia figlia.
Doveva essere operata per un tumore al cervello e avevamo tanta paura nell’affrontare questo grave e delicato problema.
Pensammo di raccomandarci alle preghiere di don Adriano e, con tanta fiducia e speranza, ci siamo affidati anche all’intercessione della Madonna S.S. presso il Signore.
Mia figlia è stata poi operata e ora posso dire che le preghiere sono state esaudite in quanto tutto è andato bene. Io ho pregato tanto anche il Signore perché guidasse la mano dei chirurghi che compongono l’equipe.
Ringrazio il Signore Gesú.
Grazie anche a don Adriano per le sue preghiere di intercessione.
A 25 settimane di gestazione, a mia figlia venne diagnosticato che il nascituro era affetto da una grave malformazione cardiaca: una coartazione aortica complessa.
Nefaste erano le previsioni dei medici: se fosse sopravvissuto alla nascita avrebbe comunque avuto il 30% di possibilità di essere anche down. Tutti i medici consigliavano di optare per un ‘aborto terapeutico’.
Mia figlia non ha voluto optare per la morte: ho scelto la vita! E, sostenuta dalla preghiera di familiari e degli amici del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione, ha chiesto al Signore di aiutarla ad accettare la sua volontà, qualunque essa fosse.
Nonostante tante difficoltà, Mio nipote è nato con un parto spontaneo il 12 settembre 2007, giorno del santo Nome di Maria.
Immediatamente monitorizzato, è sopravvissuto al primo trauma ed è poi andato migliorando.
Preoccupati per la sua piccola vita, i genitori hanno chiesto per lui il santo battesimo che gli è stato impartito 5 giorni dopo la nascita, il 17 settembre 2007. La situazione sembrava meno grave del previsto: non c’erano segni della sindrome di down e pareva che anche la coartazione fosse meno grave della diagnosi prenatale.
Dopo un mese circa di ricovero presso l’ospedale Regina Margherita venne dimesso e mandato a casa. La gioia era immensa, ma non era finita lì. Ci furono episodi di apnea che ci indussero a capire che non tutto era proprio risolto. In seguito all’ultima crisi di apnea fummo costretti a chiamare il soccorso del 118 con bimbo tra le braccia che sembrava ormai morto. Gli aiuti furono tempestivi; fu immediatamente ricoverato e, dopo un periodo di osservazione, fu operato. Era il 22 novembre e il bambino aveva 2 mesi.
Vedendo il mio nipotino esposto al grande pericolo di vita, io andai da don Adriano a supplicarlo di pregare per questo neonato che era messo a dura prova. Don Adriano e tante persone pregarono per il piccolo e il Signore esaudì le loro e le nostre preghiere.
Le mani esperte dei chirurghi hanno operato una aorta filiforme, mani che, siamo certi, erano guidate dallo Spirito Santo. Ogni mese era sottoposto ai controlli specialistici e ora, che ha otto anni, i controlli sono annuali.
Con tutto il cuore ringraziamo tanto coloro che hanno pregato con noi.
Ringraziamo insieme il Signore per il grande dono della vita, ma anche per la forza che ci ha donato per dire ‘sì’ alla vita quando tutto intorno a noi voleva indurci a fare il contrario.
Diciotto anni fa mi sono recata dalla ginecologa perché avevo dei disturbi. Mi diagnosticò un fibroma. L’ecografia mise in evidenza che non si trattava di fibroma ma di una grossa ciste su un ovaio. Mi sono recata al pronto soccorso dell’ospedale S.Anna; fui ricoverata e fui operata d'urgenza. Dall’esame istologico la ciste risultò benigna; pesava 6 etti e mezzo ed era piena d'acqua; insieme alla ciste mi venne asportato anche l'ovaio.
Dopo 9 mesi dall'intervento, una sera in cui mi trovavo alla Chiesa Madonna della Salute per la celebrazione del primo venerdì del mese, don Adriano, dopo la messa, passò con il Santissimo tra i fedeli e quando fu vicino a me, sentii che accadeva in me qualcosa di strano: infatti ho percepito una forte fitta addominale destra e mi dovetti tenere forte ai banco chiudendo gli occhi fino a che il male passò. Contemporaneamente mi accorsi che perdevo acqua. Ero molto preoccupata e, arrivata a casa, constatai che l'acqua continuava ad uscire.
L'indomani mi recai da un ginecologo il quale mi fece fare l'esame dei virus che risultò negativo. Mi recai poi da un altro dottore che mi sottopose ad un esame ecografico dal quale risultò che l'unico ovaio rimastomi si era atrofizzato. Il medico mi disse che la perdita spontanea dell'acqua, mi aveva evitato una seconda operazione.
Grazie Gesù! Non ho mai pregato per me, e il Signore ha voluto ugualmente aiutarmi e liberarmi da questo problema molto preoccupante!
Grazie don Adriano per le sue preghiere di intercessione!
Dal mese di febbraio 2014 continuavo ad avere sempre male alla gola. Il medico mi prescriveva cure di antibiotici, ma senza ottenere risultati positivi.
Allora decisi di recarmi da uno specialista che, purtroppo, mi diagnosticò un carcinoma maligno situato tra la tonsilla destra e la mandibola. Inoltre mi disse che avrei dovuto subire un intervento piuttosto invasivo.
Un giorno parlai del mio problema con mia sorella che mi consigliò di rivolgermi a don Adriano: iniziai a partecipare alle celebrazioni eucaristiche nel Monastero abbaziale di Casanova e chiesi a don Adriano preghiere di intercessione per la mia grave malattia.
Fin dal primo momento mi sentii rassicurata e fiduciosa. Nel frattempo feci ulteriori visite all’ospedale Molinette per la preparazione all’intervento.
L’8 luglio, ad un’ennesima visita, il professore che mi aveva presa in cura mi disse che l’intervento non era più necessario e che con le terapie, cioè chemio e radio forse si sarebbe risolto. Comunicai questa decisione dei medici a don Adriano il quale mi disse che avrebbe continuato a pregare per me.
Mi sottoposi alle terapie e nel frattempo, quando fisicamente me la sentivo, mi recavo da don Adriano.
A novembre 2014 i medici mi sottoposero alla prima TAC e, con stupore, mi comunicarono che la malattia era regredita del tutto. Per sicurezza mi fecero fare un secondo esame, la PET che confermò esattamente il risultato della TAC.
Ringrazio di cuore il Signore Gesú, la Madonna, don Adriano e tutte le persone che hanno pregato per me.
Sento il dovere di fare questa testimonianza perchè coloro che si trovano nella sofferenza si rivolgano al Signore con fiducia e amore verso Dio e alla preghiera di intercessione di don Adriano e del suo Cenacolo.
Grazie
Voglio rendere testimonianza per il dono della guarigione che ho ricevuto dal Signore.
Nel 2012, dopo un’intensa giornata di lavoro molto pesante e sotto il sole cocente, quando la sera avevo tutto terminato, mi sentivo particolarmente stanco e molto affaticato.
Io ho giustificato questa mia insolita stanchezza dicendo a me stesso: è sera, la giornata sta volgendo al termine e ho lavorato parecchio.
Ma c’era in me qualcosa che mi faceva sentire davvero eccessivamente stanco. Mi sono avviato verso casa con le poche forze che mi erano rimaste. Premetto che quel giorno mi trovavo a lavorare fuori Torino e la strada di ritorno a casa mi sembrava molto lunga, più del solito; non solo, ma a metà strada ho incominciato vedere doppio tutto ciò che mi circondava; vedevo doppie anche le automobili che venivano verso di me e le linee tracciate sul suolo stradale. Ero sconvolto e l’angoscia aumentava sempre di più in me.
Nonostante ciò, non so davvero come ho fatto, sono arrivato a casa. Constatai che la macchina era danneggiata con alcune ammaccature e una ruota squarciata. Mi sentivo sempre più male e confuso. I miei figli, preoccupatissimi, mi hanno portato subito al pronto soccorso.
I medici, dopo visite e accurati esami, mi hanno diagnosticato un’emorragia cerebrale. Mi raccomandarono assoluto riposo, cure mirate e mi ricoverarono per dieci giorni in ospedale.
Nel momento in cui fui dimesso i medici mi hanno vietato di guidare la macchina per almeno un anno e, prima, avrei dovuto subire un intervento chirurgico molto delicato.
Io, intanto, mi ero affidato alle forti preghiere di intercessione di don Adriano al quale ho chiesto che mi ricordasse in modo speciale nelle celebrazioni eucaristiche e a Gesù misericordioso. Don Adriano mi ha rassicurato dicendomi di aver fede, fiducia in Gesù compassionevole e di pregare anche la Madonna della salute.
Il Signore Gesù si è chinato su di me, mi ha toccato con il suo infinito amore misericordioso e in cinque mesi le mie condizioni di salute sono tornate nella normalità: l’emorragia si è stupendamente rinsaldata e l’occhio è guarito senza nessuna lesione. I medici mi avevano detto che potevo rimanere su una sedia a rotelle, non solo, ma avrei avuto per sempre dei forti mal di capo, pertanto si sono stupiti per la perfetta guarigione che ho ricevuto grazie alle preghiere, alla partecipazione all’Eucaristia e all’adorazione eucaristica.
Dopo oltre un anno posso testimoniare che Gesù mi ha veramente guarito e sto bene.
Grazie Signore Gesù. Grazie don Adriano per le intense ed efficaci preghiere.
Ora ho ripreso con entusiasmo il mio servizio di volontariato nel Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione che mi dà tanta forza e gratificazione; più dono e più ricevo.
Scrivo per dare testimonianza di un problema di salute risolto dopo la preghiera di don Adriano.
Un anno fa mio marito, a seguito di una pericolosa caduta da circa cinque metri di altezza, fu costretto a un lungo periodo di immobilizzazione e, dopo vari controlli ortopedici, gli fu anche riscontrato, tramite una ecografia addominale, un calcolo al rene sinistro da controllare con altri esami specialistici.
Intanto ci recammo da don Adriano per chiedere preghiere di intercessione per ottenere la grazia della liberazione e della guarigione.
Circa un mese dopo mio marito fu sottoposto ad una TAC che non ha evidenziato la presenza del calcolo. Dopo un anno, su consiglio del medico curante, venne effettuato un ulteriore controllo ecografico e una visita urologica, ma del calcolo non c’era più alcuna traccia.
Questo risultato ci ha dato un gran sollievo e lo consideriamo una grazia del Signore ottenuta per mezzo della potenza dello Spirito Santo.
Oggi, ricorrendo la solennità della Pentecoste, ci siamo recati presso il Monastero di Casanova per partecipare alla messa e alle preghiere animate da don Adriano.
Con tanta gratitudine e fiducia continuiamo a pregare con tutto il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione per rendere grazie al Signore Gesú per i suoi benefici.
Don Adriano, mediante la sua preghiera di intercessione, ci è stato di grande aiuto nel risolvere questo preoccupante problema di salute e lo ringraziamo di cuore.
Quando sono nato i miei genitori hanno deciso di non battezzarmi, di non iniziarmi alla Chiesa cattolica per non impormi nessuna fede, cosicché quando avrei avuto l’età giusta per decidere avrei scelto da solo cosa fare. Nel mio cuore ho sempre sentito il desiderio di appartenere alla Chiesa, ad un cammino di fede, e fin da piccolo invidiavo i miei compagni e soffrivo nel vedere che si preparavano alla comunione, mentre io non potevo, sentendomi escluso e diverso. Però essendo ancora piccolo per decidere non ho mai fatto capire questa mia necessità ai miei genitori. Così gli anni passavano con nulla di fatto. Nel mio cuore dicevo sempre a Gesù: “Quando arriverà il momento giusto e la situazione adatta, mi battezzo, te lo prometto!” Gesù non vuole sentire altro da noi, che anche solo un battito di cuore rivolto verso di Lui, e non si fa attendere, si catapulta su di noi con tutte le sue meraviglie!
Col senno del poi, oggi capisco la scelta dei miei genitori anche se non la approvo, perché adesso io sto decidendo di donarmi totalmente a Gesù, con la mente, con il cuore e con la mia volontà, anche se avrei preferito ricevere almeno il battesimo. Mi sono sempre sentito escluso dalla grande famiglia cristiana, nel cuore della Chiesa, ma anche se ci sentiamo delle pecore smarrite, Dio è misericordia e ci riconduce dentro il suo recinto, sempre!
Nel settembre 2010 mi sono recato a Lourdes e, già appena arrivato, ho sentito dentro di me una tranquillità e un amore inspiegabile, ero partito per questa destinazione per me stesso, perché ero in un periodo di grande travaglio interiore e anche con l’obbiettivo di affidare mio padre nelle mani della Madonna perché già da qualche anno soffriva di tumore e la situazione era grave.
Ho pregato molto e ho fatto il bagno nelle piscine da cui sono uscito praticamente asciutto e quell’acqua che mi ha avvolto ha lasciato dentro di me una pace immensa che non si può descrivere a parole.
Purtroppo quella pace è durata poco perché, tornato a casa, pian piano è andata ad affievolirsi e tutto è tornato come prima. Ma Maria, che è una Madre dolce, non ci abbandona mai, e quel seme che ha messo dentro di me non è andato perso del tutto.
Nel 2011 purtroppo, a distanza di 7 mesi l’uno dall’altro, ho perso prima mia madre e poi mio padre. È stato un periodo molto buio e difficile e mi sono aggrappato alla preghiera e alla speranza certo che, dopo la morte si entra nella pienezza della vita.
La morte di mia madre mi ha portato a riallacciare i rapporti con un vecchio amico di infanzia, con sua famiglia che partecipano a un gruppo di preghiera molto coinvolgente al punto che hanno contribuito a portare il mio cuore a Gesù.
Da quel momento ho consegnato la mia vita e i miei affanni a Gesù e l’ho accolto come mio Signore e mio Salvatore. La mia fidanzata e io abbiamo iniziato un cammino gioioso sulla strada che il Signore ha voluto per noi e a frequentare la Comunità di preghiera del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione presso il Monastero di Casanova, partecipando alle celebrazioni eucaristiche presiedute da don Adriano al termine delle quali c’è la preghiera di intercessione per ottenere le grazie di cui ciascuno di noi ha bisogno: conversione, guarigione morale, spirituale, psichica e fisica.
Iniziato questo percorso e andando a messa, continuavo a sentirmi incompleto perché non potevo ricevere il corpo di Gesù nell’Eucaristia e non potevo avvicinarmi neppure al sacramento della Riconciliazione. Allora ho ripreso la promessa che ho fatto a Gesù e l’ho messa in pratica. Ho chiesto al Signore di farmi incontrare un bravo sacerdote per prepararmi a ricevere il dono del battesimo e proseguire su questo cammino che mi ha portato finalmente al traguardo che avevo tanto atteso e sospirato.
Durante la veglia di Pasqua di quest’anno ho ricevuto finalmente il sacramento del Battesimo che mi fa sentire di appartenere pienamente al corpo di Cristo che è la Chiesa. Ho ricevuto nella stessa sera anche la comunione e la cresima. Soprattutto al momento della mia prima partecipazione all’Eucaristia ero molto emozionato; il mio cuore era come un mare in tempesta, ma nel momento in cui ho ricevuto Gesù, ho sentito la pace nel mio cuore come se Gesù avesse dato ordine al vento e al mare di fermarsi ristabilendo la pace. Tanta gioia ha pervaso il mio cuore.
Gloria e onore a Gesù e grazie anche al Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione che mi ha dato l’opportunità di gioire nel partecipare all’Eucaristia e di stare per un tempo in adorazione.
Carissimi amici sono finalmente entusiasta di dare testimonianza di ciò che Dio ha operato e tuttora opera nella mia vita.
Una storia trascorsa nel buio durata più di 20 anni tra la schiavitù della droga, alcol, trasgressioni sessuali, mancanza totale dì fiducia in me stesso, ma più in profondità ho vissuto la certezza mentale di non appartenere a nessuno e non avere la possibilità di essere amato; quest'ultima ha formato la mia personalità davvero senza nessuna fondamenta.
Purtroppo non tarda a manifestarsi anche la malattia virus dell'HIV e dell'epatite C conseguenza di gran parte della mia vita senza amore. Non avevo certo più fiducia in niente, tanto meno in Dio con il quale ero furioso.
Raggiunta l'ultima via di fuga, entro nella comunità del "Cenacolo" e inizio un percorso di rinascita.
Dico inizio perché, dopo tante lotte con vittorie e sconfitte, ne esco ripulito, ma non immaginavo potesse essere soltanto l’inizio come quando si è bambini.
L'anno scorso rientrando da un pellegrinaggio mariano, parlando con una coppia di amici, mi indicano don Adriano come possibile aiuto alla mia vita. Debbo essere onesto: non volevo affidarmi ancora a un sacerdote, ma allo stesso tempo sentivo un forte richiamo ad incontrarlo e così feci.
Nel frattempo mi ero legato alla pratica del Reiky; con tutte quelle simbologie mi consideravo una sorta di stregone, ma la situazione peggiorava.
Andai quindi in corso Regina Margherita dove incontrai finalmente don Adriano.
In breve vi dico di aver soprattutto scolpito nel mio cuore le sue parole: “Bene carissimo, adesso rompi con tutti i legami negativi e consegna tutto a Gesù”.
Di seguito è stato e tuttora continua, un cammino di preghiera di liberazione e di guarigione. Posso confermare e, anche la mia famiglia ne testimonia, il mio trasporto totale senza nessuna costrizione, di sicuro non è la mia volontà conoscendomi...
Partecipo con costanza, cosa mai facente parte della mia misera esistenza, a tutte le celebrazioni eucaristiche alla Chiesa della salute a Torino e nel Monastero di Casanova, e con gioia vi dico che al passaggio di Gesù vivo nell'Eucaristia il mio cuore piange e sorride di felicità.
Davvero mi sento voluto e amato in un modo che non comprendo. Questo mistero dell'amore di Dio mi disarma ogni volta, ma so che il dono di essere “Risorto in Cristo” è la mia nuova vita e intendo rimanere, con tutto quello che sono, avvolto dal suo appassionato abbraccio e al fiume di amore che esce dal suo cuore. Intendo condividere con Dio Padre, Gesù Figlio e lo Spirito Santo tutto il passato e soprattutto ciò che ha preparato per me.
Cari amici, che bello davvero averlo incontrato, sicuro di non essere mai più abbandonato.
Ringrazio il Signore per essere intervenuto così potentemente per la mia conversione dell'anima e del cuore che per me ha superato di gran lunga le mie insistenti richieste della guarigione fisica a cui comunque non volto le spalle.
Grazie ancora a don Adriano dell'amicizia vera trovata in lui e a tutto il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione. Ora sono io a non volervi più abbandonare.
Che grande Misericordia vivo in questo straordinario momento!
A maggio 2013 mi fu diagnosticato un tumore alla gola inoperabile data l'estensione, e dunque il Professore Oncologo interpellato mi consigliò un forte ciclo di chemioterapia abbinata a 37 applicazioni di radioterapia a cui avrebbe poi potuto seguire un eventuale intervento chirurgico per eliminare la parte rimanente.
Nella sfortuna dell'evento avevamo però il privilegio di conoscere da molti anni don Adriano ed immediatamente, ancor prima di iniziare il ciclo di cure, io e la mia famiglia abbiamo affidato la nostra disperazione nelle sue mani e nelle sue potenti preghiere di intercessione.
Fin dal primo controllo, dopo poche applicazioni di chemioterapia, il tumore era sorprendentemente diminuito ma i protocolli hanno previsto che terminassi il completo ciclo di sedute. A settembre 2013 sono terminati i trattamenti che avevano debilitato il mio fisico a tal punto da non avere più forze; non riuscivo a camminare senza supporti, non riuscivo a deglutire e mangiare quindi mi è stato inserito un sondino per l'alimentazione artificiale con la cannula naso-gastrica. Tutto questo faticoso percorso è sempre stato accompagnato dalle preghiere di don Adriano e dalla potenza dello Spirito Santo che sentivo su di me darmi coraggio ed energia per reagire.
Ad ottobre 2013 è stata eseguita la prima Tac di controllo che ha avuto esito negativo con regressione totale del tumore. Non ho dovuto essere operato. Da quel momento in avanti sono stato sottoposto ad un costante monitoraggio semestrale con Risonanze, PET e visite dall'otorino per scongiurare recidive.
Per questo motivo ho atteso a presentare la mia testimonianza di guarigione solo adesso, al termine di questo ultimo controllo con RM avvenuto il 2 ottobre 2015 in cui è stata ancora confermata la guarigione. Mi sento di affermare che solo con i trattamenti ricevuti non avrei potuto risalire la china in cui ero disceso poiché quelle cure sono debilitanti al massimo ed avvelenano l'intero organismo nel tentativo nobile di curarlo.
Ogni volta che mi portavano nel Centro di corso Regina Margherita, quando don Adriano, pregando ed invocando lo Spirito Santo, mi sfiorava con le sue mani il collo e la schiena, sentivo un brivido, come una scossa elettrica che mi percorreva, lasciandomi per tanto tempo la sensazione di non essere solo ed avere accanto a me una presenza di luce che mi ha guarito dalla malattia. Molte volte mi sono chiesto perché proprio io, piccolo peccatore, avrei dovuto essere aiutato dal Signore in questa battaglia per la vita? Credo mi abbia voluto donare l'opportunità di migliorare la mia anima, la mia vita spirituale, oltre al corpo fisico, e realizzare che " nulla è in me senza la sua forza ".
Un grazie di cuore a don Adriano da me e da tutta la mia famiglia per la sua speciale preghiera di intercessione.
(In allegato documentazione clinica)