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Testimonianze 2014

Reflusso esofageo

Sono la nonna paterna della piccola nipotina che è stata attesa con tanta gioia dal fratellino di tre anni e da tutti noi. La bambina è nata nel novembre del 2000. Dopo circa un mese dalla nascita ebbe un forte reflusso esofageo e, solo per la prontezza della nonna materna, si è salvata. Infatti fu trasportata d’urgenza all’ospedale Regina Margherita dove è tata curata nel miglior modo possibile. Quando tornò a casa il suo sonno doveva comunque essere sempre sorvegliato perché il pericolo del reflusso, e conseguente soffocamento era sempre alto: di quarto grado.
I medici prevedevano che, col passare del tempo, questo pericolo sarebbe diminuito, ma fino all’età di quattro anni, doveva dormire semiseduta e curata con medicine che, assunte per lungo tempo, avrebbero potuto causare la sterilità.
Io conoscevo il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione di don Adriano e partecipavo spesso alle celebrazioni eucaristiche presso il santuario Nostra Signora della Salute.
Appena mi fu possibile, portai la piccola da don Adriano, ma appena lo vide con l’abito bianco, si ritrasse piangendo perché, avendo subito delle dolorose gastroscopie, temeva fosse un medico. Negli incontri successivi rimase tranquilla e don Adriano continuò a pregare intensamente su di lei. Dopo breve tempo i medici, in seguito ad esami di controllo, sospesero le cure mediche perché riscontrarono che la bambina era completamente guarita, e da allora è sempre stata bene.
Ora ha sette anni ed è una piccola atleta che partecipa ad attività agonistiche raggiungendo importanti risultati e vincendo anche medaglie.
Grazie, Gesù, che per mezzo della preghiera di intercessione del tuo ministro don Adriano, hai concesso a questa tua creatura la guarigione. Sono anche riconoscente a don Adriano e a tutta la comunità del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione.

La gioia del perdono

Circa dieci anni fa litigai con una mia amica perché divulgò una confidenza molto delicata che le avevo fatto. Non avrei mai immaginato che questo mio segreto sarebbe stato portato ad altre persone. Mi arrabbiai molto; le chiesi come poteva tradire un’amica divulgando i suoi segreti; mi rispose che non era vero, ma io non le ho creduto perché questo mio segreto l’avevo confidato soltanto a lei.
Non trovò scuse e, da quel momento, mi tolse il saluto.
Io soffrii molto per questa situazione.
A distanza di dieci anni seppi che lei stava soffrendo molto per una disgrazia che le era successa. Con mia sorpresa la vidi ad un incontro di preghiera di don Adriano e in quel momento il Signore mi mise nel cuore il desiderio di darle il segno della pace, ma quando arrivò il momento non la trovai più. Allora pregai il Signore di farmela incontrare un’altra volta. Infatti ebbi nuovamente l’occasione in un altro incontro di preghiera. Le andai vicino e le dissi: “Pace, il Signore ti benedica”, e tornai al mio posto.
Il giorno dopo venne una mia amica a dirmi: “Ho incontrato quella tua conoscente e mi ha chiesto chi era quell’angelo biondo che le aveva dato il segno della pace (non mi aveva riconosciuta). Io le ho detto che eri tu e lei mi rispose che dopo il segno della pace è scoppiata a piangere; non riusciva più a frenarsi e ha pianto fino alla fine della funzione”.
Io risposi: “Il Signore le ha fatto sentire il mio perdono”, ma anch’io ho recepito una grande gioia nel donare il mio perdono. Ogni volta che partecipavo all’Eucaristia mi veniva sempre in mente quel passo del vangelo che dice: “Se dunque presenti la tua offerta sull’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono” (Mt 5, 23-24).
Voglio testimoniare questo evento perché lo sento molto forte e dò gloria a Dio per questo e Lo ringrazio infinitamente.
Sono certa che la preghiera di intercessione di don Adriano e di tutti coloro che partecipano alle preghiere del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione hanno contribuito affinché si arrivasse al perdono e alla pace.
Lode a Gesù.

Liberazione dal mal di schiena

Soffrivo da tempo di forti dolori alla schiena che, nonostante le varie cure del medico, continuavano a tormentarmi.
Partecipavo saltuariamente alle celebrazioni eucaristiche presiedute da don Adriano. Un sabato mattina mi recai da lui nel Monastero abbaziale di Casanova e gli esposi il mio problema chiedendogli di pregare intensamente su di me.
Don Adriano pregò a lungo invocando il nome di Gesú e la potenza dello Spirito Santo per ottenere in dono la liberazione e la guarigione.
Mentre rientravo a casa sentivo che il mal di schiena cominciava a diminuire fino a passare completamente. Incredibile a dirsi, ma il male si è dissolto.
Sono ormai trascorsi diversi mesi e posso testimoniare che, da quel momento, non ho mai più avuto alcun dolore alla schiena.
Ora partecipo assiduamente alle s. messe nel Monastero; ringrazio con riconoscenza il Signore Gesú per avermi liberato da quel male che mi tormentava concedendomi questa guarigione. Un grosso grazie anche a don Adriano per le sue preghiere di intercessione fatte con fede e amore.

Rettocolite ulcerosa

Nel gennaio 2011 è guarita mia mamma da un tumore al collo dell’utero ed io, a quel tempo, avevo reso testimonianza per ringraziare il Signore.
Anche ora voglio rendere lode al Signore perché questa è la seconda testimonianza che sento il dovere di fare per la completa guarigione che la mia famiglia ha ricevuto in dono, grazie alle preghiere di intercessione di don Adriano. Infatti adesso, mio marito è guarito completamente da una malattia infiammatoria intestinale: la rettocolite ulcerosa che è una malattia cronica della quale soffriva da tanto tempo.
Io e la mia famiglia partecipiamo assiduamente alle celebrazioni eucaristiche di don Adriano e alle preghiere di intercessione per i malati. Per noi è una grande gioia poter rimanere così tanto tempo con Gesú in preghiera e in adorazione e non ci sembra mai abbastanza.
Non possiamo che dire: grazie Gesú; ti amiamo Gesú!
Grazie ancora a Gesú per averci fatto incontrare don Adriano, che continuamente ci sprona a camminare verso la santità e lo ringraziamo di cuore per la sua disponibilità ad ascoltarci e per la sua costante preghiera per tutti noi.

L’alba di un nuovo giorno

Grazie, Gesú, per l’alba di un nuovo giorno.
Ho 61 anni, sono moglie, madre e nonna felice.
Nella mia vita ho avuto momenti di gioia, ma anche tanta sofferenza.
Il dolore più grande l’ho avuto quando, in un incidente con la moto, nostro figlio di 19 anni ha perso la sua giovane vita. Ho rischiato la pazzia. Guardavo la sua foto, gli parlavo e piangevo.
Sono trascorsi 18 anni e in questo tempo ho perso i genitori, il fratello gemello e un altro fratello.
Sono andata in pensione e, mentre con mio marito facevo progetti, cominciai ad avere problemi di salute: dalle prime analisi mi venne diagnosticato un tumore. Così mi sottoposi ad intervento chirurgico e conseguente chemioterapia.
Durante tutti questi anni di disgrazie, specialmente nei momenti più difficili, mi sono sempre rivolta a don Adriano, che ho conosciuto nel 1994, al quale ho chiesto aiuto tramite le sue potenti preghiere di intercessione per mezzo delle quali ho avuto tanta forza e coraggio che mi hanno aiutato a venire fuori da quelle tenebre in cui mi avevano gettata tutti quei terribili problemi.
Ogni giorno, quando, svegliandomi, vedo l’alba di un nuovo giorno, ringrazio di cuore il Signore per la sua infinita bontà perché nonostante tutto non mi sono mai allontanata da Lui che mi ha sempre amata.
Ringrazio anche don Adriano e il suo Cenacolo per le preziose preghiere di intercessione.

Guarigione dalla tricotillomania

Mi chiamo Anna, ho 45 anni, sono sposata da 25 e ho 3 figli maschi di 23, 18 e 9 anni. Lavoro e, a parte il fatto che tutta la mia famiglia d’origine vive lontana da me, posso dire che non mi dovrei lamentare di quello che Dio mi ha dato. Dico dovrei perché comunque i problemi ci sono, ma, malgrado tutto, Gesú mi ha sempre accompagnato per risolverli. A Lui, si proprio a Gesú, non avevo mai chiesto con vera convinzione e fede una guarigione come ho fatto quella sera del 13 aprile 2012 durante la celebrazione presieduta da don Adriano. E’stata la prima volta che nella mia preghiera ho chiesto a Gesú di liberarmi in modo definitivo dal mio tormento che mi ha rovinatola vita dall’età di 14 anni fino ai giorni nostri. Ho sofferto di tricotillomania e so che purtroppo è una malattia non tanto conosciuta e per curarla bisogna andare dagli psicologi e, nel frattempo, fare uso di antidepressivi e ansiolitici. Vi garantisco che non e’ stato bello passare la propria esistenza a cercare di coprire i buchi che io stessa mi procuravo in testa; tiravo tanti di quei capelli che l’alopecia era veramente estesa e non riuscivo mai a nascondere il mio problema. Non potevo e non volevo andare dal parrucchiere perchè mi vergognavo e dovevo sempre dare spiegazioni ai famigliari che non hanno mai capito veramente cosa provassi io a vivere con questa terribile angoscia. Non riesco a farvi capire qual è stato il mio pensiero in tutti questi anni e credo che bisogna viverlo per rendersi conto del male cronico che hai dentro la tua anima! Non ho mai creduto che un giorno avrei smesso di farmi del male e quando chiedevo a Gesú di farmi guarire non ci credevo veramente perché pensavo che c’erano cose più importanti da chiedergli! Davo infatti priorità ai malati di tumore, di qualsiasi malattia incurabile, e soprattutto ai bambini che soffrono per malattie o per violenze subite dagli adulti.

Quella sera però ho osato di più, ho chiesto qualcosa per me e quando sono andata via non avrei mai immaginato che Gesú mi avrebbe finalmente esaudita! Ho atteso questo momento per ben 30 anni ed ora non riesco ancora a credere che sia successo davvero! Dopo una decina di giorni che non sentivo nemmeno più l’impulso di “strappare” mi sono decisa a dire tutto a mio marito e insieme a lui abbiamo deciso di aspettare ancora un po’ prima di parlare con don Adriano visto che in passato ci sono già stati dei periodi in cui sembrava che stessi bene, ma poi ricadevo nel mio incubo peggiore! Si, lo so, in questo modo la mia fede è vacillata perchè ho dimostrato di non credere veramente all’intervento di Gesú, ma spero che lui riesca a capirmi e mi perdoni.

Qualche giorno fa l’ho detto anche a mia madre e al mio padre spirituale; sono rimasti contenti e hanno subito creduto all’intervento di Dio. Per precauzione faccio ancora uso di antidepressivi perchè l’ansia non mi accompagni più in tutte le cose che faccio. Devo ancora modificare il mio carattere perchè ho la tendenza a sottomettermi agli altri e mi creo problemi anche dove non ci sono; tutto ciò mi fa soffrire e la paura del futuro mi angoscia, ma sapere che Gesú mi ha ascoltata, mi aiuta ad affrontare la vita di tutti i giorni, mi dà forza e mi sostiene!

Grazie Gesú e grazie a don Adriano che con la sua preghiera di intercessione ha contributo alla mia guarigione!

Conversione

Nostro figlio è sempre stato un buon ragazzo, anche se un tantino ribelle. Nell’età adolescenziale decise di non volere più frequentare l’oratorio e la santa Messa poiché la viveva come una costrizione da parte nostra e non come una sua libera scelta.
Dopo il servizio militare volle la sua totale indipendenza andando ad abitare per conto suo, vivendo così una vita non coerente con i nostri sani principi. Nel frattempo io e mia moglie, aiutati dai nostri amici, abbiamo incominciato ad incontrarci una volta alla settimana leggendo la Parola del Signore e pregando anche per i nostri figli. Ci consigliarono di partecipare anche alle celebrazioni eucaristiche del Cenacolo presso la Chiesa Nostra Signora della Salute. Ogni volta affidavamo al Signore nostro figlio perché lo aiutasse a condurre una vita più coerente.
Ora, a distanza di anni, nostro figlio a dicembre 2012 ci ha comunicato di aver preso la decisione di partire come volontario presso una missione in Africa dove sono ospitati bambini orfani e handicappati.
Questa sua decisione è maturata perché stufo di vivere una vita nel consumismo dove si ha tutto e non si apprezza più nulla e sentiva il bisogno di cambiare donando aiuto e collaborazione a chi era meno fortunato.
Ha lasciato tutto, le sue agiatezze e certezze: genitori, lavoro, casa, amici ed è partito. Quando ci sentiamo telefonicamente ci dice di essere felice e sereno di poter essere di aiuto ai più bisognosi.
Ringraziamo ogni giorno il Signore perché ha illuminato nostro figlio anche se questo ha procurato in noi una sofferenza per la sua lontananza. Siamo certi che il Signore darà sostegno e forza a entrambi e noi continueremo a pregare perché ci rimettiamo alla sua volontà.
Ringraziamo don Adriano per le efficaci preghiere che sono state fatte nel Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione.

Tendinite

Nel mese di giugno 2012, per la prima volta, ho accompagnato mia moglie nella chiesa Nostra Signora della Salute. Avevo un forte dolore alla spalla che non mi permetteva più di guidare e facevo molta fatica a stare in piedi. Da circa due anni soffrivo di una dolorosa tendinite con lesione dei tendini stessi e i medici mi avevano consigliato di sottopormi ad un intervento chirurgico.
Dopo la celebrazione eucaristica ho percepito un sollievo incredibile, ma, in quel momento, pensavo che la suggestione avesse preso il sopravvento.
Ora posso dare la mia testimonianza di guarigione perché sono trascorsi sette mesi e, da quel momento, non ho mai più avuto alcun dolore e soprattutto non devo più farmi operare.
Ringrazio di cuore il Signore per la guarigione, don Adriano e il suo Cenacolo per la intense preghiere.

Cancro al colon

Ho avuto modo di recarmi per la prima volta presso il Centro di ascolto del Cenacolo Eucaristico nell'ottobre del 2000 accompagnando una persona amica bisognosa di aiuto, per un colloquio con don Adriano. Rimasi colpita dall'intensa spiritualità delle sue parole che avrei sperimentato circa un anno dopo a causa di una grave malattia che mi aveva colpita; infatti nel settembre 2001 mi fu diagnosticato un cancro al colon per il quale venni operata e sottoposta alla chemioterapia.
Non appena fui in grado, iniziai a partecipare alle celebrazioni del lunedì e del primo venerdì del mese presso il santuario della Madonna della Salute. Pregavo intensamente e con me anche le persone care affinché la guarigione fosse confermata dagli esami periodici. Così in effetti avveniva anche perché reagivo bene alle terapie al punto di voler tornare al più presto al mio amato lavoro di insegnante.
Così, per più di un anno, continuai a partecipare regolarmente alle celebrazioni del lunedì e del primo venerdì del mese. Sentivo dentro di me una grande gioia e una grande fede che, a dire il vero, negli anni passati si era un po' addormentata. Ma il percorso della malattia non era ancora terminato; infatti, nel marzo del 2003, dopo i regolari esami periodici, mi fu detto dai medici che qualcosa non andava. Dopo i dovuti controlli mi fu confermato che il male era ritornato e che era necessaria una nuova operazione che avvenne nell'aprile del 2003. Da questa, però, non risultò niente di particolarmente preoccupante, tanto che mi dimisero senza alcuna terapia post-operatoria, perché non ritenuta necessaria. Ma a causa di una persistente febbre mi sottoposero ad ulteriori esami ancora più approfonditi i cui risultati generarono dubbi tra i medici i quali, dopo alcuni consulti, decisero di operarmi nuovamente nel giugno 2003 per scoprire ed eventualmente risolvere il problema.
Infatti trovarono qualcosa di serio che ben si nascondeva e per il quale dovettero asportare una notevole parte di intestino. Mi dissero che se in futuro si fosse ancora verificato qualcosa di simile, non avrebbero più potuto intervenire. Mi prescrissero una chemioterapia molto più potente della precedente dicendomi che si trattava dell'unica speranza di salvezza. Durante la permanenza in ospedale pregavo intensamente e confesso che non ho mai perso la speranza di guarire. Anzi, maturai un pensiero: decisi di non sottopormi alla chemioterapia. Lo comunicai ai medici che mi prospettarono un sicuro insuccesso (entro un anno al massimo) se non avessi seguito le terapie.
Dentro di me, però, sentivo che quello che mi stava succedendo era una "prova" che il Signore mi offriva per comprendere qualcosa di più; infatti mi affidai completamente al volere del Signore e, pregando in particolare la Madonna, decisi di seguire la voce interiore che mi suggeriva di non sottopormi alle terapie che sentivo troppo pesanti e pericolose per me. Inoltre, dopo gli esami dei primi mesi, decisi di rifiutare ogni altro tipo di controllo medico anche perché risultai allergica al liquido di contrasto della TAC. La guarigione avvenne e continua ad esserci; ma ciò che considero una guarigione ancora più grande e importante è quella che avvenne nella mia anima: la consapevolezza, cioè, che con la preghiera e il dono della guarigione si è verificata in me la capacità di affidarmi completamente al Signore sapendo che, in qualunque caso, tutto avviene per il bene della mia anima.
Ringrazio il Signore per l'opportunità offertami non solo di scegliere la strada per me più adeguata, ma soprattutto per avermi fatto comprendere l'aspetto spirituale della guarigione. Grazie a don Adriano e al suo cenacolo per le preghiere di intercessione.

La salute è un bene inestimabile

La "vita”, nella sua totalità spirituale, mentale, fisica, è un bene inestimabile.
Io, considerata roccia da tutti, sono diventata granello di sabbia, incapace di reagire, per lancinanti dolori alla testa, infiammazione alle meningi, a seguito di anestesia spinale.
Ho affidato il mio spirito al Signore chiedendo la grazia di avere la forza
di sorridere a tutto il personale ospedaliero che mi ha assistito con tanto calore umano e professionalità e, naturalmente, ai miei familiari. Mio marito era preoccupato per possibili lesioni motorie o mentali permanenti. Sempre con flebo in corso, per due notti ho pianto, stringendo il rosario, prima di accettare e rendermi conto della situazione.
Poi domenica 17 novembre 2013, riesco a parlare telefonicamente con don Adriano Gennari, con il quale la nostra famiglia percorre un cammino spirituale nel Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione dal 2006, che mi dice: "Guarirai!". Mi sento rincuorata, perchè so che nel pomeriggio, nel Monastero abbaziale di Casanova don Adriano ha celebrato la S. Messa, seguita dall’adorazione eucaristica con preghiere per sofferenti e malati.
Lunedì mattina mi sveglio riposata e serena. I medici riscontrano miglioramento, confermato dal neurologo e dall’anestesista, tanto da iniziare a ridurre il cortisone che sto assumendo da 5 giorni per endovena. Martedì mattina noto che il mio sguardo sta tornando limpido. Mercoledì mattina mi sospendono la terapia e mi danno la meravigliosa notizia: domani potrai tornare a casa. Giovedì 21 novembre, uscita dall'ospedale, mi faccio accompagnare da mio marito al centro di ascolto in C.so Regina 190; don Adriano prega intensamente imponendo le mani sopra il mio capo chiedendo al Signore la guarigione per me.
La preghiera è un potente motore che ci spinge a "non mollare" perché, come ci insegna la natura, dopo la pioggia spunta sempre l'arcobaleno.
Il 30 novembre ho ripreso a lavorare. Ringrazio il Signore Gesú.
In questo periodo da persona bisognosa d'aiuto, ho scoperto di essere circondata da persone meravigliose: mio marito, parenti, amici, colleghi e tutto il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione, che mi hanno sostenuta con la preghiera. Grazie.

Guarigione dai dolori alla spalla

Lo scorso anno sono caduta battendo fortemente la spalla destra e subito accusai forti dolori che, nonostante le cure mediche, non accennavano a diminuire.
Sapendo che don Adriano avrebbe celebrato la messa nella chiesa parrocchiale di Oglianico, mi recai anch’io a pregare e a chiedere a don Adriano preghiere di intercessione.
Don Adriano ha pregato per me e il Signore misericordioso ha ascoltato le suppliche concedendomi la guarigione della mia spalla.
Ringrazio il Signore, don Adriano e tutto il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione.

Emorragia cerebrale

Nel 2007 mio figlio di trentatrè anni fu colpito da emorragia cerebrale entrando in coma. In quel difficile momento chiesi preghiere a tutti e particolarmente mi rivolsi a don Adriano e al Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione chiedendo di intercedere per la guarigione di mio figlio.
Dopo tredici giorni mio figlio si è risvegliato dal coma e ora sta bene e rendiamo grazie al Signore.

Guarigione dell’intestino e conversione

Desidero testimoniare i doni che ho ricevuto dal Signore, grazie alle preghiere di intercessione di don Adriano e del suo Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione.
Mia sorella, nel 2003, era stata operata ben quattro volte all’intestino e i medici non davano assicurazioni su come risolvere il problema. Inoltre era caduta in depressione e soffriva molto.
Una mia zia mi parlò di don Adriano consigliandomi di accompagnare mia sorella da lui affinché pregasse intercedendo per lei. Ho dovuto insistere più di un mese per convincerla.
Finalmente ci recammo più volte in via Bossi al centro di Ascolto e mia sorella poco dopo ricevette il dono della conversione e successivamente quello della guarigione.
Io ho iniziato anche a partecipare alle celebrazioni presso la chiesa Madonna della Salute e continuo tuttora. Grazie Signore Gesú.

Guarigione dall’angoscia

Ho aspettato parecchio tempo prima di fare questa testimonianza per una grazia ricevuta; non me la sono sentita fino ad ora perché ogni volta rimandavo, e così sono passati degli anni.
Ultimamente ho ricevuto una seconda grazia e questa mi ha spronato a testimoniare le guarigioni ricevute.
Devo tanto a don Adriano e al suo Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione.
Il tutto risale a quattro anni fa; avevo sentito parlare delle intense preghiere di intercessione di don Adriano e partecipai ad uno dei suoi ritiri spirituali organizzati per i giovani.
Non so precisamente spiegare che cosa avessi; i medici non hanno saputo darmi una diagnosi specifica: alcuni parlavano di gastrite, altri di ulcera, altri ancora di ernia iatale e io non sapevo più che cosa pensare. I sintomi che avevo erano comunque molto fastidiosi: mi mancava il respiro e non potevo né mangiare né bere quasi nulla. Il tutto è durato molto tempo, circa un anno e mezzo, ed ero psicologicamente a terra.
La prima volta che ho mangiato fuori casa è stata al ritiro spirituale nel Monastero di Casanova. Ricordo che avevo molta paura di stare male. Quella mattina però accadde qualche cosa di speciale. Dopo la catechesi iniziale, don Adriano si avvicinò a me e, parlandomi, mi fece il segno della croce sulla fronte. Sentii subito un calore all’addome e una gioia immensa scaturire da me. Ricordo la meraviglia dei miei amici quando mi videro sorridere e saltare di felicità: non c’era più il “mattone” sullo stomaco e quel giorno mangiai tranquillamente alla mensa senza avere alcun problema.
Continuai a partecipare alle celebrazioni eucaristiche domenicali del Cenacolo e, sempre più, il mio stomaco migliorava fino a non darmi più alcun fastidio.
Ultimamente ho ricevuto un’altra grazia. A causa delle sofferenze dovute ad un accumulo di dispiaceri mi sentivo apatica, avevo perso l’autostima e la fiducia in me stessa. Avevo problemi a socializzare e avevo paura del giudizio della gente; insomma, vivevo male.
All’incontro del 3 novembre 2013, don Adriano disse che sarebbero state guarite alcune persone angosciate, chiuse in se stesse e nei confronti degli altri. Mi ricordo che sentii lo stesso calore addosso che avevo sperimentato quando iniziai il cammino di guarigione anni fa e piansi molto sia durante la preghiera sia dopo.
Da allora, poco per volta il blocco che sentivo va scomparendo: ora mi sento serena e più libera di interloquire con gli altri.
Grazie Signore Gesú. Grazie dal profondo del mio cuore a don Adriano e al Cenacolo per le preghiere di intercessione.

Depressione dopo parto

Sono una mamma di 33 anni. Dopo il parto, ho dovuto affrontare la depressione.
Ero in preda alla confusione, all'irrazionalità e non sapevo più quello che era vero o falso.
In casa mia succedeva di tutto; non riuscivo a guardare il mio bambino e tra me e mio marito si era creato un baratro che allora non riuscivo neanche a percepire.
Mi sono sottoposta a visite e, dopo aver assunto farmaci, la situazione è migliorata un po’, ma non riuscivo a trovare la vera libertà da questa malattia.
Una sera, precisamente era un primo venerdì del mese, accompagnata da una amica, mi sono ritrovata ad una delle messe celebrate da don Adriano: è successo qualcosa di strano quando, terminata la celebrazione, don Adriano ha esposto Gesú Eucaristia invitando tutti a mettersi in adorazione, presentando al Signore tutte le nostre sofferenze e malattie. Dopo questo tempo dedicato alla preghiera intensa, don Adriano passò con il Santissimo tra i malati invocando su di loro la benedizione di Gesú Eucaristia. Proprio in quel momento, così bello e solenne, è successo qualcosa di straordinario, quando don Adriano si è avvicinato a me con il Santissimo, ho sentito forte un istinto irrefrenabile di cadere in ginocchio. Poi successivamente ho detto alla mia amica che desideravo andare a salutare don Adriano, e lui, mi ricordo bene, mi accolse in mezzo alla gente con molto calore dicendo "carissima come stai" e mi tracciò una piccola croce sulla fronte.
Andai a casa tranquilla, molto serena e, mentre ero nel letto, sentii un calore molto forte alla testa con una sensazione di liberazione. Questo è durato un paio di giorni e dopo ho constatato di aver ricevuto il dono della guarigione: una guarigione totale. Ero ritornata con i miei occhi vispi, luminosi e avevo ritrovato la voglia di vivere e la forza di crescere mio figlio.
Il Signore mi ha toccata e lo ringrazio.
Un grazie anche a don Adriano che è un tramite della grazia di Dio attraverso lo Spirito Santo e ringrazio tutto il suo Cenacolo.

Ho avuto fiducia nel Signore

Nel 1997, dopo anni di litigi e percosse da parte di mio marito, ci siamo separati: nel mio cuore vi era grande sofferenza perché mai avrei voluto arrivare a prendere questa decisione. Per 30 anni ho pregato il Signore perché mi desse la forza di andare avanti in questa difficile situazione familiare.
Poiché il mio fisico non sopportava più questa sofferenza, mi sono ammalata; per un po’ di tempo ho cercato sollievo nel lavoro e dedicandomi alle mie due figlie per dimenticare i miei problemi e le mie preoccupazioni; inoltre iniziai a soffrire di glaucoma.
Una mia amica con l’intento di aiutarmi, mi invitò a partecipare alle celebrazioni eucaristiche di ogni lunedì e del primo venerdì del mese presso il santuario N. S. d. Salute e da allora non ho più interrotto il mio cammino di preghiera e di crescita nella fede. Durante le celebrazioni non potevo fare a meno di piangere. Ogni tanto mi recavo presso il Centro di ascolto di via Bossi e don Adriano, pregando su di me, mi invitava ad avere fiducia nel Signore dicendomi che solo Lui mi avrebbe aiutata. Così è stato; il Signore ha asciugato le mie lacrime e ora, durante la preghiera, ho la sensazione di sentirLo vicino a me.
Nel novembre 2006, durante la preghiera di intercessione, don Adriano ha detto che il Signore iniziava un cammino di guarigione dal glaucoma in una persona. Da anni la mia vista era compromessa, ma da quel momento ci vedo benissimo e non ho più necessità di portare gli occhiali e la mia guarigione è stata confermata anche dal medico.
A causa dei molteplici problemi soffrivo anche di mal di testa e avevo la psiche stanca, ma don Adriano continuava a confortarmi dicendomi che, con la preghiera fiduciosa nell’aiuto del Signore, avrei superato tante difficoltà. Infatti ringrazio il Signore perché ora sono serena e non soffro più.
Grazie a tutta la Comunità del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione per le continue intercessioni.

Scompenso cardiaco e calcoli colecisti

Siamo Teresa e Antonio amici di Maria Bonaria che aveva chiesto a don Adriano preghiere per mio marito quando a giugno eravamo all’ospedale Giovanni Bosco.
Mio marito doveva essere operato urgentemente per i calcoli alla colecisti che causavano infezione. Al mattino dell’intervento, quando era già in sala operatoria, i medici hanno riscontrato uno scompenso cardiaco per cui hanno dovuto sospendere l’intervento. Dopo altri esami hanno scoperto che aveva la vena aorta calcificata in due posti diversi e una vena chiusa a causa della calcificazione. Inoltre il cuore aveva subito un infarto.
Doveva essere operato d’urgenza e il chirurgo ha detto che l’intervento era molto pericoloso.
Le preghiere di intercessione di don Adriano hanno guidato, con la grazia di Gesù, le mani del chirurgo che operava perché, nonostante le difficoltà, è riuscito ad aprire l’arteria e la vena che erano chiuse dalla calcificazione.
Successivamente il chirurgo ci ha informati della situazione dicendoci che non aveva molte speranze di poter risolvere così bene questo intervento a causa delle difficoltà che si presentavano.
Dopo due giorni dall’intervento i medici ci informarono che il cuore ogni tanto si fermava per qualche istante per cui era necessario mettere il generatore di impulsi.
Quando lo riportarono nella sua camera i medici riscontrarono una emorragia che non si fermava. È venuto il chirurgo e, lì nel letto, ha tentato di bloccare l’emorragia dando ancora alcuni punti supplementari di sutura perché intento si era formato un enorme ematoma con gonfiore.
Dopo 12 giorni mio marito è stato dimesso con ancora alcuni punti e, alcuni giorni dopo siamo ritornati per toglierli. Ora mio marito sta bene.
Grazie a Gesù per questa grazia che ci è stata donata e a don Adriano per le preghiere di intercessione. Il Signore Gesù ricompensi don Adriano per tutte le sue preziose preghiere.

Polmonite

Desidero portare a conoscenza di tutti questa mia testimonianza per la guarigione che mio fratello ha ricevuto in dono dal Signore.
Una decina di anni fa ho incominciato a partecipare alla S. Messa che don Adriano celebra ogni lunedì e il primo venerdì del mese presso il santuario Nostra Signora della Salute e, piano piano, mi sono avvicinata alla Comunità di preghiera Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione.
In questo gruppo, per mezzo della preghiera, ho ricevuto l’aiuto e la forza del Signore per superare tanti momenti veramente brutti e difficili.
Un giorno della settimana precedente a quella di Pasqua del mese di aprile 2010 a mio fratello, che era un fumatore accanito, è venuta improvvisamente una febbre molto alta. Il medico di famiglia, dopo la visita, diagnostica che si tratta di una pericolosa bronchite e gli prescrive subito dei farmaci. Però la febbre non scende.
D’accordo con mia cognata, decidiamo di accompagnarlo al pronto soccorso dove, dopo gli accertamenti del caso, gli viene diagnosticata una grave polmonite da virus. Viene sottoposto ad un urgente trattamento con l’ossigeno e gli vengono somministrati i farmaci appropriati, ma, nonostante tutto, non si riscontra alcun miglioramento.
Col passare del tempo i medici rimanevano sempre più perplessi e noi famigliari sempre più preoccupati e disperati.
Allora i medici decidono di trasferirlo nel reparto di terapia intensiva mettendolo in coma pilotato, ma nei giorni seguenti si riscontra che il virus non perde la sua forza.
Il venerdì santo ho comunicato le gravi condizioni di mio fratello telefonando a don Adriano il quale con le sue parole mi ha tranquillizzata assicurandomi intense preghiere per ottenere dal Signore il dono della guarigione.
Intanto la situazione continua a peggiorare di ora in ora con grande perplessità dei medici stessi.
Il martedì seguente la febbre comincia a scendere lentamente fino a scomparire completamente. Allora i medici lo hanno risvegliato dal coma e lo hanno trattenuto ancora in osservazione per una settimana, al termine della quale lo hanno dimesso affermando che la sua guarigione è stata miracolosa.
Nel frattempo mio fratello ha smesso di fumare perché finalmente ha capito che il fumo avrebbe continuato a danneggiarlo.
Voglio ringraziare il Signore Gesú per questa meravigliosa guarigione.
Ringrazio anche don Adriano e tutto il suo Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione per le loro preghiere fatte con tanta fede.
Io continuo a partecipare alle celebrazioni perché mi danno forza e speranza per affrontare la vita a volte difficile e per crescere nella fede e nel mio cammino spirituale.

Guarigione ai tendini

Da alcuni mesi non potevo dormire a causa di forti dolori alla spalla destra; ero costretto ad usare solo il braccio e la mano sinistra sia per vestirmi che per fare lavori.
Il mio medico mi aveva prescritto delle radiografie dalle quali si è riscontrato che i tendini erano rovinati e sfilacciati. La terapia medica prescrittami non è stata efficace.
Io partecipavo da tempo saltuariamente alle celebrazioni eucaristiche presiedute da don Adriano nel Monastero abbaziale di Casanova.
Una domenica, nel mese di giugno 2013, durante le preghiere di intercessione don Adriano chiese con intensità al Signore Gesú di guarire la spalla e il braccio sofferenti di una persona. Essendoci molte persone presenti, non pensai che avrei potuto essere io.
Quando alla sera andai a dormire mi accorsi che voltandomi nel letto non sentivo più alcun male, non solo, ma, al mattino quando mi alzai, potei vestirmi senza problemi e nella stessa giornata ho fatto dei lavori di muratura senza percepire più alcun male.
Oggi posso confermare che da quel momento non ho più avuto impedimenti né quei dolori lancinanti che tanto mi avevano fatto soffrire.
Devo anche precisare che mentre prima avevo delle paure che mi travagliavano spiritualmente, ora mi sento libero e sereno nell’affrontare la vita.
Ringrazio il Signore Gesú per avermi guarito.
Ringrazio don Adriano e la comunità del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione per le preghiere di intercessione.

Conversione

Desidero dare testimonianza di ciò che è avvenuto dentro di me.
Partecipo da non molto tempo alle celebrazioni eucaristiche di tutti i lunedì, dei primi venerdì del mese e anche delle domeniche al Monastero di Casanova. Sin dalla prima volta ho capito, ascoltando le molteplici parole e gli inviti alla riflessione di don Adriano, che ero nel posto giusto per vivere pienamente me stessa.
Ho sentito forte dentro di me il bisogno di confessarmi ed era da più di quarant’anni che non lo facevo. Da quel momento faccio sempre la Comunione e provo delle forti emozioni.
Ho molto bisogno degli insegnamenti di don Adriano; sento che, se pur semplici, riescono a raggiungere il profondo del mio cuore e quelli che io chiamo “i livelli sottili”; ogni volta che lo ascolto è come se parlasse direttamente a me.
Voglio crescere, migliorarmi, amare e donare; c’è molta strada da fare, è infinita, ma voglio percorrerla aiutata e guidata dalla forza, dalla profondità d’animo e dalle esortazioni di don Adriano.
Altra mia testimonianza è per mio figlio di 31 anni; dal giorno della Cresima non ha più partecipato ad una Messa; ebbene, mercoledì 5 marzo 2014, la sera, ha voluto venire con me in corso Regina 190 per partecipare alla celebrazione della santa Messa nel giorno del mercoledì delle Ceneri, e ne è rimasto contento. Spero che continui il suo cammino di fede e di conversione.
Ora Gesù è sempre di più nel mio cuore e sempre di più imparerò ad ascoltarlo e a rendere grazie per tutto ciò che ci ha donato.
Voglio ringraziare don Adriano perché, grazie a lui, la speranza sta maturando e crescendo dentro di me e si sta allontanando quel senso di solitudine che avevo.
Grazie, grazie con tutto il cuore da parte mia e di mio figlio.

Occultismo e conversione

I miei genitori non erano sposati e mia madre si risposò quando ero ancora piccolo. Il mio patrigno era una brava persona, ma si è lasciato coinvolgere dalla magia; inoltre aveva per me, che a quel tempo avevo 8 anni, delle attenzioni non corrette.
Il mio fratellastro era si era lasciato affascinare dallo spiritismo e dall'occultismo e da giovane raccontava di come il mio patrigno lo picchiasse. Il mio patrigno mi diceva che se io fossi stato suo figlio avrebbe fatto la stessa cosa nei miei riguardi asserendo che si trattava di un atto di amore. Inoltre ci diceva che, secondo lui, ci avevano fatto del male e consultò un mago per farci togliere eventualmente la fattura.
In seguito mia madre lo lasciò, ma ne fummo profondamente segnati.
All'età di soli 15 anni andai a fare un corso dove veniva promessa l’acquisizione di facoltà di percezione extrasensoriale, di ESP. In realtà, purtroppo, evocai degli spiriti guida, e durante una sessione del corso molto simile ad una seduta di occultismo, ebbi l’impressione di essere coinvolto in qualcosa di soprannaturale.
Sono certo che solo grazie al Signore, che già allora mi proteggeva e non mi ha mai abbandonato a me stesso, sospettai che tutto ciò fosse pericoloso. Evocando queste entità, mi sembrava di vederle nella mia mente tramite la quale si facevano vedere quando le chiamavo facendomi scendere nel buio dove si intravedevano delle tenui luci: una oscurità strana che mi fece pensare anche all'inferno e pertanto si fece intenso il dubbio che queste pratiche fossero pericolose e deleterie.
Immediatamente dopo queste esperienze la mia vita iniziò a degradare; la mia psiche ne subì un danno al punto che non ero più in grado di studiare né di rimanere in aula per cui abbandonai gli studi liceali perchè mi sentivo male.
Trascorsi due anni tra una scuola per recupero anni e corsi professionali. La depressione si accentuava sempre di più; talvolta, non riuscendo a controllarmi, uscivo di notte vagabondando per la città. Trascorrevo la giornata sui mezzi pubblici a spasso per passare il tempo; avevo delle forti crisi di paura e continui desideri di suicidio.
Ebbi purtroppo anche una breve esperienza con la Chiesa di Scientology i cui seguaci mi inculcavano la loro filosofia e la loro forma di interpretazione della religione che per me era inaccettabile. Non mi piaceva nemmeno il pensiero che i mezzi per raggiungere la felicità avessero un costo in denaro, che tra l'altro non avevo.
Iniziai una scuola professionale. Un compagno di questa scuola mi portò in un gruppo di preghiera del Rinnovamento nello Spirito. Ebbi immediatamente una gioia grandissima; andai a confessarmi e iniziai a partecipare alla Messa ogni giorno. Ripresi immediatamente gli studi e mi diplomai; avevo 20 anni.
Purtroppo frequentavo delle persone che praticavano Reiki, e per me erano molto negative, anche perché con loro avevo delle forti tentazioni a cadere in altri peccati. Mi fecero il Reiki; io non sapevo cosa fosse, anche se dentro di me emergeva un forte rifiuto. Tutto questo, unito alle negative esperienze amare e pericolose del passato, mi causò dei disturbi fortissimi con angosce notturne ed altre cose che non riporto. In seguito a questo grave incidente conobbi un esorcista che mi aiutò per anni accompagnandomi in un cammino di liberazione.
Purtroppo anche mia madre teneva contatti con persone negative che ci facevano stare male entrambi. Io fui aggredito da una forza che mi schiacciava, mi dava come una scossa elettrica dalla testa ai piedi e mi provocava un’angoscia così forte da non riuscire a capire più nulla. Questa sensazione non mi abbandonava mai per tutta la giornata. Dopo pochissimi giorni pensai di morire, e mi recai al santuario della Consolata, per confessarmi, considerando che una persona che sta per morire, l'unica cosa che può fare è andarsi a confessare.
Trovandomi in quella situazione, davanti al confessionale, dissi la verità a me stesso e al Signore al Quale confessai i miei peccati e le ragioni per cui non riuscivo a staccarmi da persone negative. Il Sacerdote aveva appena iniziato a pronunciare l'assoluzione che io sentii che questa forza che mi stava uccidendo, si stava dissolvendo. Uscii dalla chiesa della Consolata: stavo bene ed ero felice!
Compresi che avrei dovuto fare di tutto per non sprecare la grazia che avevo appena ricevuto. Avvisai mia madre che se mi voleva rivedere, doveva allontanare quelle persone e interrompere con loro definitivamente ogni contatto; minacciai di andare altrimenti a dormire sotto un ponte. Stetti comunque quasi due mesi fuori di casa.
Dopo questo, mia madre allontanò quelle persone, e io potei tornare a casa. Dopo pochi giorni anche mia madre si accorse di sentirsi meglio.
Mi iscrissi all'università e proseguii gli studi. Dopo poco riuscii ad entrare in un pensionato universitario all'interno di un istituto religioso. Lì mi trovai davvero bene, potendo andare a Messa ogni giorno e vivendo in un luogo benedetto. Terminai l'università e mi laureai.
Dopo l'università, iniziando a lavorare, mi resi subito conto di avere bisogno della preghiera come di una medicina irrinunciabile. Purtroppo non riuscii a mantenere questo proposito. Lentamente, iniziarono a capitarmi tanti inconvenienti fisici e psicologici.
Anche sul lavoro incontrai tanti problemi con i colleghi e con i superiori. In seguito, anche a causa di medicine non mirate, caddi in una depressione profonda; pregavo e mi chiedevo dove fosse il Signore che mi aveva salvato da così tanti e gravi pericoli. D'altra parte, in confronto al passato, ritenevo di stare bene.
Avevo bisogno di una cura di preghiera. Nello stesso periodo mi sposai; mia moglie è il più grande dono che ho avuto dal Signore. Grazie a lei, alle preghiere e all'ospitalità dei suoi genitori, potei superare questi momenti. Purtroppo anche mia moglie fu coinvolta in questo turbine di sofferenza. Stemmo male per anni.
A volte avevamo dei litigi violentissimi senza ragione. Al termine ricordavamo con difficoltà la causa del litigio.
La depressione era ancora intensa, e il lavoro era per me pesantissimo. Grazie alla famiglia di mia moglie e alle preghiere nel gruppo della comunità del Santo Volto riuscimmo comunque a proseguire. Tutti i parenti di mia moglie sono nel rinnovamento! Anche questa e' una grazia del Signore.
Il Signore dopo questo lungo periodo di prova, di purificazione, mi fece riprendere una via di guarigione. Iniziò a migliorare durante un pellegrinaggio a Loreto. Fu molto lento, ma man mano che mi riavvicinavo alla preghiera e alla preghiera di liberazione, cercando e trovando aiuto, stavo meglio. Anche il lavoro migliorò gradualmente, comunque non senza problemi.
Morì un mago a cui ero legato in modo indiretto per avere acquistato beni prima suoi. Non lo sapevo in quel momento, ma improvvisamente sperimentai una nuova forza nel pregare e riuscii a rientrare di nuovo in contatto con il mio direttore spirituale che avevo lasciato da anni.
La mia psiche migliorò, mi ritrovai liberato da tante ferite emotive. L'anno scorso sono riuscito a tornare a Rimini agli esercizi spirituali del Rinnovamento nello Spirito a cui, non andavo più da diversi anni. Iniziai di nuovo a cercare di andare a Messa ogni giorno.
Infine il Signore mi portò alla Chiesa della Salute e, quasi di forza, mi spinse ad andare alle celebrazioni di tutti i primi venerdì, poi anche dei lunedì, a non mancare mai e a fermarmi sempre al termine per chiedere benedizione e preghiere a don Adriano.
Queste benedizioni furono una potente medicina, un notevole aiuto spirituale che non sperimentavo più da tanti anni. Anche in casa le cose stavano migliorando rapidamente, e iniziavo un nuovo cammino pregando quotidianamente il Rosario.
Infine il Signore mi portò ad andare a pregare anche nel Monastero di Casanova e a chiedere preghiere.
La mia vita sta riprendendo, le cose migliorano in ragione di quanto mi avvicino sempre di più al Signore. Ci sono ancora dei combattimenti ma non è più come prima. Vedo e riconosco sempre nella mia vita che Dio mi ama e mi mette accanto sempre chi mi aiuti.
Il 5 aprile 2013, primo venerdì del mese, ero presente con mia moglie alla celebrazione eucaristica presso la chiesa Nostra Signora della Salute.
Desidero rendere testimonianza della mia esperienza e dei sentimenti che ho provato in quell’occasione durante l’adorazione di Gesù Eucaristia. Mi hanno commosso tantissimo le parole del canto che nel ritornello diceva: “Stringimi, con il tuo amore riempimi…”. Mi sono guardato intorno e ho visto anche altre persone con il fazzoletto in mano visibilmente commosse. Per la prima volta, dopo molti anni, ho partecipato insieme a mia moglie a questa celebrazione e in quell’occasione don Adriano ha anche pregato personalmente su di noi.
Dal Signore ricevo sempre tanto bene quando partecipo a queste celebrazioni del lunedì e del primo venerdì del mese; ultimamente cerco di partecipare assiduamente e sto incominciando di nuovo ad andare alla messa quasi ogni giorno, dopo tanti anni che non accadeva più perché in passato ero stato influenzato e coinvolto da persone e da certi ambienti negativi.
Soffro ancora per queste mie debolezze specialmente quando non sono nella grazia del Signore; anche mia moglie soffre con me.
Con l’aiuto del Signore desidero pertanto continuare questo cammino che ho iniziato e Lo ringrazio pregandolo di guidarmi sempre.
Ringrazio anche Don Adriano e tutto il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione per le celebrazioni ricche di fede e per queste preghiere coinvolgenti, toccanti ed efficaci.
Sia gloria al Signore Gesú e grazie anche alla beata Vergine Maria.

Conversione

Testimonianza - ritiro don Adriano dal 2 al 6 luglio anno 2014
Ho 44 anni e non è mai successo che io e i miei genitori fossimo stati concordi nel partecipare agli esercizi spirituali di una settimana.
Fino ad oggi soltanto io e mia mamma andavamo insieme a messa e alle preghiere di intercessione per la guarigione o a ritiri settimanali con altre persone oppure da sole. Così, dopo tanti anni di insistenze da parte mia di partecipare tutta la famiglia ad opportunità spirituali, smisi di proporle tenendo presente che mio padre aveva difficoltà e un rifiuto interiore.
Ma nel giugno 2014 mia madre e mio padre mi dissero che avrebbero desiderato andare nel Monastero abbaziale di Casanova a Carmagnola per partecipare a una settimana di esercizi spirituali guidati da don Adriano Gennari. Colsi la palla al balzo per aggregarmi: era un evento straordinario che mi si presentava su un piatto d'argento che certamente sarebbe stato carico di enormi benedizioni e doni spirituali per ciascuno di noi.
E' proprio vero che le cose avvengono se le lasciamo andare e successivamente scaturire dal Cuore di Gesù....forse occorre molto tempo e pazienza, ma si realizzano.
Arriviamo al Monastero di Casanova: ci è stata assegnata una stanza principesca lunga, larga, grande, con arredi ricercati e curati. Nei corridoi, ampi e luminosi, non si sapeva da che parte guardare per prima: mobili donati dai benefattori e conservati molto bene.
L'inizio si sa è sempre il più difficile, e i primi giorni sono passati con una serie di lamentele. Mio padre diceva: "Che posto! Non c'è niente, niente bar, supermercato, farmacia...; ci sono alcuni insetti in camera – che è normale trovare perchè il Monastero è in campagna –. Io resto qui soltanto perchè non so come andare a casa".
Tutto ciò è stato provvidenziale! Difatti lui non seguiva tutte le funzioni, ma essendo la nostra camera proprio sopra al locale adibito a chiesa dove si pregava, si sentivano lodi e canti che salivano al Signore, e coinvolgevano anche mio padre.
Così a poco a poco mio padre si sentì chiamato interiormente a partecipare all'adorazione, alle catechesi e alla s. Messa.
Insomma, incominciavano a piacergli le preghiere, i canti e le catechesi di don Adriano: semplici, chiare e incisive.
Anche i partecipanti si sono dimostrati sensibili, attenti e disponibili all'ascolto, al confronto e alle necessità di ciascuno.
Finita la settimana, dopo quattro giorni siamo andati al mare e abbiamo constatato che eravamo molto più distesi, sereni e arricchiti; le nostre dinamiche di relazione erano molto migliorate.
Mio padre al mare disse: "Stavo meglio a Casanova!!!!!!!”
Ci siamo presi l'impegno di fare almeno un ritiro spirituale all'anno tutti e tre insieme nel Monastero di Casanova grazie al Signore che ha colmato i nostri cuori di bontà e di tenerezza.
Le grazie e la preghiera continuano...

Guarigione fisica e spirituale

Da alcuni anni, dopo la perdita dei miei genitori ho provato un senso di repulsione nei confronti della religione e in particolar modo della messa, che mi ricordava solamente fatti dolorosi. Una sera di ottobre su invito di mia sorella mi sono recato con lei alla messa e alle preghiere di intercessione per la guarigione nel Monastero di Casanova. Da subito ho notato la forte spiritualità di Don Adriano e la profonda devozione delle persone presenti.
La repulsione che avevo e che mi provocava grande disagio è svanita e da quel momento ho sentito un forte coinvolgimento nella partecipazione alle celebrazioni eucaristiche che da tempo avevo abbandonato. Inoltre, partecipando assiduamente alla s. Messa, ho sentito un forte e crescente desiderio di rinnovamento e di crescita spirituale.
Di questo devo ringraziare il Signore che comunque è sempre stato presente nella mia vita nonostante io camminassi su una strada lontano da Lui.
Ringrazio pure don Adriano e la sua bella comunità del Cenacolo che, con le sue preghiere di intercessione, ha ottenuto in dono dal Signore la mia guarigione spirituale.
Oltre a questo devo segnalare anche la mia guarigione da un forte mal di schiena, causata da un'ernia del disco, che sopratutto al mattino mi limitava nei movimenti. Ringrazio ancora con tutto il cuore don Adriano e le persone del Cenacolo eucaristico perché, con le preghiere di intercessione, ho ricevuto la guarigione fisica e spirituale.

Intervento al cuore

Questo avvenimento risale alla fine del mese di luglio 2009. Mio marito stava molto male, così venne portato al pronto soccorso dell’ospedale Molinette dove gli fu diagnosticato che aveva gravi problemi al cuore.
Fu ricoverato per sette giorni nel reparto Unità Coronarica, poi i medici decisero per l’intervento al cuore al fine di impiantare tre by pass coronarici.
I cardiologi mi convocarono per avvisarmi che l’intervento era altamente a rischio. Ero disperata e telefonai a don Adriano il quale mi rassicurò mettendolo nelle sue preghiere e mi incoraggiò dicendomi di stare tranquilla perché tutto sarebbe andato bene. E, nonostante la grave infezione da sala operatoria dopo l’intervento coronarico e alla successiva fibrillazione atriale, tutto si è risolto bene.
Ora mio marito sta bene e quando andiamo per le visite di controllo, il professore famoso cardiologo italiano, continua a dirgli che è stato miracolato perché anche la fibrillazione è guarita miracolosamente.
Grazie a Gesú e grazie a don Adriano per le sue preghiere.

Aneurisma, by pass e amputazione gamba

Nel mese di maggio 2012, in seguito a una apparentemente banale caduta di mio marito, poiché i medici del pronto soccorso non avevano riconosciuto le gravi conseguenze, gli fu amputata la gamba destra sino quasi a metà coscia.
A gennaio 2013 si lamentava per forti dolori alla schiena e al ventre e, dopo varie visite ed esami approfonditi effettuati a Milano, hanno dovuto cementargli tre vertebre. Inoltre gli hanno pure riscontrato un aneurisma.
Decisero allora di fargli un by pass che partiva dalla caviglia fino all’inguine al fine di salvare la gamba sinistra.
I due interventi di by pass e aneurisma sono stati fatti contemporaneamente.
I medici ci informarono che l’operazione sarebbe stata molto rischiosa, difficile e dissero che, se fosse riuscita, mio marito avrebbe comunque dovuto rimanere in rianimazione per alcuni giorni, data l’età.
Ero molto preoccupata e informai subito la mia amica di Torino alla quale chiesi di parlare a don Adriano per chiedergli di pregare il Signore affinché guidasse la mano del chirurgo, in quanto l’intervento sarebbe durato più di otto ore.
Io conoscevo già don Adriano perchè, grazie alle sue preghiere di intercessione, avevo già ricevuto dal Signore una grande guarigione. Le sue preghiere sono state veramente potenti perché, con l’aiuto del Signore, l’intervento riuscì molto bene e, con grande stupore dei medici, mio marito non ebbe neppure necessità della rianimazione, e dopo 15 giorni di degenza nella camera dell’ospedale tornò a casa.
Ringrazio di cuore Gesù che ha esaudito le intense preghiere di Don Adriano.
Ringrazio anche tutto il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione che ha pregato per noi e la mia amica che continua a pregare.
Grazie Gesù.

Forti dolori alla schiena

Desidero dare la testimonianza della mia guarigione avvenuta nella chiesa di san Martin di Aosta il 22 febbraio 2014 mentre si celebrava l’Eucaristia alla quale io ho partecipato.
Da diversi mesi soffrivo di male alla schiena così forte che, talvolta, mi impediva di camminare e sentivo le gambe quasi bloccate.
Quella sera, dopo la s. Messa e le preghiere di intercessione per la guarigione dei malati, sono andata da don Adriano per chiedere una preghiera e la benedizione del Signore per un mio nipote. Don Adriano mi accolse con un dolce sorriso e invocò intensamente la potenza dello Spirito Santo su di me e su mio nipote. Al temine mi accarezzò sulla guancia, e in quel momento non seppi dire altro che un piccolo e sommesso “grazie”.
Mentre mi allontanavo mi sentii toccata e avvolta da un progressivo beneficio di liberazione e di guarigione. Da quel momento non ho più avuto alcun dolore alla schiena. Ho atteso fino ad oggi a dare la mia testimonianza al fine di verificare e avere la conferma della certa guarigione.
Ringrazio commossa il Signore che mi ha concesso questa grazia e, con infinita riconoscenza, ringrazio don Adriano per le sue intense ed efficaci preghiere.

Intervento chirurgico evitato

Soffrivo da molto tempo di artrosi a entrambe le ginocchia con dolori molto intensi e nonostante varie cure dell’ortopedico non trovavo sollievo. Era stato programmato per me l’intervento chirurgico per installare una protesi e il periodo di riabilitazione sarebbe stato lungo e doloroso.
Conosco da molto tempo don Adriano e partecipo con assiduità e con devozione alle celebrazioni eucaristiche al santuario Nostra Signora della Salute e al Monastero di Casanova. Mi sono recata presso il Centro di ascolto di c.so Regina del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione e chiesi a don Adriano di pregare Gesú affinché, con la potenza dello Spirito Santo, mi liberasse da questa sofferenza.
Dopo qualche giorno iniziai a camminare senza il sostegno delle stampelle e, quando sono stata chiamata dai medici dell’ospedale per la preparazione all’intervento, subito dai primi esami gli ortopedici furono molto sorpresi del miglioramento improvviso delle condizioni delle mie ginocchia e mi comunicarono che non avevo più bisogno di sottopormi all’intervento programmato in quanto le mie ginocchia non erano più gonfie, le muovevo bene e soprattutto non avevo più alcun dolore.
Rendo gloria a Gesú e allo Spirito Santo per la liberazione da questa intensa sofferenza che mi permette di camminare bene.
Ringrazio anche don Adriano per le intense preghiere.

Arresto cardiaco

Desidero raccontare un fatto avvenuto il 24 gennaio 2014.
Io e mio marito stavamo percorrendo con la macchina corso Umbria per raggiungere la nostra pizzeria in via Cigna. Quando siamo giunti in corso Principe Oddone, un automobilista dietro di noi, forse uno squilibrato o un malintenzionato, iniziò a suonare il clacson ininterrottamente. Questo sconosciuto ci sorpassò urtando la fiancata della nostra macchina e, mettendosi davanti alla nostra, ci impedì di proseguire e così dietro di noi si formò una colonna di auto.
Poi, improvvisamente, scese dalla sua auto e tentò di aprire la porta della nostra macchina con l’intenzione di far scendere mio marito, ma non ci riuscì perché le nostre porte erano chiuse dall’interno. Allora cominciò a dare calci e pugni contro la macchina.
In quel momento mio marito cominciò a stare male e mi disse che aveva difficoltà a respirare e che si sentiva morire. Fortunatamente sul lato opposto della strada c’era un vigile che ha visto tutto fin dall’inizio e si è avvicinato per prestarci soccorso. Constatando che mio marito stava male, ha chiamato subito l’intervento del 118.
All’arrivo dell’ambulanza del soccorso avanzato dell’unità coronarica, gli infermieri hanno messo subito mio marito sulla barella effettuando il massaggio cardiaco perché era in atto un arresto cardiorespiratorio. I paramedici, vista la situazione, dissero che mio marito non avrebbe superato questo grave malessere poiché non si sentiva più il battito del cuore, ma loro hanno tentato ugualmente di rianimarlo: sono stati tempestivi e molto bravi. La rianimazione è stata poi ripetuta anche sull’ambulanza durante il percorso verso l’ospedale.
Io mi sono rivolta a don Adriano chiedendogli preghiere di intercessione per mio marito, molto fiduciosa nell’aiuto del Signore.
Il nostro medico e gli specialisti che operano nell’ospedale hanno constatato e affermato che quella sera è avvenuto davvero un miracolo.
Ora mio marito sta bene e ha ripreso la sua normale attività.
Ringrazio di cuore il Signore per questa grazia ricevuta, veramente grande e ringrazio don Adriano e tutto il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione per le intense preghiere di intercessione.

Il lavoro è un dono prezioso

Dopo 25 anni di lavoro ininterrotto, tre anni fa persi il lavoro in quanto l’azienda non aveva più la copertura finanziaria necessaria per pagare gli stipendi ai dipendenti.
Per tre anni rimasi disoccupata, e questa situazione mi causava grande ansia e preoccupazione.
In questo periodo, al fine di sanare anche solo parzialmente la mia situazione economica familiare, mi adeguai a impartire lezioni private e ripetizioni di lingue straniere agli studenti che ne avevano necessità e che me ne facevano richiesta.
Da diversi anni conoscevo don Adriano che, con la sua intensa e costante preghiera, accompagnava e continua ad accompagnare la mia famiglia ottenendo dal Signore l’aiuto necessario per affrontare e superare le difficoltà della vita.
Dal mese di marzo 2013 ho trovato un lavoro a tempo determinato che mi permetteva di avere un continuo contatto con molte persone; mi piaceva molto e mi dava molta soddisfazione.
Ora, grazie all’aiuto di Dio e alle preghiere di intercessione di don Adriano, in data 16 settembre 2014, il mio contratto di lavoro è stato trasformato a tempo indeterminato. Considerando questo periodo di crisi, in cui il lavoro è un bene preziosissimo, ritengo di avere ricevuto una grazia.
Ringrazio di cuore il Signore per questo dono del lavoro e per la sua costante presenza nella mia vita.
Inoltre mio figlio, che era stato rimandato in due materie, ha ottenuto la promozione con ottimi voti.
Ringrazio Don Adriano per la sua preziosissima amicizia e per le sue assidue preghiere che nei momenti difficili sono state un grande conforto, sostegno e il Signore non ha permesso che mi sentissi sola.

Dono di una creatura

Nell'anno 2012 io e mio marito abbiamo avuto un piccolo colloquio con padre Adriano, che ci disse di pregare e di avere fede in Dio.
Vorrei dare anch’io la mia testimonianza di fede.
L'anno scorso 2013 io e mio marito, abbiamo partecipato alla messa presieduta da padre Adriano, all’adorazione eucaristica e alle preghiere di intercessione per ottenere in dono la guarigione.
Essendo sposati da tempo desideravamo diventare genitori. Purtroppo io avevo subito alcuni interventi all'utero e temevo di non riuscire a diventare madre.
Durante la messa, io e mio marito abbiamo pregato tanto; il sacerdote, durante l’adorazione eucaristica, chiese al Signore la grazia della maternità per una coppia che in preghiera l'aveva chiesta.
In cuor mio speravo che fossimo stati ascoltati; infatti questa grazia ci è stata benevolmente concessa, e il 20 Febbraio del 2014 siamo diventati genitori di un bellissimo bambino. Ringraziamo e lodiamo il Signore che quel giorno ci ha ascoltati e perché ci assista nel crescerlo nella sua grazia.
Lode a te o Cristo.

La forza della preghiera

A febbraio 2012 mi fu diagnosticato un adenocarcinoma maligno del colon. Rimasi senza parole, angosciata e come svuotata. L'unico pensiero andò a mio marito che sarebbe rimasto da solo.
Da tempo conoscevo don Adriano del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione e partecipavo insieme a mio marito alle celebrazioni nel Santuario di nostra Signora della Salute e nel Monastero di Casanova. Ne parlai con lui: mi disse di non preoccuparmi, avrebbe pregato con intensità per me.
Il mese successivo fui operata; andò tutto bene, e iniziai un ciclo di chemioterapia che fu devastante e dovetti smettere. Durante un controllo fu evidenziata una metastasi epatica per la quale fu necessario, su consiglio del chirurgo, fare una termoablazione (bruciatura della metastasi) che venne eseguita nel mese di agosto 2012. Dopo questo intervento avrei dovuto sottoporrmi a chemioterapia ma i medici vista l'intolleranza preferirono fare ulteriori controlli ravvicinati.
Durante questo periodo dì sofferenza pregavo intensamente e ogni volta sentivo una forza che cresceva sempre di più. Dopo 2 anni dai controlli risulta che va tutto bene.
Ringrazio il Signore per questa stupenda grazia e don Adriano che intercede per noi sofferenti mettendosi in adorazione eucaristica e presentando le nostre malattie e le nostre sofferenze al Signore.
A tutte le persone che si trovano nella mia situazione raccomando di non cessare mai di pregare e di lottare con la forza che scaturisce dal dono della fede; certamente il Signore ricco di misericordia e di compassione ci ascolterà.

CASA DI SPIRITUALITÀ

Monastero Abbaziale Cistercense di Casanova. Carmagnola (Torino)
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Vai alla pagina dedicata
T 011 979 52 90
Aperto ogni domenica e festivi dalle 15 alle 18.
Don Adriano riceve il sabato dalle 6,30 alle 11. Segue celebrazione eucaristica.
Per partecipare alle celebrazioni a Casanova presiedute da don Adriano, è possibile prenotare il pullman telefonando a Michelina al numero 349.2238712. Partenza da Settimo T.se ore 13,00 – Da Piazza Maria Ausiliatrice – Torino ore 13,45.

CENTRO DI ASCOLTO

Corso Regina Margherita 190
10152 Torino
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T 011 4377070
info@cenacoloeucaristico.it

Orario di ricevimento:
Lunedì dalle 7,30 alle 9,30
Giovedì dalle 13,30 alle 16,30

Nei centri di ascolto di Torino e Casanova continua l'accoglienza rispettando le norme vigenti relative al distanziamento e all'uso della mascherina

MENSA DEI POVERI

Opere caritatevoli per i poveri
Mensa via Belfiore 12, Torino
Guarda la mappa


Distribuzione sacchetti pasto:
domenica e festivi dalle ore 9.00 alle 11.00
Distribuzione pacchi viveri alle famiglie bisognose:
sabato dalle ore 9.30 alle 12.00
Mensa preserale calda per i senzatetto:
da lunedì a venerdì dalle ore 14.30 alle 17.00 

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