La carità di Cristo dona gioia di vivere
Carissimi,
È bello e necessario tenere presente nel nostro quotidiano quanto Gesù ci dice nel suo Vangelo in merito all’amore del Padre per tutta l’umanità, che mai viene meno e che lui stesso ne è la manifestazione nello Spirito Santo.
Portiamo nel nostro cuore questo stupendo brano di Vangelo secondo Giovanni: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena» (Gv 15,9-11).
Sono versetti preziosissimi che fanno ardere il nostro cuore d’amore per Dio, Padre di infinita bontà, per Cristo Gesù, Maestro di vita e di amore vissuto nella sua pienezza e donato per la salvezza di tutta l’umanità, per lo Spirito Santo, fuoco d’amore che anima e sostiene il nostro cammino quotidiano, fragile e impoverito da un mondo travagliato da guerre, da sopraffazioni, da immoralità, da egoismo, dal fascino del male che si impone sempre di più. È solo la carità di Cristo Gesù che infonde nei nostri cuori la gioia di vivere e di donare amore, di renderci utili in un servizio caritatevole verso i poveri, gli emarginati, gli sfiduciati, le persone sole e abbandonate.
Quanto bene si può fare, ma il nostro egoismo, a volte, non ce lo permette, ci ostacola, ci impedisce di gioire nel servire il Signore; solo chi serve con gioia può gioire nel donare bontà, tenerezza e perdono. Quante persone sono fredde, chiuse in se stesse, immerse nella tristezza e nell’angoscia; non servono per amare e per gioire.
Al termine della nostra vita terrena saremo giudicati sull’amore; su quanto abbiamo amato nella carità di Cristo; non su quanto abbiamo fatto, ma su quanto amore avremo messo in quello che abbiamo fatto. Pertanto solo amando i poveri, i malati, gli abbandonati e i bisognosi potremo arrivare al vero amore di Dio.
Il mondo, le nostre famiglie e ciascuno di noi, stanno purtroppo sperimentando la più grande povertà del nostro tempo, che consiste nel non essere amati. È bello, importante e necessario amare per essere amati. È vero che il prossimo ha bisogno di noi, ma è anche vero che noi abbiamo bisogno dei poveri e del prossimo per sentirci rivitalizzati dall’amore di Cristo Gesù che è il buon samaritano. Allora chiediamoci: conosciamo davvero i nostri poveri? Il nostro prossimo ha bisogno del nostro amore e del nostro servizio caritatevole? La nostra famiglia ha bisogno dell’amore reciproco per essere sostenuta? Che bello servire per amare, gioire nel donare amore, e perdonare amando!
Voglio concludere citando le parole stupende di Gesù: «In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me» (Mt 25,40).
Don Adriano | Giugno 2016