Con Maria in preghiera, amando
Carissimi,
Pregare il Rosario in questo mese di maggio significa meditare le meraviglie che il Signore ha operato e continua a operare per ridare all’uomo la sua bellezza, la sua dignità e la sua vocazione alla vita; per permettere all’uomo di vivere con gioia il proprio quotidiano, a volte burrascoso, difficile e problematico. Dobbiamo impegnarci con fede e ottimismo a inserire la preghiera nel nostro vivere.
Maria ci insegna a essere ottimisti, dinamici e vivi, perché la gioia non è facile da conseguire. La gioia nasce dalla pace nel cuore, da un vero amore e fiducia in Dio, da una intensa preghiera, dall’esercitare la carità di Cristo verso i fratelli bisognosi di aiuto, di comprensione, di essere rassicurati in certi momenti difficili nel cammino della propria vita.
Invece, le persone amareggiate, tristi, deluse e sfiduciate non sapranno mai essere allegre e serene. C’è bisogno di Dio. È Dio la fonte della gioia, della grazia e della misericordia.
Imitiamo Maria, donna di fede, donna credente, piena di Dio, beata perché ha creduto e ci insegna a credere, ad amare, a servire il Signore con gioia. Maria si è lasciata interpellare, ha aperto il suo cuore e la sua vita a Dio e alla sua Parola ed è stata ricolmata di Dio, della sua grazia, del suo amore e della sua gioia.
Imitiamo Maria, donna della carità, dell’amore caritatevole verso i bisognosi, i poveri, gli abbandonati e i sofferenti; lei è il modello di creatura che segue, in tutto e per tutto, la volontà di Dio: «Avvenga per me secondo la tua parola» (Lc 1,38).
Maria è donna del servizio gioioso: «In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!”» (Lc 1,39-42).
Maria, donna che celebra e riconosce l’amore di Dio, è unita a Dio e coopera con lui alla salvezza dell’uomo, con lui condivide la gioia: i misteri della gioia; la sofferenza: i misteri dolorosi; la gloria del Signore: i misteri gloriosi; la luce di Dio: i misteri luminosi.
Maria ci invita ad accogliere l’amore di Dio e a donarlo amando: «Come il Padre ha amato me – ci dice Gesù – così io ho amato voi. Questo è il mio comandamento che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi» (Gv 15,9.12). Pertanto, «se osserverete i miei comandamenti rimarrete nel mio amore» (Gv 15,10).
Quindi, abbiamo tanto bisogno di vivere così come Maria ci insegna per essere nel mondo di oggi, così complicato, problematico, angosciato, torbido e pieno di fermenti, presenze di semplicità, di limpidezza, di trasparenza spirituale che confortino, rasserenino e donino gioia di vivere.
Don Adriano | Maggio 2016