In preghiera per entrare in dialogo con Dio
Carissimi,
Quanta gioia gustiamo quando mettiamo il nostro cuore in preghiera con l’aiuto e con la luce dello Spirito Santo!
È lo Spirito Santo che suscita in noi il gusto e il desiderio di pregare, di lodare il Signore e di contemplare il suo amore per noi.
Pregare non significa cercare Dio, ma di lasciarci da Lui cercare e trovare. È Lui che amando ci cerca.
Che bello ciò che ci dice il brano di Vangelo in merito ai pellegrini di Emmaus: “Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture? (Lc 24,32).
La preghiera fa ardere nel nostro cuore il fuoco dell’amore di Dio, della carità di Cristo, della bontà e della tenerezza dello Spirito Santo.
Quando si prega, guidati e illuminati sempre dallo Spirito Santo, si cerca la sorgente della grazia di Dio, della sua bontà, della sua misericordia al di là dell’intelletto, della volontà, degli affetti e anche delle tecniche di preghiera.
Chi prega, ama! E chi ama, prega.
Con la preghiera animata dall’amore dello Spirito Santo noi cerchiamo Colui che ci cerca, ci vuole bene, è paziente, ci perdona, ci riempie il cuore di gioia di vivere e di amare.
Quando si dice che l’uomo che deve scoprire la bellezza e l’importanza della preghiera, equivale a dire che non può non sentire pulsare nel suo cuore la gioia di pregare. Pensiamo alle energie dello Spirito Santo che abitano in noi, nel nostro cuore. Ci dice stupendamente san Paolo: “Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene” (Rm 8,9); “E se lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi” (Rm 8,11).
Ecco che la preghiera ci dona la gioia di ascoltare con un amore pieno di desideri: vivere alla presenza di Dio cercando il Signore sin dalle prime luci del giorno. Che bello il Salmo 62: preghiamolo insieme e sovente, cercando Colui che ci cerca.
Dio, tu sei il mio Dio, dall'aurora io ti cerco, ha sete di te l'anima mia, desidera te la mia carne in terra arida, assetata, senz'acqua.
Così nel santuario ti ho contemplato, guardando la tua potenza e la tua gloria. Poiché il tuo amore vale più della vita, le mie labbra canteranno la tua lode. Così ti benedirò per tutta la vita: nel tuo nome alzerò le mie mani.
Come saziato dai cibi migliori, con labbra gioiose ti loderà la mia bocca. Quando nel mio letto di te mi ricordo e penso a te nelle veglie notturne, a te che sei stato il mio aiuto, esulto di gioia all'ombra delle tue ali. A te si stringe l'anima mia: la tua destra mi sostiene” (Sal 62,2-9).
Pertanto un cuore in preghiera imparerà, sotto l’azione dello Spirito Santo, solo ed esclusivamente ad amare, a donare amore, sempre e solo amore; a vivere nel proprio quotidiano la carità di Cristo verso i bisognosi, i poveri, i malati e gli indigenti.
Don Adriano | Novembre 2014