Credenti con Maria, donna credente
Carissimi,
credere significa amare: Maria, donna di fede, ha creduto amando.
Sovente nel nostro mondo ancora lontano da Dio, Creatore e Signore dell’Universo, si sente dire: io non ho bisogno di Dio. Dio è superato, non corrisponde più alle attese dell’uomo moderno. Dio sembra morto, non ci ascolta, non interviene, come dicono coloro che si ritengono razionalisti; l’uomo è Dio, dicono coloro che si dichiarano esistenzialisti.
L’uomo è continuamente tentato di sostituire Dio, preferisce il proprio io a Dio; Dio, sembra, alla stoltezza del nostro mondo, che non serva più.
Queste espressioni ci dicono che l’uomo è stato svuotato, nel suo interiore, della sua bellezza e della sua grandezza. Se si toglie Dio, fonte di vita, di grazia e di misericordia dalla vita dell’uomo, l’uomo cessa di essere se stesso.
La necessità di vivere Cristo nel nostro cuore, nella nostra vita, è innata nel cuore di ogni creatura. Ciò che fa vivere l’uomo, ciò che vivifica la vita dell’umanità è l’amore di Dio: “Ti ho amato di amore eterno” (Ger 31, 3).
Maria è piena di Dio, è la serva del Signore, è la piena di Grazia, è la donna ricca della gioia di Cristo Gesù, è la piena di Spirito Santo.
Pertanto dove c’è Dio c’è vita, c’è bontà, c’è voglia di amare e di operare nella carità di Cristo Signore; c’è gioia di perdonare, di pregare e di lodare il Signore; c’è gioia di contemplare le meraviglie di Dio.
Quanto più, allora, gli uomini sono pieni della grazia di Dio e della bontà del Signore, tanto più sono vuoti di se stessi. Dove c’è Dio c’è tutto. Dove c’è lo Spirito di Dio e l’opera di Dio non c’è posto per l’orgoglio, per la superbia, per l’ira, per l’odio e per l’ambizione perché dove c’è Dio c’è amore. E dove c’è amore, carità, perdono e misericordia lì c’è Dio. “Beata te - o Maria - che hai creduto” che Dio fosse il tuo Signore; il tuo Tutto, la tua grande gioia, la pienezza della tua vita.
O Vergine Maria, donna credente, aiutaci ad essere uomini di fede, di speranza e operosi nella carità. Fa’ che con coraggio testimoniamo con la vita Colui in cui crediamo: Cristo Signore nostro Redentore. Fa’ che la nostra speranza sia attiva e che comprendiamo coloro che vivono nella sofferenza e nella povertà. Rendici sensibili al grido di chi vive senza speranza, ad aiutare i più bisognosi e a dedicarci a una preghiera costante e fiduciosa. Amen
Don Adriano | Maggio 2013