Pregare per vivere nell’amore con cui Cristo ci amò
Carissimi,
Viviamo intensamente, con la potenza della preghiera, il mistero del Natale del Signore. Il Verbo di Dio si incarna per la nostra salvezza. Stupendo ciò che ci dice san Paolo scrivendo ai cristiani di Filippi: “Cristo Gesù, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini” (Fil 2, 6-7).
Dio amore, in Cristo Gesù, manifestazione dell’amore del Padre, ridona all’uomo nello Spirito Santo l’amore che anima, sostiene, vivifica e santifica tutta l’umanità bisognosa di vitalità, di grazia, di perdono e di misericordia.
È amando che si prega; ed è pregando che si ama.
Il mondo ha bisogno dell’amore di Dio; ha bisogno di risorgere a vita nuova; ha bisogno della forza del Signore e della sua consolazione. L’amore di Dio che libera e guarisce fascia le ferite causate dal male e dal peccato.
San Paolo ci dice: “Scompaiano da voi ogni asprezza, sdegno, ira, grida e maldicenze con ogni sorta di malignità. Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo” (Ef 4, 31-32).
Vivere il Natale del Signore significa vivere dell’amore e nell’amore di Cristo Gesù per tutti noi. L’amore di Dio è la luce che dissipa le oscurità e i dubbi; che ci guarisce dall’ira, dall’egoismo, dalla maldicenza, dalla ricchezza sfrenata, dall’odio, dalla sete di potere e dalla sopraffazione.
Il Signore è venuto e viene con la sua potenza ricca di bontà e di tenerezza per sostenerci, per darci la forza per portare tutti i pesi che ci opprimono: il lavoro incerto, l’incomprensione, la forte crisi del mondo economico, la malattia che intacca sempre di più la vitalità dell’uomo, l’immoralità che cerca in tutti i modi di aggredire la bellezza dell’uomo.
Il Signore è venuto e viene a donare all’uomo misericordia, grazia, benevolenza; per toccare con il suo amore il cuore dell’uomo per trasformarlo in una nuova vita ricca di pace e di carità operosa.
Abbiamo bisogno della forza della grazia di Dio e della preghiera per cambiare vita, per fare sempre di più spazio in noi al Signore, per essere liberati dal peccato e dal suo potere distruttivo, dalla solitudine e dalle umiliazioni.
Il Signore, carissimi, si è incarnato perché conosce il nostro bisogno di amore, di un amore tenero che solo Dio ci può donare in Cristo Gesù nello Spirito Santo e nel suo Natale ci dice: “Se qualcuno ha sete venga a me e beva” (Gv 7, 37). Lui ci disseterà fino a sazietà.
Il Signore benedica tutti coloro che contribuiscono per la realizzazione della missione del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione.
Il Signore Gesú nasca nel cuore di ciascuno di noi e nel cuore delle nostre famiglie donando pace, gioia e serenità. Buon Natale a tutti!
Don Adriano | Dicembre 2012