In cammino animati dalla preghiera
Carissimi,
pregare è un dono grande e necessario per vivere sempre di più la nostra vocazione umana, cristiana e di missionari nel nostro quotidiano, nel nostro vivere.
La preghiera, affidata all’opera meravigliosa dello Spirito Santo, è vita, è gioia e forza di vivere; è consegnare se stessi alla bontà infinita del Signore e alla sua misericordia.
È importante pregare, imparare a pregare da Gesú, Maestro di preghiera e vivere la preghiera sotto l’azione potente dello Spirito Santo, nella carità di Cristo Gesú.
La preghiera è un atto intenso d’amore che si prolunga nell’arco della nostra giornata bisognosa di forza, speranza, dinamicità, compassione e perdono.
Chi prega, ama! Allora là dove si prega si incontra Dio nel silenzio, nel profondo del nostro cuore e si gioisce nel vivere alla presenza mirabile di Dio. Con il Salmo 63 stupendamente preghiamo: “O Dio, tu sei il mio Dio, dall'aurora io ti cerco, ha sete di te l'anima mia, desidera te la mia carne in terra arida, assetata, senz'acqua. Così nel santuario ti ho contemplato, guardando la tua potenza e la tua gloria. Poiché il tuo amore vale più della vita, le mie labbra canteranno la tua lode. Così ti benedirò per tutta la vita: nel tuo nome alzerò le mie mani.” (Sal 63, 2-5).
A nessuno Dio nega la gioia di pregare; Dio a tutti vuole fare il dono della preghiera. Gesù nel Vangelo ha parlato molto di preghiera con le parole, ma anche con i fatti. Stupende anche le preghiere fatte a Gesù da uomini e donne sofferenti che troviamo nel Vangelo: quelle del cieco di Gerico, del Centurione, della Cananea, di Giairo, dell’emorroissa, di Marta sorella di Lazzaro, della vedova che piange suo figlio, del papà del bambino epilettico, di Maria alle nozze di Cana. Sono pagine meravigliose che troviamo nel Vangelo sull’efficacia della preghiera. Certo, dobbiamo essere attenti, quando preghiamo, a non fare i parolai: “Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole” (Mt 6, 7); a non pregare mai per farsi vedere: “E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa” (Mt 6, 5); a perdonare prima della preghiera: “Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni a voi le vostre colpe” (Mc 11, 25); a essere costanti nella preghiera: “Diceva loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai” (Lc 18, 1); a pregare con fede: “E tutto quello che chiederete con fede nella preghiera, lo otterrete” (Mt 21, 22).
Affidiamo a Maria, Madre della Chiesa, Salute dei malati e Madre del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione il nostro cammino di fede, di preghiera e di carità per progredire sempre di più nell’amore di Dio.
Carissimi, impariamo a pregare pregando!
La preghiera diventi la nostra forza!
Don Adriano | Ottobre 2012