Pasqua: sacramento di amore salvifico di Cristo per l'uomo
Carissimi,
impegniamo tutte le nostre energie spirituali per vivere quotidianamente il dono sublime della Pasqua del Signore: Cristo Gesù è la nostra Pasqua! È lui la fonte della nostra vita, della risurrezione e della pienezza di grazia.
È Lui, Cristo Signore che nella passione ci ha liberati dalla morte, eredità dell’antico peccato trasmesso a tutto il genere umano. È ancora Lui che ci libera dal male causato dal peccato; che guarisce le nostre ferite sanguinanti provocate dall’odio, dalla guerra, dall’egoismo, dal rancore, dall’ira, e dall’invidia, dalla gelosia, dalla sete di potere, dalla sfrenata ricchezza, dalla vanagloria e dalle varie dipendenze che tendono ad annullare la personalità dell’uomo.
Ci dice stupendamente J. Maritain: «Se gli uomini sapessero… che Dio “soffre” con noi e molto di più di noi di tutto il male che devasta la terra, molte cose cambierebbero senza dubbio e molte anime sarebbero liberate».
Noi, celebrando la Pasqua del Signore, celebriamo l’Eucaristia: Pane dell’amore misericordioso di Dio, Padre buono, di Cristo Gesù e dello Spirito Santo; noi celebriamo il sacrificio del Calvario: questa è la novità della Pasqua cristiana!
È l’amore di Cristo Gesù per il Padre e per tutta l’umanità che si dona sempre “sino alla fine…”. È proprio in questo infinito amore donato che noi viviamo con intensità di fede il grande mistero della passione, morte e risurrezione del Signore.
Ecco perché quando partecipiamo all’Eucaristia dobbiamo sempre avere lo sguardo e il cuore fissi in Cristo Gesù sulla Croce, sul Calvario, luogo dove Gesù pronuncia il “tutto è compiuto!” (Gv 19, 30).
È bello quando sentiamo pronunciare, nel cuore della celebrazione eucaristica, Pasqua del Signore, le parole di Gesù ricche di vitalità, di amore e di grazia: “Questo è il mio corpo, che è per voi; …questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo ogni volta che ne bevete, in memoria di me” (1Cor 11, 24-25).
Ecco, carissimi, la grande “ora” della Pasqua, dell’Eucaristia: Dio manifesta tutto il suo amore in Cristo Gesù nello Spirito Santo all’uomo povero, peccatore, debole e fragile. È l’“ora” dell’amore misericordioso donato a tutta l’umanità e glorificante: “Li amò - ci dice il Vangelo - sino alla fine” (Gv 13, 1).
Dio mai cessa di amare l’uomo! Pertanto San Paolo ci invita a dire con la vita: “Di null’altro mai ci glorieremo se non della Croce di Cristo Gesù, nostro Signore: Egli è la nostra salvezza, vita e risurrezione; per mezzo di Lui siamo stati salvati e liberati” (cfr Gal 6, 14). Amen
Don Adriano | Aprile 2012