Cristo nostra risurrezione e vita

Carissimi,
impegniamo il nostro cuore a vivere con gioia grande il Mistero della Pasqua, della risurrezione e della vita di Cristo Gesú.
Ogni domenica, in ogni celebrazione eucaristica, noi viviamo questo mistero d’amore di Dio per tutta l’umanità.
La vita dell’uomo, la nostra storia, è impregnata di morte, di malattie e di disgrazie, ma il soffio vitale inesauribile di Dio non cessa di fare dell’uomo un vivente.
Meditiamo, in merito, ciò che ci dice il profeta Ezechiele: il nostro Dio è il Dio dei viventi, della vita, della risurrezione e della Pasqua. “Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi risuscito dalle vostre tombe, (segno di peccato e di morte), o popolo mio, e vi riconduco nel paese d'Israele. Riconoscerete che io sono il Signore… Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete” (Ez 37, 12-14).
Ecco l’irradiazione dell’amore di Dio, della grazia di Cristo Gesú nello Spirito Santo che, nella Passione, morte e resurrezione ridona all’umanità la libertà dal male che lo minava.
L’uomo, in Cristo Gesú, rinasce a vita nuova e con il Battesimo, viene immerso nel mistero Pasquale: l’umanità è in lui, in Cristo Gesú ed egli è in essa; una vita nuova le è stata donata da Dio. E la forza di questa vita nuova è lo Spirito Santo che dissolve le paure e le “piccole” morti che travagliano l’esistenza dell’uomo. È lo Spirito Santo la potenza della vita che è più forte della morte corporale dell’uomo, perché lo Spirito Santo è la potenza della risurrezione e certamente donerà anche la vita al corpo mortale dell’umanità tutta.
Cristo è risorto! Egli è veramente risuscitato dalla morte alla vita, affinché ogni uomo possa vivere in lui.
Pertanto con il Salmo 118 preghiamo così: “Rendete grazie al Signore perché è buono, perché il suo amore è per sempre. Dica Israele: il suo amore è per sempre” (v. 1-2). “Non morirò, ma resterò in vita e annuncerò le opere del Signore” (v. 17).
Tutti noi ora siamo chiamati a fare una forte esperienza del Risorto, a credere nella risurrezione annunciando, nel nostro quotidiano, ciò che il Signore ha compiuto, compie e certamente compirà.
Allora, credere alla risurrezione significa risorgere con Cristo, vivere in Cristo e per Cristo; risorgere con lui nello Spirito Santo ogni giorno dal peccato e cercare le cose di lassù dove è Cristo. Ci dice san Paolo scrivendo ai Colossesi: “Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù… pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra. Voi siete infatti morti e la vostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio! Quando si manifesterà Cristo, la vostra vita, allora anche voi sarete manifestati con lui nella gloria”. (Col 3, 1-4). Significa credere nell’amore di Dio che sfida il tempo e la storia: l’onnipotenza di Dio è amore, è carità, è misericordia; e ancora significa nutrirsi del Pane di vita e del sangue della nuova ed eterna alleanza, celebrando l’Eucaristia che è presenza di Cristo Gesú risorto, vivo e operante nel cuore dell’umanità.
A tutti una Pasqua piena di luce, di amore, e di grazia.

Vostro affezionatissimo don Adriano | Aprile 2011