Rendimi la gioia della tua salvezza (Salmo 51, 14)
Carissimi,
ci stiamo avviando verso la Quaresima, tempo forte di conversione interiore. Una conversione illuminata dalla Parola di Dio che parla al cuore dell’uomo, che lo accompagna con pazienza e benevolenza sulla via tracciata da Cristo Gesú, da seguire nel salire con lui verso la Pasqua.
Una conversione animata dalla preghiera che dà forza e sostiene questo cammino importante per lo sradicamento dal peccato, dal male per fare sempre più spazio in noi alla preziosa grazia del Signore.
Una conversione arricchita dalle opere caritatevoli, che non significa solo offerte o elemosina, ma soprattutto Amore. Amore o Carità senza limiti, senza finzioni e senza superficialità verso Dio, Padre di infinita misericordia, verso noi stessi, opera meravigliosa voluta da Dio Creatore e Signore di tutto ciò che esiste, e verso gli altri con un aiuto concreto fraterno.
Tanti fratelli aspettano da noi comprensione e attenzione; un servizio fatto con amore e con gioia; aspettano da noi il perdono: essere caritatevoli significa anche perdonare per amare davvero.
Amiamoci come Dio, Padre buono, ci ama in Cristo Gesú nello Spirito Santo; perdoniamoci come il Signore sempre ci perdona perché ci ama; impegniamoci nell’aver cura gli uni gli altri come Gesú, Maestro di carità, ci ha insegnato.
La conversione che il Signore ci chiede in questo tempo peculiare di Quaresima è quella di lasciarci riconciliare con Dio, con noi stessi e con i fratelli. È stupendo ciò che ci dice il Libro della Sapienza: Tu ami tutte le creature, Signore, e nulla disprezzi di ciò che hai creato; tu dimentichi i peccati di quanti si convertono e li perdoni perché tu sei il Signore nostro Dio (cfr Sap 11, 23-26).
Preghiamo, dunque, preghiamo intensamente perché la preghiera dilata il cuore dell’uomo, non solo, ma lo rende capace, affidandolo all’opera dello Spirito Santo, di amare Dio, di amare noi stessi, opera meravigliosa di Dio, lo ripeto, di amarci gli uni gli altri con squisita carità.
Questo è il tempo favorevole, il tempo della guarigione spirituale e della salvezza: è un dono di Dio per la vita, per il cuore dell’uomo; viviamolo, pertanto, con fede e grande speranza.
L’apostolo san Paolo, in merito, dice stupendamente a tutti noi: State saldi nella fede, pur in mezzo ai conflitti e alle vicissitudini che dovete affrontare, per esultare sempre di gioia indicibile e gloriosa.
È con questi sentimenti e brevi riflessioni che auguro a me, a voi tutti e a tutto il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione una ricca, santa, feconda e caritatevole Quaresima.
Don Adriano | Marzo 2011