Gesú è risorto: alleluia!
Carissimi,
viviamo intensamente questo grande mistero di morte e di risurrezione del Signore.
Cristo è risorto! La morte è vinta dall’amore di Dio e ci ha aperto il passaggio alla vita; alla vita senza fine; alla pienezza della vita.
Cristo nostra Pasqua è pienezza di vita per tutta l’umanità. Pertanto non corriamo come gli apostoli e i discepoli al sepolcro per cercare Gesú tra i morti, ma corriamo nel mondo, illuminati e assistiti dallo Spirito Santo, per rivelare a tutti che Egli è vivo, è operante, è presente nel cuore dell’umanità.
La fede, con gioia grande, ci porti ad annunciare che il Signore davvero è risorto. Alleluia! Certo, dobbiamo vivere con intensità di fede questo grande mistero, ma noi sappiamo che l’amore è la via più breve per giungere a Lui che è la nostra vita, la nostra risurrezione. Sì, non siamo esenti da un primo smarrimento, come è successo agli apostoli, dopo il dubbio che ci può assalire quando ciò che i nostri sensi percepiscono contro ogni logica razionale; ecco, allora, che si fa strada la via dell’amore. È bella la testimonianza di san Giovanni, il discepolo che sapeva di essere amato dal Signore, che «vide e credette» (Gv 20, 8). Non vede il Risorto, ma dei “segni” che richiamano in lui la memoria di tutto ciò che Gesú aveva detto a loro: « Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè Egli doveva risorgere dai morti» (Gv 20, 9).
È celebrando l’Eucaristia che noi tutti viviamo questo grande mistero di salvezza per tutta l’umanità, mistero di redenzione e di santificazione. È ancora nell’Eucaristia che noi tutti celebriamo la Pasqua di risurrezione per rinascere nella luce del Signore risorto ed essere rinnovati nel Suo Spirito.
L’Eucaristia è il luogo, carissimi, in cui, facendo memoria viva della via messianica di Gesú , siamo chiamati a verificare in quale Cristo crediamo.
La Chiesa, la comunità dei credenti nata dalla Pasqua di Cristo, è chiamata, come tutti noi, a testimoniare la “lieta notizia” che è il Vangelo di Gesú , il Crocifisso risorto.
Concludo questa mia breve riflessione citando il Salmo 117 che invita tutti noi: «Rendete grazie al Signore perché è buono, perché il suo amore è per sempre. Dica Israele: “Il suo amore è per sempre”. Dica la casa di Aronne: “Il suo amore è per sempre”. Dicano quelli che temono il Signore: “Il suo amore è per sempre”» (Sal 117, 1-4).
Don Adriano | Aprile 2010