Dovete rinnovarvi nello spirito... rivestite l'uomo nuovo (cf Ef 4, 23-24)
Carissimi,
la Quaresima è un tempo forte in cui ciascuno è chiamato a percorrere un cammino di conversione per sradicare dal proprio cuore ogni forma di peccato che ci allontana dall’amore a Dio, Padre di bontà infinita; dall’amore a noi stessi, opera meravigliosa del Signore; dall’amore al prossimo che ci dona la gioia di esercitare la carità e la tenerezza di Cristo Gesù nello Spirito Santo.
Tempo prezioso di intensa preghiera per entrare sempre di più in profondità nel colloquio silenzioso e attento con Colui dal quale ci sentiamo intensamente amati, non solo, ma per ricevere in dono luce, forza, grazia nel nostro vivere quotidiano.
La preghiera, animata dallo Spirito Santo, deve diventare desiderio di intrattenerci con Dio, Padre di infinita tenerezza; con Cristo Gesù, Pane spezzato nell’Eucaristia che si dona per arricchire la nostra vita dell’amore del Padre; con lo Spirito Santo che ci muove a cercare Cristo Gesù e che ci orienta a Dio, fonte di grazia, di misericordia, di perdono.
Senza conversione, senza una vita interiore di amore al Signore non può esserci una crescita nella fede, una fede attiva e la propria vita via via perde il suo scopo primario che è quello della ricerca di Dio. Ne consegue che il volto di coloro che mi vivono a fianco, il volto della mia famiglia e della mia comunità di fede si fanno opachi e quindi diventa difficile scoprirvi il volto di Cristo Gesù. Gli avvenimenti della storia rimangono ambigui e privi di speranza; così la carità e le opere caritatevoli decadono in una attività dispersiva.
L’annuncio prezioso di Gesù a tutti noi in questo tempo particolare è: “Convertitevi e credete al vangelo” (Mc 1, 15).
Confidiamo in Dio, Padre di infinita misericordia, e a Lui affidiamo la nostra fragilità, fiduciosi nel Suo amore compassionevole e nel Suo perdono. Il Siracide dice a tutti noi: “Chi ha confidato nel Signore ed è rimasto deluso? O chi ha perseverato nel suo timore e fu abbandonato? O chi lo ha invocato ed è stato da lui trascurato? Perché il Signore è clemente e misericordioso, perdona i peccati e salva al momento della tribolazione” (Sir 2, 10-11).
Celebrando l’Eucaristia e vivendo nella comunione con Gesù Eucaristia noi attingiamo la capacità di convertirci, di rivestirci della grazia del Signore e di perdonare. Non solo, ma anche di identificarci in modo particolare con i poveri, con i sofferenti, con i più bisognosi.
Certo senza Cristo non posso fare nulla (cf Gv 15, 5), ma tutto invece posso in Colui che mi dà forza (cf Fil 4, 13).
Pertanto rinnoviamoci costantemente e convertiamoci nella crescita verso la statura perfetta del Corpo di Cristo (cf Ef 4, 13).
Don Adriano | Febbraio 2010