Il Pane di Dio nutrimento per la vita dell’uomo
Carissimi,
come non prendere atto che l’uomo di oggi, come da sempre, soffre per la precarietà della propria vita: mancanza di lavoro, malattie che lo incalzano, sofferenze, peccati, delusioni, angosce, disperazione, emarginazione, solitudine, tristezza.
Pertanto ci chiediamo: chi sazia la fame e la sete di vivere?
L’uomo del nostro tempo ha fame e sete di giustizia sociale, di un’equa distribuzione delle risorse esistenti nel nostro mondo, di un’attenzione peculiare ai poveri; di rispetto e di difesa del dono prezioso della vita e della dignità di ciascuno.
Solo Dio, Padre di amore e di tenerezza, per mezzo di Cristo Gesù nello Spirito Santo, può farci dono del Pane che vivifica e santifica la nostra vita. L’uomo, senza il Pane dell’Amore di Dio, si sentirà sempre più fragile, egoista, angosciato, senza speranza e affamato.
Il Pane della vita è dono di Dio! È stupendo quando il credente, davvero, ringrazia il Signore per il pane prezioso che sazia la propria vita, “frutto della terra e del lavoro dell’uomo” (preghiera per la presentazione dei doni quando si celebra l’Eucaristia).
La nostra vita dipende da Dio: Lui ne è la fonte; è Lui che ci dona ogni cosa: la vita stessa, il mondo, il creato e i suoi frutti. Dio non lascia mai mancare la Sua infinita Provvidenza alle Sue creature.
Egli “sa ciò di cui abbiamo bisogno… nutre gli uccelli del cielo e fa crescere i gigli del campo” (cfr Mt 6, 25-34). Gesù per le folle affamate moltiplica i pani. È Lui che ci offre il nutrimento che viene da Dio.
Ma al di là del cibo materiale, benedizione del Signore per l’umanità, e del dovere di condividere il nostro pane con i poveri e gli affamati, Gesù ci propone se stesso come Pane della vita; la Sua Parola che illumina i passi del nostro cammino e il Suo Corpo e Sangue donato per la nostra salvezza e redenzione.
Gesù è il Pane di Dio. Ma celebrare l’Eucaristia significa condividere la Sua morte e risurrezione: celebrare la Pasqua del Signore e in Lui la nostra Pasqua. Il pane terreno ci aiuta a vivere, ma il Pane che è Gesù ci aiuta a concretizzare nella nostra vita lo scopo per cui esistiamo: vivere in dialogo d’amore intenso con Dio e in un servizio caritatevole verso i fratelli.
L’Eucaristia è il pane della condivisione! Pensiamo agli Apostoli che, su comando di Gesù, danno da mangiare alle folle prendendo ciò che esse offrono, cioè cinque pani e due pesci, e con questo gesto di solidarietà trasformano la condivisione in gesto d’amore: “Tutti mangiarono e furono saziati (Mt 14, 20)”.
Celebrare l’Eucaristia significa condividere la vita di Gesù, offerta al mondo per amore e al Padre, ricco di misericordia, di tenerezza e di grazia, ma significa anche condividere il pane del nostro tempo, della nostra fatica, del nostro amore ogni giorno con tutti.
Non si può vivere, carissimi, senza pane, ma neanche si può vivere senza amore!
Don Adriano | Ottobre 2009