Pregare per vivere e per servire
Carissimi,
in questi mesi estivi non venga meno la preghiera nel nostro vivere.
Quante volte ci siamo chiesti: “Perché pregare?”.
Preghiamo perché si impara ad amare Dio, i fratelli, i malati e i sofferenti; si impara ad amare l’umanità bisognosa di aiuto, di grazia e di misericordia di Dio.
Pregando si impara a vivere il perdono e la carità, a vivere alla presenza del Signore e a partecipare alla carità di Cristo, al Suo amore per il Padre e per i fratelli. Si impara a compiere quotidianamente un cammino sorretto anche dall’insegnamento degli apostoli: “Amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, – ci dice san Paolo – gareggiate nello stimarvi a vicenda” (Rm 12, 10); “Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri” (Rm 12, 16); “Accoglietevi perciò gli uni gli altri come Cristo accolse voi”(Rm 15, 7); “… siete capaci di correggervi l’un l’altro” (Rm 15, 14); “Aspettatevi gli uni gli altri” (1Cor 11, 33); “Mediante la carità siate a servizio gli uni degli altri” (Gal 5, 13); “Confortatevi a vicenda” (1Tes 5, 11); “Sopportandovi a vicenda con amore” (Ef 4, 2); “Siate benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda” (Ef 4, 32); “Siate sottomessi gli uni agli altri nel timore di Cristo” (Ef 5, 21).
Pregate – dice san Giacomo – gli uni per gli altri” (Gc 5, 16); e san Pietro: “Rivestitevi tutti di umiltà gli uni verso gli altri” (1 Pt 5,5); e san Giovanni: “Siamo in comunione gli uni con gli altri” (1Gv 1, 7): ancora san Paolo dice: “Non stanchiamoci di fare il bene; se infatti non desistiamo, a suo tempo mieteremo. Poiché dunque ne abbiamo l’occasione, operiamo il bene verso tutti, soprattutto verso i fratelli nella fede” (Gal 6, 9-10).
La preghiera ci dona questo nostro grande programma di vita. È la preghiera che muove i nostri passi su questo affascinante cammino. Tutto ciò deve testimoniare che nel Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione è viva la fede e operante la carità verso il Cristo presente nel povero, nel sofferente, nell’indigente e nell’emarginato: “Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt 25, 40).
Con la forza e la grazia della preghiera, dell’Eucaristia e della Parola di Dio vogliamo realizzare il seguente programma di vita: tutti per i poveri; molti con i poveri in mensa; alcuni come i poveri per scoprire davvero Cristo povero nel povero.
Don Adriano | Giugno 2009