Vi do un comandamento nuovo
Vi do un comandamento nuovo (Gv 13,34)
Carissimi,
è bello, è edificante ed è arricchente vivere la Pasqua di risurrezione del Signore Gesù.
Il nostro quotidiano sia sempre animato da questo grande, infinito mistero pasquale.
Tutto viene trasfigurato e ricreato a vita nuova. Pertanto, ecco il comandamento dell’amore di Dio, di Gesù, Signore nostro, dello Spirito Santo che ci viene donato per gioire nel viverlo in pienezza nel nostro cammino di vita.
Gesù ci dice: «Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici» (Gv 13,12-13). «Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri» (Gv 15,17).
Ecco il suo precetto per eccellenza che è il nuovo comandamento, quello dell’amore scambievole. Questo nuovo precetto è stato dato da Gesù ai suoi, ma anche a tutta l’umanità. Pertanto dove non c’è l’amore di Dio, non c’è vita, non c’è gioia, non c’è pace, non c’è concordia, non c’è perdono e non c’è misericordia.
Questo precetto nuovo è stato dato da Gesù, Maestro di vita, all’inizio del primo discorso dell’ultima cena: «Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi; così amatevi anche voi gli uni gli altri» (Gv 13,34). In questo comandamento Gesù ha per oggetto l’amore di Dio e del fratello: «Questo è il comandamento che abbiamo da lui: chi ama Dio, ami anche suo fratello» (1Gv 4,21), perché: «chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede» (1Gv 4,20). Non solo, ma dobbiamo imparare da Gesù come si ama, come si ama Dio, come si amano i fratelli, come si ama la vita e il creato; si deve amare – ci dice Gesù – «come io ho amato voi» (Gv 13,34).
Lui, «avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine» (Gv 13,1).
Gesù ci ha amati! Gesù ci ama! Il cenacolo dove si celebra l’ultima cena diventa il monte santo, luogo della rivelazione, perché là Gesù rivela tutto se stesso, dona se stesso, ama fino alla fine e rivela il mistero di dolore del Golgota. Il cenacolo è la mensa dell’amore donato in pienezza, è la mensa dell’unità, della carità, della fraternità e del perdono. È la mensa preparata e donata per tutti; tutti sono chiamati a parteciparvi. È la cena in cui palpita tutto l’amore di Dio, di Gesù e dello Spirito Santo. È lì che ci riconosciamo “suoi”; è lì che Gesù ci chiama “figlioli”.
Nel cenacolo, mensa del Signore, si mangia il pane della sua Parola, il pane del Padre, il pane della carità, della bontà, della tenerezza, della gioia, della salvezza, della rinascita a vita nuova e della risurrezione.
Amare è vivere da risorti in Cristo amando; è vivere donando; è vivere servendo il Signore con gioia.
Auguro a tutti voi una santa Pasqua.
Don Adriano