Il nostro Dio è amore!
Carissimi,
all’inizio di tutto e di tutti c’è l’amore.
Non c’è vita senza amore; Dio, Padre di infinito amore, ama perché è Padre. Così il suo Figlio unigenito, Gesù Cristo, vuole il nostro amore e ci ama perché è Figlio. Ecco l’amore che crea, amando. Noi esistiamo perché Dio in Cristo Gesù nello Spirito Santo ci ha amati e continua ad amarci.
Quando Dio, Padre di bontà e di tenerezza, crea con intensità d’amore, il mondo e ciascuno di noi, tutto ciò che esiste diventa anche grazia e dono gratuito immeritato.
San Giovanni ci dice: «Noi abbiamo conosciuto l’amore che Dio ha per noi e vi abbiamo creduto. Dio è amore, e chi vive nell’amore è unito a Dio, e Dio è presente in lui» (1Gv 4,16).
Ancora stupendamente san Giovanni ci dice: «Non siamo noi che abbiamo amato Dio, ma è Dio che ha amato noi, e ha mandato il suo Figlio come vittima per farci avere il perdonodei nostri peccati. Carissimi, se Dio ci ha amato tanto, anche noi dobbiamo amarci l’un l’altro» (1Gv 4,10-11).
Pensate che neanche il peccato dell’uomo cambia la natura di questo amore. Dio sempre perdona il peccato dell’uomo perché Dio è amore. Egli perdona amando, e lo notiamo in alcuni incontri di Gesù: con Zaccheo, con l’adultera, con la peccatrice, con la Samaritana, con Pietro dopo il tradimento… Gesù nei loro confronti usa il fascino dell’amore del Padre. Non li scoraggia, non usa l’intransigenza, non alza barriere invalicabili, ma intensamente li ama. Così anche nei nostri confronti: ci ama e ci perdona. Gesù si siede alla loro e alla nostra stessa mensa; chiede loro e a noi da bere.
Un vero cambiamento del cuore avrà luogo soltanto se ogni persona comprenderà di essere preziosa agli occhi di Dio che, in ogni caso, mai cesserà di amarla, di amarci.
È stupenda la preghiera liturgica della ventesima domenica che eleviamo al Padre in Cristo Gesù nello Spirito Santo: “O Dio, che hai preparato beni invisibili per coloro che ti amano, infondi in noi la dolcezza del tuo amore, perché, amandoti in ogni cosa e sopra ogni cosa, otteniamo i beni da te promessi che superano ogni desiderio”.
E concludo citando ancora san Giovanni: «Noi amiamo Dio perché Egli per primo ci ha amati. Se uno dicesse: “Io amo Dio” e odia il suo fratello, egli è un bugiardo. Infatti chi non ama il prossimo che vede, non può amare Dio che non vede. Ma il comandamento che Dio ci ha dato è questo: Chi ama Dio deve amare anche i fratelli» (1Gv 4,19-21).
A Maria affidiamo la nostra vita, il nostro quotidiano, le nostre famiglie sempre più bisognose di amore di Dio, il nostro servizio caritatevole, la nostra Chiesa e il nostro Cenacolo di preghiera e di servizio ai più poveri e ai più bisognosi.
In questo mese di novembre tutti siamo invitati a intensificare la preghiera per tutti coloro che il Signore ha già chiamato a sé da questa vita e a ricordarli in modo particolare nelle celebrazioni eucaristiche.
Don Adriano