La preghiera e la lode vivificano la nostra vita
Carissimi,
entrare in preghiera significa vivere alla presenza di Dio; la preghiera ci fa comprendere l’amore di Dio e il suo parlare al nostro cuore nel quotidiano.
Pregare significa amare; senza la preghiera il nostro vivere è spento e insipido. Pregando noi percepiamo che la provvidenza del Signore è amorosa e attenta al nostro vivere, al nostro operare.
La nostra preghiera parla, sotto l’impulso dello Spirito Santo, al cuore di Dio, e permette al Signore di parlare al nostro cuore. La preghiera è fede parlante ed è carità operante. San Paolo ci dice stupendamente: «Tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie per mezzo di lui a Dio Padre» (Col 3,17).
La preghiera, se fatta con fede e amore, si estende in tutta la vita. Pertanto: «Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio» (1Cor 10,31).
Sedendo a tavola, preghiamo; prendendo il pane ringraziamo chi ce lo dona; rinfrancando con il vino il corpo stremato, ricordiamo chi ci porge questo dono per rallegrare il nostro cuore e sostenere la nostra debolezza.
Al termine di ogni giorno ringraziamo Colui che ci dona il sole per lo svolgimento delle opere diurne e ci elargisce fuoco e luce per illuminare la notte… La notte poi ci porta altri motivi per pregare.
Carissimi, nella preghiera e nella lode al Signore noi sperimentiamo la gioia di sentirci amati intensamente dall’amore di Dio, Padre buono e tenero, da Cristo Gesù, manifestazione dell’amore del Padre donato a tutta l’umanità e dall’opera sempre attiva dello Spirito Santo. Pertanto, la preghiera e la lode devono sempre coinvolgere tutta la nostra vita: non c’è vita senza amore! Non c’è lode senza amore!
San Paolo ci dice in merito: «Pregate incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza» (Ef 6,18), cioè “pregate senza stancarvi mai”.
Allora dobbiamo imparare a elevare a Dio, Padre buono, la preghiera laudativa. Che bello pregare il “Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo”!
Al termine degli inni e dei Salmi così stupendamente preghiamo: “Sia gloria al Padre, al Figlio, sia onore allo Spirito Santo, all’unico e trino Signore sia lode nei secoli eterni”. Poi c’è la bella preghiera del “Gloria a Dio nell’alto dei cieli”.
Mediante Cristo Gesù, nello Spirito Santo, si fa azione di grazie, di memoria, di invocazione e di intercessione che sfocia nella gloria: “Per Cristo, con Cristo e in Cristo, a te, Dio Padre onnipotente, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli”.
Vi auguro un buon anno nuovo ricco di benedizioni del Signore.
Con affetto.
Don Adriano