Maria, donna di fede, di preghiera e di carità
Carissimi,
in questo mese di maggio vogliamo rivolgere la nostra attenzione a Maria, Madre di Dio, della Chiesa e di ciascuno di noi in Cristo Gesù nello Spirito Santo.
La grandezza della Vergine Immacolata consiste nell’aver colto, con fede vera e autentica, l’opera meravigliosa di Dio, il Verbo di Dio che nello Spirito Santo si incarna nel cuore dell’umanità per la salvezza dell’uomo immerso nelle tenebre e in preda del peccato.
Maria, sempre illuminata e sostenuta dall’opera dello Spirito Santo, vive costantemente la sua mirabile vocazione di donna di fede, di preghiera, nella pienezza della grazia di Dio e nella carità. La grandezza di Maria è quella di vivere alla presenza di Dio, di compiere la sua volontà, di esercitare la carità servendo con gioia il Signore nella sua quotidianità e di vivere nel silenzio per ascoltare Dio che parla al suo cuore, alla sua vita e alla sua sublime vocazione.
Maria, guidata e illuminata dallo Spirito Santo, ha saputo creare nella sua casa calore famigliare, luminosità, gioia di essere madre e sposa, e di servire con intenso amore i componenti della sua famiglia. La Vergine Immacolata è fedele alla nuova vita, colma di grazia di Dio che pulsa in lei. Tutto viene vissuto nella preghiera, nella contemplazione e nel silenzio: un silenzio eloquente. Questo silenzio è interrotto quattro volte: con l’Annunciazione, un dialogo stupendo con Dio; con il Magnificat, una preghiera altamente teologica; con Gesù giovanissimo al tempio, che già evangelizza i dottori della legge; a Cana di Galilea, dove Gesù compie il primo miracolo. Quindi Maria si presenta come donna di poche parole, ma di grande fede.San Luca in merito ci dice: «Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore» (Lc 2,19).
Maria, in quel luogo, viveva come donna missionaria, donna di bontà, di servizio caritatevole, di attenzione ai poveri, ai sofferenti e ai bisognosi.
Concludo con una bella e significativa preghiera di don Tonino Bello:
“Santa Maria, donna missionaria, tonifica la nostra vita cristiana con quell’ardore che spinse te, portatrice di luce, sulle strade della Palestina. Anfora dello Spirito, riversa il suo crisma su di noi, perché ci metta in cuore la nostalgia degli ‘estremi confini della terra’. E anche se la vita ci lega ai meridiani e ai paralleli dove siamo nati, fa’ che ci sentiamo ugualmente sul collo il fiato delle moltitudini che ancora non conoscono Gesù. Spalancaci gli occhi perché sappiamo scorgere le afflizioni del mondo. Aiutaci a pagare con letizia il prezzo della nostra fedeltà al Signore. E liberaci dalla rassegnazione!”.
Anche noi con Maria camminiamo nel nostro quotidiano verso Gesù. Apriamo il nostro cuore e la nostra vita all’amore di Dio, alla sua grazia e alla sua misericordia, come ha saputo fare Maria, sempre attenta a Dio e alla sua volontà; attenta ai bisognosi di carità, di bontà e di tenerezza.
Don Adriano