Quaresima: tempo di conversione
Carissimi,
il Signore ci dona un tempo di intensa preghiera, di conversione, cambiamento profondo di vita, di purificazione e di abbandono del peccato che non cessa mai di affascinare il cuore dell’uomo e di esercitare con intenso amore la carità di Cristo Signore.
Preghiamo con il salmista: «Nessun vivente è giusto davanti a Dio» (cfr 143,2); pertanto: «Signore, a te grido, accorri in mio aiuto» (Sal 141,1).
Questa è la supplica di coloro che si trovano nella debolezza umana, privi di quelle forze spirituali che danno l’energia necessaria per riemergere a vita nuova. «Chi può dire: Ho la coscienza pulita, sono puro dal mio peccato?» (Pr 20,9).
San Giovanni, nella sua prima lettera, ci dice: «Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi» (1Gv 1,8).
Il mondo di allora e di oggi osa dire con insensata stoltezza: «Lo stolto pensa: «Dio non c'è». Sono corrotti, fanno cose abominevoli: non c'è chi agisca bene. Il Signore dal cielo si china sui figli dell'uomo per vedere se c'è un uomo saggio, uno che cerchi Dio. Sono tutti traviati, tutti corrotti; non c'è chi agisca bene, neppure uno. Non impareranno dunque tutti i malfattori» (Sal 13,1-3).
L’uomo deve impegnare le proprie energie spirituali per vivere la stupenda vocazione che ha ricevuto in dono da Dio, Padre buono e misericordioso, arricchendola giorno dopo giorno, di opere di carità, di amore al prossimo, di bontà e di tenerezza verso se stessi e verso i fratelli e le sorelle che il Signore ci fa incontrare nell’arco della giornata. Solo così ognuno può amare la propria famiglia e coloro che il Signore ci pone a fianco. L’uomo è un’opera meravigliosa e sacra, da amare.
È bello il brano tratto dal libro di Ezechiele che leggiamo e meditiamo: «Tu eri un modello di perfezione, eri pieno di saggezza, di una bellezza perfetta; eri in Eden, il giardino di Dio; eri coperto di ogni tipo di pietre preziose: rubini, topazi, diamanti, crisoliti, onici, diaspri, zaffiri, carbonchi, smeraldi, oro; tamburi e flauti, erano al tuo servizio, preparati il giorno che fosti creato. Eri un cherubino dalle ali distese, un protettore. Ti avevo stabilito, tu stavi sul monte santo di Dio, camminavi in mezzo a pietre di fuoco. Tu fosti perfetto nelle tue vie dal giorno che fosti creato, finché non si trovò in te la perversità. Per l'abbondanza del tuo commercio, tutto in te si è riempito di violenza, e tu hai peccato; perciò io ti caccio via, come un profano, dal monte di Dio e ti farò sparire, o cherubino protettore, di mezzo alle pietre di fuoco. Il tuo cuore si è insuperbito per la tua bellezza; tu hai corrotto la tua saggezza a causa del tuo splendore; io ti getto a terra, ti do in spettacolo ai re. Con la moltitudine delle tue iniquità, con la disonestà del tuo commercio tu hai profanato i tuoi santuari; perciò io faccio uscire in mezzo a te un fuoco che ti divori e ti riduco in cenere sulla terra, in presenza di tutti quelli che ti guardano. Tutti quelli che ti conoscevano fra i popoli restano stupefatti al vederti; tu sei diventato oggetto di terrore e non esisterai mai più» (Ez 28,12-19).
Don Adriano