«…Il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo» (Lc 11,11-13)
Carissimi,
lo Spirito Santo, dono del Dio vivente e del Signore Gesù, è potenza dell’amore di Dio donato a tutta l’umanità; è lui che anima, sostiene e illumina la nostra esistenza. Noi siamo veramente poveri senza lo Spirito Santo che è dono di grazia, e il Padre lo darà in Cristo Gesù a coloro che glielo chiedono.
La preghiera è il respiro della vita, è l’ossigenazione della vita spirituale, è la spinta che ci porta a esercitare la carità di Cristo verso i bisognosi, i malati, i poveri e gli indigenti. La preghiera ci fa comprendere quanto Dio ci ama e, affidata all’opera meravigliosa dello Spirito Santo, ci fa gustare la gioia di pregare la Parola di Dio che nutre la vita dell’uomo, che lo illumina e che lo ama incessantemente.
San Paolo, nella lettera ai Colossesi, scrive anche a tutti noi: «La parola di Cristo dimori tra voi abbondantemente; ammaestratevi e ammonitevi con ogni sapienza, cantando a Dio di cuore e con gratitudine salmi, inni e cantici spirituali. E tutto quello che fate in parole e opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre» (Col 3,16-17).
Pertanto, preghiamo con il salmista: «Chi confida nel Signore è come il monte Sion: non vacilla, è stabile per sempre» (Sal 124,1).
Ascoltiamo in merito il profeta Isaia: «Come una madre consola un figlio, così io vi consolerò; in Gerusalemme sarete consolati. Voi lo vedrete e gioirà il vostro cuore, le vostre ossa saranno rigogliose come erba fresca. La mano del Signore si farà manifesta ai suoi servi, ma si sdegnerà contro i suoi nemici» (Is 66,13-14). E con il salmista così preghiamo: «Gli occhi del Signore sui giusti, i suoi orecchi al loro grido di aiuto. Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito, egli salva gli spiriti affranti. Il Signore riscatta la vita dei suoi servi, chi in lui si rifugia non sarà condannato» (Sal 33,16.19.23).
La preghiera sempre affidata allo Spirito Santo, ci fa gustare la presenza amorosa di Dio Padre, di Gesù Figlio unigenito e dello Spirito Santo su tutta l’umanità: Dio ama e ama sempre perché Dio è amore! Quanta tenerezza viene riversata per mezzo di Gesù e dello Spirito Santo nel cuore di ciascuno di noi! Ascoltiamo Gesù che, parlando al nostro cuore, ci dice: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore offre la vita per le pecore. Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso, poiché ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo comando ho ricevuto dal Padre mio. Io dò loro la vita eterna e non andranno mai perdute e nessuno le rapirà dalla mia mano. Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti e nessuno può rapirle dalla mano del Padre mio» (Gv 10,11.18.28-29).
Carissimi, la preghiera affidata allo Spirito Santo diventi il palpito dell’amore di Dio in ciascuno di noi, nel nostro quotidiano, nel nostro vivere e operare.
Don Adriano