La vita è un palpito dell'amore di Dio in noi
Carissimi,
quante meraviglie Dio opera nella vita dell’uomo e nel cuore dell’umanità!
Anche noi preghiamo con il salmista così: «I cieli narrano la gloria di Dio e il firmamento annunzia l'opera delle sue mani» (Sal 19,2).
Dio è il Signore e Creatore di tutto ciò che esiste. Il libro di Giobbe ci dice: «Dov'eri tu quand'io ponevo le fondamenta della terra?» (Gb 38,4).
«Chi prepara al corvo il suo pasto, quando i suoi nati gridano verso Dio e vagano qua e là per mancanza di cibo?» (Gb 38,41).
«Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò.» (Gn 1,27). L’uomo è la meraviglia delle meraviglie operate da Dio e porta nel cuore l’immagine dell’amore di Dio che genera la vita, la vivifica e la arricchisce della sua stessa bellezza.
Certo, l’uomo vive la sua vita evitando istintivamente tutto ciò che le nuoce; apprezza e stima tutto ciò che la arricchisce; inoltre la difende perché è considerata un dono inestimabile; la cura perché è un tesoro di inestimabile valore e la alimenta di tutto ciò che è necessario per renderla sempre più bella e preziosa.
Il libro della Sapienza ci dice: «Tu risparmi tutte le cose, perché tutte son tue, Signore, amante della vita» (Sap 11,26). Ecco il motivo per cui Dio stesso invita l’uomo ad aver cura della vita; non solo lo invita, ma gli comanda: «Non uccidere» (Es 20,13; Dt 5,17). Dio vuole che l’uomo combatta con energia contro tutto ciò che deturpa la vita o costituisce minaccia, non solo nei propri confronti, ma anche nei confronti degli altri.
Citiamo ad esempio: l’inquinamento ambientale, la trascuratezza e il disordine, il lavoro sfibrante e gli eccessi del bere che causano malattie serie a livello psichico e fisico; così anche il mangiare e l’uso di stupefacenti, e tutto ciò che causa un’atroce assuefazione.
Dio vuole che l’uomo sia come Lui lo ha pensato; come Lui lo ha intensamente amato e creato in Cristo Gesù nello Spirito Santo.
Sant’Ireneo ci dice: “L’uomo vivente è gloria di Dio”. Stupendo!
Pertanto «l'uomo divenne un essere vivente» quando Dio, fonte della vita, «soffiò nelle sue narici un alito di vita» (Gen 2,7), poiché, come abbiamo detto più di una volta, la vita dell’uomo scaturisce sempre dal cuore di Dio che abita in ogni persona (1Cor 6,19).
Con il salmista così preghiamo: «Se nascondi il tuo volto, [gli uomini] vengono meno, togli loro il respiro, muoiono e ritornano nella loro polvere. [Se invece] mandi il tuo spirito, sono creati, e rinnovi la faccia della terra» (Sal 103,29-30).
Tutti e tutto, persone e cose esistenti, sono segno dell’amore di Dio: «Poiché tu ami tutte le cose esistenti e nulla disprezzi di quanto hai creato» (Sap 11,24). Che meraviglia!
Gli Atti degli Apostoli ci dicono in merito: «In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo» (At 17,28). Concludo citando sant’Agostino: “Tu ci hai fatti per te, o Signore, e il nostro cuore è inquieto sino a quando non riposa in Te”.
La vita è un dono immenso che ci è stato consegnato, pertanto viviamola con gioia, difendiamola perché è preziosa, amiamola perché è un palpito d'amore di Dio in noi!
don Adriano