È bello imparare ad amare!
È bello amare Dio da cui riceviamo l'infinito amore, per imparare ad amare e per gioire nell'amare noi stessi che siamo opera meravigliosa scaturita dalla tenerezza e dalla grazia del Signore, ed è bello amare i fratelli e le sorelle che sono doni preziosi che Dio, fonte di amore, ci ha donato.
Gesù ci insegna a donare, e sempre donare amore per gioire nel vivere il prezioso dono della vita. Si ama donando il nostro servizio caritatevole ai fratelli e alle sorelle bisognosi, come Gesù ci insegna nello Spirito Santo. Bisogna anche imparare ad amare soprattutto quando è necessario perdonare, direi, vivendo il perdono. Si perdona amando e si ama perdonando.
San Paolo ci dice stupendamente: «Amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno gareggiate nello stimarvi a vicenda» (Rm 12,10); ancora: «Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri» (Rm 12,16). Pertanto: «Accoglietevi gli uni gli altri come Cristo accolse voi» (Rm 15,7); «Correggetevi l'un l'altro» (Rm15,14); «Aspettatevi gli uni gli altri» (1Cor 11,33).
«Mediante la carità siate a servizio gli uni degli altri» (Gal 5,13); «Confortatevi a vicenda» (1Ts 5,11); «Sopportandovi a vicenda con amore» (Ef 4,2); «Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda» (Ef 4,32); «Siate sottomessi gli uni agli altri nel timore di Cristo» (Ef 5,21); «Pregate gli uni per gli altri» (Gc 5,16); «Rivestitevi tutti di umiltà gli uni verso gli altri» (1Pt 5,5); «Siamo in comunione di uni con gli altri» (1Gv1,7); «Non stanchiamoci di fare il bene a tutti, soprattutto ai nostri fratelli nella fede» (Gal 6,9-10).
Che ricchezza di vitalità spirituale e umana ci dona la Parola di Dio; questo itinerario splendido: educazione, gentilezza, sincerità, controllo di sé, delicatezza, senso dell'umorismo, spirito di condivisione e di collaborazione.
È bello gioire delle gioie dei fratelli e delle sorelle che ci circondano e che incontriamo nel nostro cammino quotidiano; è bello essere premurosi alle necessità dei fratelli e delle sorelle per essere: «Lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera» (Rm 12,12).
Diventiamo poveri tra i poveri per essere arricchiti della loro bellezza e della loro grandezza, nei quali è presente anche Gesù. Pertanto, chi serve con cura, con amore e con dedizione i poveri, ama con gioia Gesù presente in loro.
Dobbiamo avere dedizione e attenzione ai bisognosi, agli emarginati e alle persone sole. Soltanto così impariamo davvero ad amare, a gioire nell'amare e a servire con gioia amando.
Affidiamo questo cammino luminoso e gioioso a Maria, la piena di grazia, la madre di tutta l'umanità, la madre di Dio, della chiesa e di ciascuno di noi.
don Adriano