L'uomo e il fascino del peccato
Carissimi,
vogliamo riflettere sul peccato che devasta la bellezza del creato, di tutto ciò che esiste, e la bellezza e la grandezza dell'uomo. Ma Dio, ricco di grazia e di benevolenza, ha rivelato la sua misericordia in Cristo Gesù nello Spirito Santo all'umanità immersa nel peccato. Pertanto, insieme vogliamo pregare il Dio dell'amore e della bontà infinita così: “Signore nostro Dio, santo è il tuo Nome; piega i nostri cuori all’ubbidienza dei tuoi comandamenti e donaci la sapienza della croce perché, liberati dal peccato che ci chiude nel nostro egoismo, ci apriamo al dono dello Spirito per diventare tempio vivo del tuo amore”.
Il peccato è una triste realtà che deve essere sradicata con la potenza della grazia, della croce di Cristo Gesù, della preghiera e della conversione. Il libro dei proverbi ci dice: «Chi può dire: “Ho purificato il cuore,sono mondo dal mio peccato?”» (Pr 20,9). Anche san Giacomo ci dice: «Tutti quanti manchiamo in molte
cose» (Gc 3,2); e San Giovanni dice: «Se diciamo che siamo senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi» (1 Gv 1,8). Tenendo presente una realtà di vita che purtroppo nel cuore dell'umanità si impone, ed è un'amara realtà, non possiamo che pregare intensamente. Sin dalle prime pagine, la Bibbia rivela in termini espliciti la tendenza dell'uomo alla ribellione al suo Signore (cfr Gn 3; 4,1-14; 6,5.12-13); e la storia dell'uomo sarà una catena ininterrotta di empietà, di violenze, di turpitudini, di peccati e di guerre.
San Paolo ci dice in merito: «Dio li ha abbandonati all'impurità secondo i desideri del loro cuore, sì da disonorare fra di loro i propri corpi, poiché essi hanno cambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno venerato e adorato la creatura al posto del Creatore, che è benedetto nei secoli. Amen. Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. E poiché hanno disprezzato la conoscenza di Dio, Dio li ha abbandonati in balìa di una intelligenza depravata, sicché commettono ciò che è indegno, colmi come sono di ogni sorta di ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d'invidia, di omicidio, di rivalità, di frodi, di malignità; diffamatori, maldicenti, nemici di Dio, oltraggiosi, superbi, fanfaroni, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia» (Rm 1,24-26.28-31). Ecco ciò che provoca il peccato, il fascino del male; terribile! Il peccato è annientamento della bellezza dell'uomo. L'uomo ha bisogno di conversione, di perdono e di ritornare al Signore che sempre perdona perché ama. È bello ciò che preghiamo con il salmista: «Io t'invoco, mio Dio: dammi risposta; porgi l'orecchio, ascolta la mia voce, mostrami i prodigi del tuo amore; tu che salvi dai nemici chi si affida alla tua destra» (Sal 16,6-7). È stupendo ciò che ci dice il libro della Sapienza.
«Ma tu, nostro Dio, sei buono e fedele, sei paziente e tutto governi secondo misericordia. Anche se pecchiamo, siamo tuoi, conoscendo la tua potenza; ma non peccheremo più, sapendo che ti apparteniamo. Conoscerti, infatti, è giustizia perfetta, conoscere la tua potenza è radice di immortalità» (Sap 15,1-3). Concludo con la confessione di San Paolo che scrive a Timoteo: «Questa parola è sicura e degna di essere da tutti accolta: Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori e di questi il primo sono io. Ma appunto per questo ho ottenuto misericordia, perché Gesù Cristo ha voluto dimostrare in me, per primo, tutta la sua magnanimità, a esempio di quanti avrebbero creduto in lui per avere la vita eterna» (1Tim 1,15-16).
A Maria, Vergine Immacolata affidiamo il nostro cammino di conversione, di liberazione e di purificazione per rivestirci sempre di più della grazia del Signore Gesù.
Don Adriano