Lo Spirito Santo è dono d'amore di Dio in Cristo Gesù
Carissimi,
è bello, ed è un dono inestimabile ricevere da Dio lo Spirito Santo che agisce con la sua opera meravigliosa nel cuore dell'umanità, nel cuore della Chiesa, e nella vita di ciascuno di noi. La nostra vita, senza il dono dello Spirito Santo, sarebbe spenta, e verrebbe meno quella vitalità che alimenta il nostro vivere, il nostro operare, la nostra vita spirituale e umana.
Gesù ha dichiarato che il mondo, l'umanità, non sa che cosa sia lo Spirito Santo, ma ha promesso, e lo stiamo constatando, che quelli che credono in Lui possono conoscerlo, perché dimora in loro: «Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito di Verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché Egli dimora presso di voi e sarà in voi» (Gv 14,16-17). Pertanto, si vive di Cristo per opera dello Spirito Santo. La presenza dell'amore di Dio, della grazia del Signore, è fortemente operante nel cuore dell'umanità e nel cuore di ciascuno di noi.
San Paolo ci dice stupendamente: «È noto infatti che voi siete una lettera di Cristo composta da noi, scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente, non su tavole di pietra, ma sulle tavole di carne dei vostri cuori» (2Cor 3,3).
Il profeta Ezechiele ci fa riflettere sull'intervento meraviglioso di Dio Padre che, in Cristo Gesù nello Spirito Santo, continua ad operare per la salvezza di tutta l'umanità e di ogni persona, per dare a ciascuno un cuore nuovo, lo Spirito e la potenza del suo amore misericordioso: «Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. Porrò il mio Spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo i miei statuti; e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi. Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio. Vi libererò da tutte le vostre impurità: chiamerò il grano e lo moltiplicherò e non vi manderò più la carestia» (Ez 36,26-29).
Sì, è lo Spirito Santo che ci libera dalle opere della carne (cfr Rm 8,13), e ci dona la gioia di ricevere: «Il frutto dello Spirito che è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé» (Gal 5,22).
È bello ciò che ci dice Gesù in merito alla potenza dello Spirito Santo nel suo insegnamento:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore» (Lc 4, 18,19). Quando Cristo Gesù parla, avviene sempre qualcosa di grande, di straordinario: il paralitico si alza (cfr Mt 9,1-8); il mare in tempesta si placa (cfr Mc 4,35-41); il fico si secca (cfr Mt 21, 18-22); i ciechi vedono, gli zoppi camminano, i lebbrosi vengono sanati, i sordi odono, i morti risuscitano (cfr Lc 7,22).
Carissimi, non c'è preghiera senza lo Spirito Santo; Gesù ce lo insegna: al Giordano «mentre Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e scese su di lui lo Spirito Santo in apparenza corporea, come di colomba, e vi fu una voce dal cielo: tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto» (Lc 3,21-22). Così sul monte della trasfigurazione «mentre pregava il suo volto cambiò d'aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante» (Lc 9,29). Affidiamo tutto e tutti all'opera meravigliosa dello Spirito Santo; egli è lo Spirito di Verità, il nostro Avvocato e il nostro Consolatore; è Colui che ci insegna ogni cosa e ci ricorda tutto ciò che Gesù ci ha detto.
A Maria, Madre della Chiesa e di ciascuno di noi, affidiamo il nostro cammino animato dallo Spirito Santo, arricchito dal suo intenso amore e sostenuto dalla sua forza.
Don Adriano