Lettera a tutto il Cenacolo
Settembre 2015
Carissimi,
dopo la breve pausa estiva, mi rivolgo a voi tutti che siete parte attiva del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione per riprendere insieme, con più fede e con più speranza, il nostro cammino comunitario di preghiera, di partecipazione all’Eucaristia, di adorazione eucaristica. La Parola di Dio, nutrimento indispensabile per la nostra crescita spirituale e l’animazione dello Spirito Santo, amore del Padre e del Figlio Gesù, amore che rende sempre più attivo il nostro spirito, ci animino e ci abilitino sempre di più ad esercitare la carità con tanto amore, dedizione e gioia, che dona un impulso vitale nella donazione e nel servizio ai fratelli bisognosi.
Inoltre siamo caldamente invitati a esercitare la carità di Cristo nel nostro quotidiano, in famiglia, nella nostra parrocchia e nel cuore del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione; a fraternizzare con tutti per creare, sempre sotto l’azione dello Spirito Santo, un cuor solo e un’anima sola; a vivere intensamente un dono di grazia nel giubileo straordinario della Misericordia del Signore per tutta l’umanità, indetto dal nostro papa Francesco, riflettendo su Cristo Gesù che è il simbolo della Misericordia del Padre, sul Signore “ricco di misericordia” (Ef 2,4) e sul Signore “misericordioso e pietoso, lento all'ira e ricco di amore e di fedeltà” (Es 34,6).
Dio è fonte di vita, di grazia, di gioia, di tenerezza e di perdono.
La preghiera, affidata all’azione potente dello Spirito Santo, ci faccia scoprire sempre di più che Dio, Padre buono, ci ama incessantemente, anche quando il peccato ferisce la vita e il cuore dell’uomo: Dio è sempre misericordioso e sempre ci perdona perché ci vuole intensamente bene e si prende cura di noi.
Portiamo avanti la nostra missione tra i malati, i poveri, i diseredati e i bisognosi con tanto amore, impegno e dedizione.
Il nostro servizio nella mensa del Cenacolo si svolga sempre con amore più intenso e con responsabilità nei confronti di chi ha bisogno di aiuto, di comprensione, di cibo e di incontrare persone amiche che gratuitamente sanno donare un servizio attento e delicato, un saluto e un sorriso.
La preghiera e la partecipazione all’Eucaristia arricchiscano sempre di più la nostra vita di fede, la nostra vita spirituale, umana e di comunione fraterna, attingendo da Cristo Gesù la grazia e la bontà che ci rendono capaci di condividere con gli altri ciò che siamo, ciò che in dono dal Signore gratuitamente riceviamo e ciò che attivamente operiamo esercitando la carità di Cristo Gesù.
Concludo citando le parole autorevoli di san Paolo: “Rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire e con la stessa carità, rimanendo unanimi e concordi. Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso. Ciascuno non cerchi l'interesse proprio, ma anche quello degli altri” (Fil 2,2-4).
Don Adriano
Settembre 2015