Lettera ai volontari
Agosto 2012
Carissimi,
a voi tutti del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione scrivo questa lettera che scaturisce dal profondo del mio cuore e che vuole arrivare nel cuore di ciascuno di voi.
È doveroso da parte mia ringraziare il Signore che ha accompagnato in questo anno trascorso i nostri passi sul cammino della preghiera, per la gioia di esserci sentiti intensamente da Lui amati, guidati e protetti e per l’importanza che ha avuto, e che continua ad avere, la celebrazione eucaristica per la nostra conversione, per la nostra crescita spirituale, ascetica, di fede e di speranza. Essa ci ha abilitati e ci abilita ad operare, con tanto amore, tenerezza e delicatezza, sempre di più nella carità verso i poveri, i diseredati, i sofferenti, gli sfiduciati, le persone sole e abbandonate a se stesse. Dalla celebrazione eucaristica riceviamo la forza per agire sul cammino del nostro servizio che vuole sempre di più qualificarsi, con l’aiuto e la potenza dello Spirito Santo, nel servire il Signore Gesú in coloro che hanno fame di pane quotidiano che sostiene il loro corpo e di quello spirituale, non solo, ma anche di amicizia, accoglienza, attenzione delicata, un sorriso, un saluto, un servizio donato per amore e veramente solidale in un momento storico di cambiamento in termini di valori e di relazioni. Come tutti ben sappiamo queste trasformazioni generano crisi, insicurezza e sfiducia.
Ringrazio pure tutti voi per l’assidua partecipazione all’Eucaristia e alle celebrazioni dei primi venerdì del mese, all’ascolto delle catechesi, allo stare in adorazione alla presenza di Gesú eucaristico; all’accostarsi alla confessione periodica; alla partecipazione ai ritiri spirituali nei momenti forti dell’anno liturgico e agli esercizi spirituali annuali. L’esercizio della carità di Cristo, con tanto impegno e sacrificio, ci ha immessi e ci immette nel mondo dei poveri e dei malati condividendo, per quanto è possibile, la loro condizione e quella di chi è nella sofferenza, fraternizzando e riconoscendoli come soggetti degni della loro personalità entrando in dialogo e facendoci voce del loro dolore, sofferenza, umiliazione ed emarginazione.
Dobbiamo vivere una vita comune fraternizzando impegnandoci e sforzandoci nel mettere al centro della nostra attenzione gli altri, la persona, accogliendoci l’un l’altro con sacro rispetto per ognuno eliminando, con la forza della preghiera e della carità, l’individualismo sotto le più diverse forme, come il protagonismo e altre forme deleterie per se stessi, per gli altri e per il Cenacolo.
Noi abbiamo cercato e vogliamo cercare, pregando, di coltivare il rispetto reciproco, aiutando i più deboli e coloro che faticano di più nel compiere questo cammino, tenendo presente ciò che Gesú ci dice nel Vangelo: “Chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore” (Mc 10, 43).
Vogliamo diventare, con umiltà e semplicità di cuore, una comunità di fede che, con l’aiuto dello Spirito Santo, non si stanca mai di servire il Signore nella gioia e i fratelli che in dono Lui ha messo sul nostro cammino.
Infine ringrazio l’Associazione Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione e il suo Direttivo che, con dedizione, pazienza e tanto amore, svolgono il loro prezioso e delicato servizio per la gloria di Dio e per il bene di tutti noi.
A Maria, Madre della Chiesa e del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione, Salute dei malati, Regina della pace affidiamo il nostro cammino di fede, di conversione e di crescita spirituale.
Vostro affezionatissimo
Don Adriano
Torino, 11 agosto 2012