Lettera ai volontari e volontarie del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione
Carissimi volontari e volontarie del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione,
la pausa estiva ha portato in tutti noi una nuova ricarica di vitalità per riprendere il nostro meraviglioso servizio ai poveri, ai bisognosi e agli indigenti.
I poveri ci stanno aspettando! È tempo di guardare avanti e continuare con fedeltà, con perseveranza, con gioia ed entusiasmo il nostro prezioso servizio caritatevole.
Il nostro Cenacolo deve rimanere vivo e dinamico, con una forza sempre più rinnovatrice nella carità di Cristo Gesù, animata e sostenuta dall’opera meravigliosa dello Spirito Santo. Dobbiamo essere strumenti vivi di trasmissione della bontà infinita di Dio che si prende cura di noi, povera gente e di coloro che sono svantaggiati e che sono ai margini della società.
Come tutti voi ben sapete, i bisognosi aumentano sempre di più, pertanto noi vogliamo intensificare il nostro servizio amorevole per testimoniare concretamente che Dio è bontà infinita, che si prende cura dei deboli e delle persone fragili dimenticate dagli uomini, ma non da Lui.
Dobbiamo presentare a tutti quei fratelli e sorelle, che il Signore invia nei nostri Centri di ascolto, di preghiera e nella nostra splendida e amata mensa, il volto della carità di Cristo che è amore, tenerezza, accoglienza, sorriso, saluto e gioia di servire per amare.
Quanta sofferenza, dolore, incomprensione e umiliazioni nei cuori dei nostri poveri! Quanti drammi portano nel loro cuore: violenza, abbandono, rabbia, tradimenti e ingiustizie!
Pertanto, oltre al nostro servizio caritatevole, dobbiamo donare anche del buon cibo, procurato da noi volontari con tanto amore, e servito con gioia. Il nostro gesto rincuora e abbraccia chi è nella miseria e nel bisogno e lo fa sentire compreso facendogli percepire la vicinanza e l’opera dell’amore di Dio che non li fa sentire soli.
I volontari del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione non devono mai trasmettere stanchezza, sfiducia, delusione o altri aspetti negativi, ma ciò che lo Spirito Santo non lascia mancare al cuore di coloro che si impegnano a servire con gioia il Signore presente nei poveri e in ciascuno di noi.
Dobbiamo imparare a farci prossimi verso i bisognosi e a percorrere la via della carità con fedeltà, perseveranza e gioia. Dobbiamo vivere la carità di Cristo in un’azione concreta e dinamica.
Tante persone sono alla ricerca di cibo, di lavoro, di casa, di serenità, e anche a noi chiedono aiuto, comprensione, consolazione e sostegno. È per questo che il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione deve essere sempre vigile e pronto per individuare nuove opere di misericordia caritatevoli e attuali, con generosità ed entusiasmo, confidando nella Divina Provvidenza.
Carissimi e preziosissimi volontari, tante persone ci chiedono aiuto! Lo Spirito Santo ci sproni con potenza perché possiamo essere sempre pronti a offrire il nostro servizio caritatevole.
Dopo aver incontrato Pietro, Giacomo e Giovanni, san Paolo dice: «Ci pregarono di ricordarci dei poveri: ciò che mi sono proprio preoccupato di fare» (Gal 2,10).
Grazie, grazie per la vostra preziosa disponibilità, sollecitudine e generosità.
A Maria affidiamo tutto e tutti, lei che è Madre dei poveri e del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione.
Con tanta riconoscenza, vi saluto con simpatia e affetto.
Torino, 6 luglio 2019 – Trasfigurazione di N. S. Gesù Cristo.
Don Adriano
Scarica la lettera in formato .pdf