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L'arcivescovo Nosiglia alla mensa dei poveri



Due grandi locali al pian terreno di via Belfiore 12 in Torino dove tutte le domeniche e i giorni festivi dell'anno è garantito un pasto confezionato in sacchetti da asporto a chiunque sia nella necessità. Ma non si tratta di ricevere solo un sacchetto con panini, pizza, yogurt, dolce, frutta e acqua: c'è molto di più di quelle poche seppur importanti e necessarie cose per nutrirsi, c'è anche tutto l'amore e l’impegno del fondatore e animatore don Adriano Gennari e dei volontari del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione – O.N.L.U.S. – Associazione di Volontariato.
C'è la consapevolezza che ciò che si fa al più piccolo dei nostri fratelli è un servizio che facciamo a Gesú presente nel povero: questo è quanto ha colto nella mensa di via Belfiore anche il nuovo Arcivescovo di Torino, Mons. Cesare Nosiglia, venuto in visita domenica 20 marzo, dopo aver celebrato la S. Messa con don Adriano e con don Piero Gallo nella vicina Parrocchia dei SS. Pietro e Paolo.
Il nostro Arcivescovo è stato accolto, in un’atmosfera di gioia, di entusiasmo e con grande affetto, dai volontari che, come di consueto, dalle ore 7 del mattino erano impegnati in questo prezioso servizio e dai poveri che erano lì presenti in quel momento ricco di gioia. L’Arcivescovo Mons. Nosiglia, dimostrando grande sensibilità verso i bisognosi e i sofferenti, rivolgendosi ai volontari del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione ha detto: “Nella città dei Santi sociali questa è una bella testimonianza di fede e di amore. Anzi, la vostra presenza è ancora più preziosa di altre perché voi siete qui a prestare volontariato di domenica il giorno che, quasi per tutti, è dedicato al riposo”.
Le parole dell’Arcivescovo hanno anche il sapore di una benedizione quando afferma: “Il Signore vi restituirà tutto il bene che state donando: ricompenserà voi e le vostre famiglie. Quello che fate arricchisce le vostre vite perché più diamo agli altri e più siamo felici”. Poi il suo pensiero va agli emarginati: “Non dobbiamo abbandonarli: certo, vale più un piccolo lavoro che una grande assistenza, ma per chi il lavoro non ce l’ha un appoggio concreto è molto prezioso”.
L’Arcivescovo stringe le mani, accarezza le spalle dei poveri, sulle quali gravano pesi inimmaginabili, si china su di loro con uno sguardo penetrante e un sorriso accattivante.
Il lavoro svolto dai volontari della mensa del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione è importante perché nei giorni festivi quasi tutte le altre mense sono chiuse, non solo, ma anche perché Torino è una città in cui emergono più che altrove le nuove povertà, in cui la cosiddetta "forbice della disparità sociale" si allarga sempre di più.
I nostri amici che vengono a prendere il cibo la domenica e i giorni festivi sono in gran parte extracomunitari, ma ci sono anche italiani, e fra questi molti anziani: ecco le nuove povertà che avanzano. In proposito Mons. Nosiglia manifesta anche la sua preoccupazione per questo fenomeno che non dà segnali di arretramento “per l’aumento delle persone costrette a vivere in povertà a causa della finanza impazzita di un’economia che non mette al centro l’essere umano”.
Poi esprime un invito: “Ciascuno di noi deve costruire dentro di sé un cammino di pace; attenzione, però, a non guardare troppo lontano. La realtà dei poveri è fatta dagli invisibili che possono vivere al nostro fianco: non trascurate, dunque, il vicino di casa”. Questo è un appello che don Adriano, sacerdote cottolenghino, ha fatto suo ormai da diversi anni.
La mensa del Cenacolo è situata in una zona disagiata vicino alla stazione di Porta Nuova e quindi non è necessario andare troppo lontano per scoprire la povertà, come ha detto anche il nostro Arcivescovo Mons. Nosiglia.
Torino è sempre stata una città di accoglienza e attenzione al disagio sociale e vanta il maggior numero di "Santi sociali", come vengono chiamati: è su questo filone di impegno che don Adriano, con il suo Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione, ha inteso esprimere il lato concreto della fede nella carità attraverso la mensa di via Belfiore.
La solidarietà è il passaggio obbligato di chi si mette in cammino alla sequela di Cristo!
Ecco quindi mani che lavorano nel silenzio senza apparire: un lavoro capillare già a monte della domenica per ritirare tutto il pane che le panetterie e i forni ci offrono, oltre ad altri prodotti necessari che ci vengono donati da altri benefattori.
Ma la realizzazione di questa importante opera è resa possibile soprattutto grazie ad altre persone caritatevoli e a tutti coloro che, sensibili al problema, con offerte in denaro o in natura, non lasciano mancare nulla nei “sacchetti della festa”: mediamente ne vengono distribuiti ben 600 ogni giorno con punte anche di 680.  In tutto questo vediamo l’intervento della Divina Provvidenza.
La mensa apre alle ore 8,30 e chiude alle ore 12 di ogni giorno festivo e dispone di tavoli ai quali, coloro che non hanno una casa e sono senza fissa dimora, possono sedere, al caldo, e consumare il cibo e anche bere un caffè.
In questi locali, che sono stati messi a disposizione dalla Piccola Casa della Divina Provvidenza, vengono distribuiti, ogni mercoledì mattina, anche i "pacchi famiglia" che comprendono generi alimentari di prima necessità come pane, pasta, riso, pelati, formaggio, latte, yogurt, frutta, verdura ecc., consegnati a chi ne fa richiesta, previo colloquio con i responsabili per accertare l’effettiva necessità.
Ad impegnarsi nei vari turni di servizio, coordinati da referenti, sono circa un centinaio di volontari di tutte le età: dal giovane al pensionato, alle famiglie intere e questo rende l'idea di come il gruppo del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione di don Adriano coinvolga con entusiasmo chiunque voglia rendersi partecipe dei progetti d'amore di Dio donando con gioia ciò che abbondantemente e gratuitamente si riceve dalla Divina Provvidenza.
CB

Rassegna Stampa

Monsignor Nosiglia nella mensa di via Belfiore. La Voce del Popolo, 27 marzo 2011
L'attenzione verso chi soffre fa parte delle radici di Torino. La Repubblica, 21 marzo 2011
Nosiglia alla tavola dei poveri. "Non abbandonate gli ultimi". La Stampa, 21 marzo 2011
Aperta ogni domenica la mensa di via Belfiore. La Voce del Popolo, 26 dicembre 2010

 

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CASA DI SPIRITUALITÀ

Monastero Abbaziale Cistercense di Casanova. Carmagnola (Torino)
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T 011 979 52 90
Aperto ogni domenica e festivi dalle 15 alle 18.
Don Adriano riceve il sabato dalle 6,30 alle 11. Segue celebrazione eucaristica.
Per partecipare alle celebrazioni a Casanova presiedute da don Adriano, è possibile prenotare il pullman telefonando a Michelina al numero 349.2238712. Partenza da Settimo T.se ore 13,00 – Da Piazza Maria Ausiliatrice – Torino ore 13,45.

CENTRO DI ASCOLTO

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Orario di ricevimento:
Lunedì dalle 7,30 alle 9,30
Giovedì dalle 13,30 alle 16,30

Nei centri di ascolto di Torino e Casanova continua l'accoglienza rispettando le norme vigenti relative al distanziamento e all'uso della mascherina

MENSA DEI POVERI

Opere caritatevoli per i poveri
Mensa via Belfiore 12, Torino
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Distribuzione sacchetti pasto:
domenica e festivi dalle ore 9.00 alle 11.00
Distribuzione pacchi viveri alle famiglie bisognose:
sabato dalle ore 9.30 alle 12.00
Mensa preserale calda per i senzatetto:
da lunedì a venerdì dalle ore 14.30 alle 17.00 

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