I volontari raccontano...
Cari amici,
anche io vorrei dare testimonianza dell’importanza che ha ormai nella mia vita l’aver intrapreso la via del volontariato, partecipando alla distribuzione dei pasti presso la mensa dei poveri di via Belfiore 12 a Torino.
Dopo diversi anni passati nella continua ricerca del benessere per me e la mia famiglia, finalmente mi sono ritrovato in un ambiente dove tutto è reso semplice dall’amore e dalla carità delle persone che mi circondano. Nei miei cari amici volontari ho infatti riscoperto alcuni doni che questa affannosa ricerca tende a farci dimenticare, come l’umiltà e la gioia di essere al servizio dei più bisognosi, in un’atmosfera di serenità che infonde benessere nel cuore e nella mente.
Non è semplice preparare il cibo per tante persone e di questo dobbiamo ringraziare le bravissime volontarie che si dedicano alla cucina, ma in via Belfiore tutti aiutano tutti nel continuo tentativo di migliorarsi per dare il massimo a quelle persone che, meno fortunate di noi, insieme ad un piatto caldo non chiedono altro che uno sguardo sincero di comprensione e di affetto.
Io ritengo che il servizio offerto possa essere di aiuto non solo per i nostri fratelli bisognosi, ma anche per noi perché ogni minuto che trascorriamo nell’offrire questo servizio è un qualcosa di gratificante che ci lega l’uno all’altro in piena armonia e partecipazione: posso davvero testimoniare che per me il poter servire i poveri con altri meravigliosi volontari è diventato il sale della vita. Quando un tuo fratello che è nel bisogno ti sorride augurandoti una buona domenica, in quel momento senti su di te tutta la “piccolezza” dell’essere umano, ma al contempo ti rendi conto delle magnifiche opere che quel “piccolo” essere umano può compiere se si lascia sostenere e guidare nella giusta direzione da nostro Signore Gesù Cristo.
Questa intensa esperienza può farci ritrovare noi stessi, insegnandoci ad usare le mani come strumento per fare del bene (come diceva Madre Teresa), ad utilizzare la bocca per sorridere e non per offendere. Spesso nella nostra vita non capiamo l’importanza dell’essere caritatevoli, invece l’adoperarsi per gli altri è la miglior cura per la nostra anima e non dovremmo mai dimenticare, inoltre, che il nostro percorso è pieno di imprevisti e un giorno anche noi potremmo trovarci in una situazione di difficoltà, ma il servizio caritatevole che oggi offriamo può renderci capaci di affrontare la vita in modo diverso, perché la gioia, quando donata, ci viene restituita moltiplicata.
Il mio ringraziamento va innanzitutto al Signore che mi ha fatto il dono di incontrare tutti i volontari e le volontarie che mi hanno accolto ed aiutato in questo periodo, non solo alla mensa, ma anche in un luogo di grande spiritualità come l’abbazia di Casanova, al Cottolengo che mi ha ospitato e amato fin da bambino aiutandomi a crescere nell’amore di Dio e non ultimo a don Adriano che conosco ormai da 38 anni, poiché suo allievo alle scuole medie.
Infine, ai giovani dico questo: fate attenzione alle cose troppo facili perché in esse il piacere è solo momentaneo e ne resterete delusi, invece il donare il proprio servizio per il bene di un’altra persona vi farà crescere umanamente, spiritualmente e culturalmente dandovi la forza di affrontare al meglio il vostro futuro.
Vi aspettiamo numerosi a partecipare alle tante attività del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione!
Massimo