I volontari raccontano...
Questa è la mia, la nostra bella esperienza
Nel 2007, la mia famiglia ed io, abbiamo avuto l'opportunità di conoscere don Adriano, e cominciammo così a partecipare assiduamente alle celebrazioni eucaristiche.
Da allora il nostro modo di vedere la vita cambiò, i nostri cuori si riempiono di tanta gioia che nessuna ricchezza sarebbe mai stata in grado di fare altrettanto. Nostro figlio, ormai quasi maggiorenne, da quando ebbe 5 anni, senza che nessuno lo spingesse a farlo, ha subito voluto partecipare attivamente al Cenacolo facendo il chierichetto.
Vendendo nostro figlio mettersi in gioco in prima persona, abbiamo capito che avremmo dovuto prendere esempio da lui e farlo anche noi, allora insieme decidemmo che era ora anche di dare, non solo di ricevere.
Iniziammo così a far parte dei volontari del Cenacolo Eucaristico, lasciandoci coinvolgere dall’immensa gioia che si prova quando si serve i poveri, gli indigenti e le persone in difficoltà.
Prima di tutto noi abbiamo iniziato come semplici volontari a servire i numerosi poveri presso la mensa del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione, in Via Belfiore 12. Nonostante dovessimo svegliarci presto al mattino, il tanto lavoro, nostro figlio è sempre venuto con noi e come noi adulti donava con tanto entusiasmo e voglia il suo servizio ai più poveri tra i poveri e ai diseredati.
Io ad esempio ho iniziato tagliando il pane, mia moglie preparava i panini e mio figlio preparava i sacchetti con i dolci e la pizza. Tutto questo lavoro suscitava in noi un grande piacere di lavorare insieme.
Ad un certo punto, don Adriano ha voluto coinvolgere ancora di più me, e di conseguenza la mia famiglia, così mi chiese se volessi prendermi la responsabilità di coordinatore, cioè il responsabile di un gruppo meraviglioso di volontari in servizio, con amore, ai poveri; pertanto io accettai, con la mia famiglia, molto volentieri. Così, dal 2009, inizia questa nuova avventura sempre con la mia famiglia affianco, che ha accettato di collaborare.
Da qualche anno ho una seconda figlia e anche lei partecipa con tanta gioia e volentieri a percorrere questo cammino di servizio, proprio come fa e faceva suo fratello più grande.
Tutto questo percorso ci sta aiutando nel dare ai nostri figli un’educazione bella e sana, aiutandoli a restare umili e ad apprezzare tutto quello che hanno, anche le cose più piccole.
Questo cammino intrapreso, anche se molto bello, non è sempre semplice, perché è necessaria molta responsabilità e cura in tutto ciò che si fa, per poter servire al meglio i fratelli e sorelle bisognosi.
Sono convinto che tutto questo notevole impegno non sia vano per nessun componente della famiglia, perché è davvero arricchente e anche per questo ci sentiamo indovere di ringraziare don Adriano per avermi e averci dato questa meravigliosa opportunità
Michele e famiglia