I volontari raccontano...
Sono Terry, una volontaria che da anni frequenta le celebrazioni del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione. Ora è arrivato il momento di dare la mia testimonianza in merito al mio servizio caritatevole ai poveri, presso la mensa del Cenacolo ubicata in via Belfiore 12 in Torino.
Rendo innanzitutto lode e grazie al Signore per tutto ciò che ho ricevuto gratuitamente per mezzo della sua grande Misericordia.
Ho conosciuto don Adriano e il suo Cenacolo Eucaristico circa 20 anni fa. In quel tempo ho vissuto un brutto periodo, credo il più terribile della mia vita.
Ho subito la separazione causata da un matrimonio difficile, direi veramente complesso; la sofferenza in me si faceva sempre più intensa e proprio in quel terribile momento incontrai delle persone che mi parlarono di don Adriano, delle sue opere caritatevoli e delle sue belle ed efficaci celebrazioni. Ciò mi ha fatto pensare e decidere di parteciparvi presso il santuario della Madonna della Salute.
Io ero quasi atea, nonostante gli insegnamenti religiosi ricevuti dai miei genitori e dalla mia amata nonna. Proprio in quel preciso momento ho iniziato il mio cammino di conversione e di vita nuova; pertanto, via via sentivo che il Signore stava guarendo le mie ferite. Io continuavo a frequentare il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione e, nel frattempo, avevo chiesto di donare il mio servizio come volontaria presso la mensa dei poveri, dove partecipo alla preparzione dei pasti e poi presso il Centro di ascolto e di preghiera in Corso Regina Margherita 190. Con grande entusiasmo ho iniziato a svolgere il mio servizio mettendo a frutto tutto ciò che il Signore mi stava donando arricchendomi, con la preghiera e la partecipazione all'Eucaristia.
Nel mio servizio caritatevole ho incontrato delle volontarie e dei volontari meravigliosi che mi hanno spronato nel continuare questo splendido cammino senza mai scoraggiarmi. Ho cercato di mettere in pratica, con l'aiuto dello Spirito Santo, ciò che dice stupendamente San Paolo: «Voi, fratelli, non lasciatevi scoraggiare nel fare il bene» (2Tess 3,13).
Di tutto ciò ancora oggi ringrazio e benedico il Signore che mi ha guidata, e continua a guidarmi, nel voler bene ai poveri, alle persone bisognose e a tutti coloro che nell'arco della giornata incontro nel mio lavoro, ma anche in ogni altra occasione.