I volontari raccontano...
Dal 1° Settembre 2021... sono pensionato!
Più di 40 anni ad insegnare Italiano agli Italiani (e aspiranti tali...), nonché Storia iniziando dalla Preistoria, ed ora più tempo libero.
Mi chiedevo, che cosa posso fare di "buono" in futuro?
L'estate stava trascorrendo con progetti ostacolati dalle misure di prevenzione del COVID19: quindi, mi dedicavo ad ennesime letture di approfondimento culturale; inoltre, un po' di attività fisiche salutari, con lunghe soste ricreative seduto su panchine di parchi pubblici. Esseri umani, cani, piccioni...
Non mi sentivo soddisfatto della mia situazione e delle prospettive.
Così, già a fine Agosto andai a trovare don Adriano nella sua "base" di corso Regina Margherita. Lo conoscevo da molti anni: i suoi consigli, le sue preghiere mi avevano soccorso in parecchie tempeste, di quelle capaci di rovinare la vita (non sto esagerando). Avevo, ho, fiducia nelle sue indicazioni.
"Non so se il Signore mi apre qualche via, adesso..."; "Cosa fai?";"Passeggiate, perlopiù"; "Continua pure a fare passeggiate, e se vuoi puoi anche andare a dare una mano alla Mensa dei Poveri di via Belfiore, che riapre lunedì 30 Agosto, dopo una breve chiusura estiva"; "Quando?"; " Quando vuoi" (vi è libertà nell' offrire la propria disponibilità, che si concorda con i responsabili dei turni di servizio); "A che ora, lunedì?"; "Alle 8 circa ci sono già alcuni volontari...".
Dal 30 Agosto ho iniziato ad andare, compatibilmente con le altre mie esigenze "vitali". Conoscevo la Mensa di via Belfiore 12 per avervi prestato servizio, in vari turni, nel 2014-2017; ma adesso molto è cambiato, a causa del Covid i Poveri non siedono più ai tavoli all' interno, come fino al 2020. Il servizio normale (al quale partecipo), dal lunedì al venerdì, consiste nel preparare circa 200 sacchetti giornalieri con un pranzo da asporto; al sabato, gruppi di volontari preparano pacchi per le famiglie, alla Domenica i sacchetti sono consegnati al mattino. Rividi veterani "immortali", sia tra i volontari che tra i Poveri beneficati; e vidi molti volti per me nuovi. Storie personali, visione del mondo, caratteri diversi: ovvio che, sul piano umano, non tutto è come vorremmo noi, non tutti ci sono simpatici; ma tutti i volontari (ed anche i "professionisti", come il sacerdote "onnipresente"
don Adriano, o una suora del Cottolengo: che è lì tutti i giorni, compresi sabato, Domenica e Feste!) sono uniti dallo Spirito di servizio. Nella Mensa spesso si ricorda, si ringrazia la Divina Provvidenza, che non fa mai mancare almeno il necessario per servire i Poveri. Una volta ho detto a don Adriano, con leggerezza (il clima di lavoro è piuttosto allegro, in genere): "Anche troppo, dalla Provvidenza!", alludendo al pane duro inutilizzabile e destinato ad animali. Lui non ha sorriso, per cui mi sono corretto: "Sulla Divina Provvidenza non si scherza, vero?"; "Appunto!". E...anch' io sono ormai testimone di molteplici arrivi imprevisti ed imprevedibili di ciò che necessita, all' ultimo momento ... dunque avanti (con umiltà e fiducia), con la Forza del Signore!
Riccardo