La preghiera di Maria (parte 1)
L’episodio della Visitazione, seguito dal canto del Magnificat, è il primo brano di Luca che mediteremo per sapere e capire come pregava Maria.
Lectio di Luca 1,39-56 - Qual è il significato del testo?
Contesto del brano
Il racconto della visita di Maria alla cugina Elisabetta comprende il viaggio di Maria, l’incontro con Elisabetta e il canto del Magnificat. Tradizionalmente questo episodio viene chiamato “Visitazione”, anche se il termine, di per sé, non compare. Dio solo visita il suo popolo. E’ nome improprio: Maria non va a visitare la cugina Elisabetta per assisterla… e quando nascerà Giovanni il Battista, scrive l’evangelista Luca, lei è già ritornata a casa.
Occorre, invece, partire da un altro contesto, e cioè all’inizio e alla fine del Cantico di Zaccaria, dove Dio è lodato perché “ha visitato e redento il suo popolo” e “grazie alla tenerezza e misericordia (alla bontà misericordiosa) del nostro Dio, ci visiterà un sole che sorge dall’alto” (Luca 1,68.78). Il viaggio di Maria, quindi, non nasce dalla iniziativa di questa «vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe» (Luca 1,27), ma da un precedente viaggio: quello di Dio che esce dalla sua beata eternità per entrare nel nostro tempo, che lascia il cielo per discendere sulla terra. È il viaggio dell’Incarnazione, il percorso misterioso e mirabile di Dio che si fa uomo.
La prima tappa è Nazaret, nel grembo e nel cuore della vergine Maria. A lei l’angelo ha detto: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio» (Lc 1,35). Maria, a sua volta, dà inizio a un’altra tappa. Lasciando Nazaret per portarsi in una città di Giuda, nell’incontro e nel dialogo con Elisabetta, prosegue la visita di Dio, il grande e inarrestabile viaggio che si svolgerà, giorno dopo giorno, su tutte le strade del mondo: è il percorso missionario della Chiesa e dei cristiani. Come «il Signore, Dio d’Israele» in Cristo «ha visitato» il suo popolo e come Maria «ha visitato» Elisabetta e Giovanni il Battista, «il bambino» che «ha sussultato di gioia nel suo grembo» (Luca 1, 41), così la Chiesa continua nel tempo a “visitare” ogni uomo bisognoso della salvezza di Dio.
In questo racconto, quindi, Maria è la prima missionaria di suo Figlio che porta in grembo, “il sole che sorge dall’alto” (Lc 1,78). Prima di essere madre, Maria è discepola e missionaria. Si intravede quanto affermerà Gesù stesso: “Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato! Ma egli disse: Beati piuttosto coloro che ascoltano la Parola di Dio e la osservano!” (Lc 11,27-28; 8,21). Luca sempre attento, soprattutto negli Atti degli Apostoli, alla dimensione missionaria della Chiesa e ai viaggi missionari che hanno diffuso la Parola di Dio fino ai confini della terra (At 28,16), mostra qui il prototipo del viag-gio missionario: andare «in fretta», mossi dall’urgenza di portare il Cristo in sé, e indurre il prossimo all’incontro con lui, facendosi strumento dell’incontro.
padre Domenico Marsaglia