I volontari raccontano

Mi chiamo Gaetano, attualmente pensionato e, con mia moglie Immacolata, mai avrei pensato d’iniziare a fare volontariato nel Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione, ed essere ancora qui dopo 26 anni a prestare servizio!
Ho conosciuto quest'opera il primo venerdì del mese di ottobre 1998, partecipando all'Eucaristia presso la chiesa Madonna della Salute di Torino, invitato da un amico. Seduto di fronte all’immagine del Sacro Cuore di Gesù mi sono trovato in mezzo a tantissima gente gioiosa che pregava cantando, come in un sogno. Un mondo a me sconosciuto e ne sono rimasto stupito e colpito.
Per una settimana non ho detto nulla ai miei familiari di questa esperienza, ma in me crescevano tante domande, perché non volevo “farmi prendere” da questa nuova avventura. Ero un cristiano, come dice Immacolata: “Natalino e Pasqualino”. Accompagnavo sempre i miei familiari a Messa, ma poi uscivo a fumare. Un giorno mia moglie ed io decidiamo di partecipare ad un pellegrinaggio alla Madonna dei Fiori di Bra, dove don Adriano, che conoscevo appena, avrebbe celebrato. Qui sono rimasto senza parole quando prima della funzione don Adriano, passando tra i fedeli per l'aspersione, si è fermato davanti a me facendo il segno della croce. Terminata la S.Messa, il responsabile dell’accoglienza mi disse: “Tu sei Gaetano? Don Adriano ti vuole nel gruppo dei volontari ”. Fra me e me ho pensato “sono un muratore, cosa posso fare?” Ma ho accettato l’invito, anche se poco convinto. In quel periodo eravamo tutti molto felici per la gravidanza di mia figlia, ma a causa di un grande fibroma, i medici consigliarono l'aborto. Abbiamo subito chiesto preghiere a don Adriano, e, non solo il bimbo è nato sano, ma il fibroma è stato poi asportato senza complicazioni. Questa grande grazia ci ha avvicinato sempre più alla missione del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione. Adesso oltre ad accogliere le persone alle celebrazioni eucaristiche di Torino e nel monastero di Casanova, serviamo i poveri nella mensa di Torino: Immacolata cucina ogni giorno per centinaia di poveri, il cibo che la Divina Provvidenza mai fa mancare. Cerchiamo di servire con molta cura i poveri, mettendoci tanto amore. Abbiamo incontrato tante belle persone con cui condividiamo il servizio, una grande famiglia nella quale certo, a volte ci sono discussioni, ma poi tutto si chiarisce e si riprende il cammino in armonia. In molti ci chiedono come facciamo ad avere tutta questa energia visto che prestiamo servizio in mensa tutta la giornata per cinque giorni la settimana e, la domenica, invece in abbazia a Casanova. Immacolata risponde “quando arrivi nel luogo del servizio, la forza ti viene. L’energia arriva. Ti mangi il mondo, perché sei lì per chi non ha nulla, per chi non ha nessuno, per i poveri in cui è presente Gesù. Grazie alle preghiere di don Adriano, non sentiamo la fatica.” La nostra vita è cambiata in meglio da quando lo abbiamo incontrato. Io avevo la malattia dell’anima, il risentimento, ero arrabbiato con il mondo intero, perché avevo subito un fallimento dell’attività lavorativa e perso tutto. Sono stato incoraggiato da don Adriano che mi disse “dai ricomincia, non ti preoccupare. Il buon Dio ti aiuterà”. Io e Immacolata abbiamo pianto insieme e poi riso insieme: siamo ripartiti da zero. Con le intense preghiere d’intercessione di don Adriano, abbiamo ritrovato pace, gioia e serenità. Ci vorrebbero pagine e pagine per raccontare le meraviglie a cui abbiamo assistito in questi anni. Per noi frequentare don Adriano e il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione è diventato come respirare, non possiamo più farne a meno. Ringraziamo Dio per averci donato la possibilità di fare insieme questo cammino.