Grazie Gesù per la gioia di vivere
Ad agosto del 2007 ho iniziato a stare molto male a causa di una grave disfunzione cardiaca: sono stata messa in coma farmacologico e in rianimazione con un susseguirsi di cure all’ospedale e a casa. Nel mese di aprile 2008, a causa di questa disfunzione, le mie condizioni, nonostante le cure, continuavano a peggiorare. Ero ricoverata in ospedale in attesa di urgente trapianto di cuore e non potevo muovermi. La mia unica speranza era quella di poter trovare presto un donatore compatibile.
Una mia amica partecipò all'incontro di preghiera di maggio 2008, alla santa Messa presieduta da don Adriano e all'adorazione eucaristica presso il santuario Santa Croce di Torricella Verzate (Pavia) per pregare per me. La sera stessa telefonò a mia sorella dicendole che le parole espresse da don Adriano sembravano riferite proprio al caso mio.
Poco dopo fui avvisata che era possibile il trapianto perché si era trovato il cuore compatibile.
Soltanto dopo l’intervento chirurgico la mia amica, come già aveva comunicato a mia sorella, mi disse che, durante le preghiere di intercessione per ottenere da Dio la guarigione dei sofferenti, don Adriano pregò intensamente e particolarmente per i malati che avrebbero dovuto sottoporsi a complicati interventi chirurgici al cuore chiedendo anche al Signore di guidare la mano del cardiochirurgo.
In quel momento mi sono resa conto che una di quelle persone ero proprio io e, al pensiero che tanti fedeli si erano uniti alla preghiera di don Adriano per la mia guarigione, mi sono sentita tanto incoraggiata e fiduciosa nel Signore.
Sabato 25 ottobre 2008 mi sono recata personalmente con mia sorella nel santuario Santa Croce all'incontro di preghiera per ringraziare il Signore che mi ha donato questo cuore e perché il trapianto è riuscito perfettamente.
Ora sto bene e desidero ringraziare don Adriano, il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione, mia sorella e la mia amica per le efficaci preghiere di intercessione per mezzo delle quali ho ritrovato la gioia di continuare a vivere.