Risveglio dal coma
Il 1° agosto 2008 improvvisamente mi sono sentita molto male a causa di numerose ischemie cerebrali e, quando l’ambulanza è giunta all’ospedale di Chieri, ero già in coma e pertanto fui ricoverata all’ospedale Molinette.
I medici, constatando la gravità delle mie condizioni, erano pessimisti e comunicarono ai miei familiari che difficilmente mi sarei salvata.
Sono rimasta in coma per sei giorni e successivamente fui trasferita nel reparto rianimazione di Chieri. Mentre ero in coma vedevo me stessa nel mio letto in mezzo ad un prato di margherite bianche fosforescenti; alla mia destra era presente padre Pio, a sinistra papa Wojtyla e, al fondo del letto, san Giovanni Bosco vicino al quale si è presentata l’immagine della Madonna alla quale chiesi se era venuta a prendermi, ma mi rispose: “No, stai tranquilla, tornerai a casa dai tuoi figli e io starò sempre vicino a te”. Di fianco vedevo don Bosco che, alzando il braccio destro, mi disse: “Chiama don Adriano perché faccia una preghiera intensa di intercessione su di te”. Dopo scomparve.
Quando mi svegliai mi ritrovai nel letto proprio come lo avevo visto durante il coma. Dal momento in cui ripresi conoscenza i medici erano stupiti di que-sta mia ripresa repentina e sostenevano che non ero ancora fuori pericolo, però io mi sentivo tranquilla pensando alle parole che mi aveva detto la Madonna.
Io non conoscevo don Adriano e non avevo mai sentito parlare di lui, pertanto non avrei saputo come rintracciarlo.
Il giorno di ferragosto, festa di Maria Assunta in cielo, è venuta a trovarmi in ospedale la mia amica Carmen alla quale ho raccontato tutto ciò che avevo visto e sentito durante il coma. Lei mi disse che conosceva don Adriano e si è messa subito in contatto con lui chiedendogli di venire a pregare su di me, come aveva esortato don Bosco. Ma don Adriano, essendo momentaneamente fuori Torino, le assicurò che mi avrebbe messa in preghiera.
Nei giorni successivi gli telefonai personalmente e, quando fui dimessa dall’ospedale e don Adriano era rientrato, la mia amica lo accompagnò da me.
Durante la sua preghiera mi sono sentita molto sollevata e da quel momento iniziò un progressivo miglioramento.
Ho continuato a chiedere preghiere a don Adriano per molto tempo e oggi, 5 aprile 2009, finalmente, ho avuto la possibilità di partecipare con la mia amica alla S. Messa e all’adorazione eucaristica presso il Monastero di Casanova.
L’adorazione è stato un momento molto toccante anche perché pensavo alla visione che avevo avuto durante il coma, particolarmente a don Bosco che mi invitava a rivolgermi a don Adriano.
Pertanto ho pregato don Bosco affinché interceda presso il Signore perché don Adriano possa continuare la sua missione tra i malati, come S. G. Bosco aveva fatto durante la sua vita.
Ho ringraziato il Signore sin dal primo momento del risveglio dal coma anche soprattutto per quanto ha fatto per me nonostante i medici ritenessero impossibile questa guarigione.
Trovandomi in mezzo a tante persone che pregano, oggi ho compreso la potenza della preghiera.
Ringrazio don Adriano e tutto il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione.