La preghiera mi ha donato pace, speranza e fiducia
Desidero condividere con tutti voi del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione la gioia di essere al mondo da ben 40 anni e ringraziarvi per il bene ricevuto.
Da quattro anni io e mi marito partecipiamo alle celebrazioni eucaristiche, presiedute da don Adriano Gennari, nella chiesa Madonna della Salute e nel monastero di Casanova. Da allora molte cose sono cambiate nei nostri cuori, grazie alla forza della preghiera comunitaria che dona pace, speranza e fiducia.
Più volte ci siamo recati al centro di ascolto di via Bossi, 28 a Torino, in momenti di grave sconforto morale e sempre ne siamo usciti sollevati.
Vorrei ricordare il pomeriggio dell'estate 2006, quando io e mio marito manifestammo a don Adriano, davanti a Gesù Eucaristia, il mio desiderio di cambiare vita passando da un lavoro sedentario di impiegata amministrativa davanti a un computer ad un lavoro fra creature malate poiché la ditta presso cui lavoravo da 17 anni, stava per trasferirsi in provincia di Parma.
Don Adriano ci fissò con il suo sguardo intenso e ci disse: "Non è facile stare con i malati, ma è una missione importante". Poi pregò intensamente su di noi e invocò dal Signore la Sua benedizione.
Da allora è iniziato un radicale cambiamento interiore, tuttora in corso, che mi ha portato ad aprire la mente, ma soprattutto il cuore, lasciando da parte l'orgoglio.
Trepidante, ma incoraggiata da mio marito, intrapresi la strada del volontariato, e per quasi due anni, ho accompagnato anziani malati presso ospedali cittadini per visite e terapie. Contemporaneamente ho ripreso gli studi per ottenere la qualifica che mi permettesse di lavorare a contatto con i sofferenti, sempre confidando nel Signore.
In tutto questo tempo mio marito, artigiano, si è fatto carico delle spese per la gestione della casa; non ha mai avuto tanto lavoro come in quel periodo.
Il 3 aprile 2008 ho finito la scuola e subito ho iniziato a lavorare in una R.S.A. ( Residenza Sanitaria Assistenziale) con persone non autosufficienti: molto faticoso fisicamente, mentalmente e anche spiritualmente ma umanamente gratificante.
Poi il 13 agosto ricevetti una telefonata inaspettata: l'invito a fare un colloquio di lavoro presso un ospedale di Torino. Ormai non ci pensavo più, avevo spedito decine di lettere a suo tempo, ma il sogno si è avverato e dal 16 settembre, con grande gioia, sono entrata come dipendente a svolgere questa missione tra i malati.
I primi mesi non sono stati facili, ma sono stata affiancata da persone d'animo generoso e di grande fede che mi hanno sostenuta e spronata a continuare.
Ogni mattina ringrazio il Signore, perché nonostante la mia fede vacillante, mi ha concesso questa opportunità, e chiedo la forza di sorridere con il cuore e di trasmettere la Sua pace ai malati che assisterò, ai miei familiari, a mio marito e alle creature che incontrerò sul mio cammino.
Ringrazio tutti voi del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione che testimoniate con la vita l'amore del Signore per ciascuno di noi. Grazie don Adriano.