Conversione spirituale
Sono una giovane donna e frequento il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione da poco più di sette mesi. In questo breve lasso di tempo Gesù ha operato in me un grande cambiamento spirituale facendomi dono della conversione.
Ricordo con piacere la prima domenica di settembre 2012 quando, dopo avere accettato il suggerimento di un’amica che frequentava le Messe del martedì e conosceva i miei problemi, partecipavo alla Santa Messa a Casanova.
Premetto che non avevo mai sentito parlare di don Adriano, tanto meno ero a conoscenza del Monastero di Casanova. Non conoscevo neppure la strada da percorrere per giungervi. Presi qualche informazione al riguardo il percorso più veloce e alle 14,45 ero a Casanova.
Dopo la celebrazione della Santa Messa, don Adriano si preparava per l’Adorazione Eucaristica. Per me era tutta una novità. Non avevo mai avuto modo di assistervi neanche nella mia parrocchia essendo poco praticante.
Seguivo con attenzione le sue parole ma ero anche incuriosita. Durante il rito, quando il sacerdote invoca lo Spirito Santo a scendere con potenza sulle persone, mi sentii invadere in profondità da un calore avvolgente, pieno, persistente e che mi lasciava basita.
Avevo deciso di partecipare alla celebrazione e alle preghiere di intercessione per i malati e per i sofferenti perché da alcuni mesi mi era stata diagnosticata una malattia rara. Non esistono al momento terapie specifiche, ma solo alcuni farmaci con molti effetti collaterali che però possono migliorarne i sintomi.
Non tolleravo queste terapie, ma ciò che mi faceva stare tanto male erano un’angoscia profonda, un’inquietudine, un’ansia giornaliere e un grande senso di durezza nel cuore.
Avevo trascorso praticamente l’estate chiusa in casa. Dormivo fino alla mattina tardi, trascorrevo qualche ora davanti alla televisione e ritornavo a dormire. Credevo che dormendo il mio disagio scomparisse.
In questo vortice di pensieri negativi, provavo risentimento verso il prossimo che pensavo più fortunato e verso Dio al quale domandavo ogni giorno perché mi avesse inflitto questa condanna.
Dopo quella domenica ho continuato anche in seguito a partecipare all’Eucaristia. Sentivo il bisogno di recarmi in quel luogo di pace che è il Monastero. Gradualmente mi sono avvicinata alla confessione e alle udienze personali di don Adriano.
Nessuno mi aveva preparata ad un’esperienza così forte. Capivo la potenza che avevano le preghiere e sentivo che lo Spirito Santo invocato entrava in me, lavando e purificando cuore e anima, e dissolvendo il Male che per troppo tempo mi aveva tenuta in catene. Ritornavo a casa con una sensazione di liberazione, di leggerezza e di gioia indescrivibile.
Oggi, nonostante la malattia fisica, sono una persona nuova e mi sento ricca della Misericordia e dell’Amore di Gesù Cristo.
Grazie al dono della fede e della preghiera ho acquisito forza, serenità, gioia e speranza. Sono ritornata al lavoro senza fare assenze.
Continuo ad andare avanti confidando in Dio che non ci lascia mai soli e Gli rendo grazie in ogni momento.
Ringrazio con tutto il cuore don Adriano che mi ha messo in preghiera e ogni volta che avevo bisogno di aiuto non mi ha abbandonata.
Ora il mio grande desiderio è quello di poter fare volontariato presso il Monastero e continuare il cammino di fede con il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione. Grazie.