Ictus cerebrale
Un sabato mattina di fine gennaio mi stavo recando al Monastero di Casanova - Carmagnola da don Adriano per chiedere preghiere come faccio frequentemente da quando l'ho conosciuto.
Mentre mi preparavo per uscire di casa, mi ha telefonato mio papà per dirmi che aveva portato mia mamma al pronto soccorso a causa di un forte mal di testa e di un formicolio alla mano. Ho fatto in tempo a prendere una foto di mia mamma e,prima di raggiungerla in ospedale, sono andata da non Adriano a chiedere una preghiera per lei.
A seguito di una tac risultò che il mal di testa era dovuto a un'emorragia cerebrale in atto, un ictus che via via le bloccava tutto il lato del corpo, braccio e gamba con disturbi visivi di linguaggio e difficoltà di deglutizione. La situazione appariva critica fin da subito. L'ematoma in testa era molto vasto e le lesioni causate dall'ictus, a detta dei medici, erano gravi al punto che difficilmente avrebbe potuto ottenere un recupero delle funzioni danneggiate. Non ho mai smesso di recarmi da non Adriano per chiedere preghiere intense per la guarigione di mia mamma e lui mi ha assicurato che l’avrebbe ricordata anche nella celebrazione eucaristica per ottenere dal Signore la grazia della guarigione.
Il riassorbimento dell'ematoma non è stato facile; purtroppo mia mamma aveva già altri problemi di salute, soprattutto a livello cardiaco, e pertanto non è stato semplice poterla trattare farmacologicamente. Tuttavia, seppur con tempi non brevi, siamo usciti dalla fase più critica e adesso, a distanza di due mesi, mia mamma èfinalmente pronta per iniziare un percorso riabilitativo. I medici erano molto perplessi in quanto temevano che potesse riportare gravi danni a livello neurologico; invece, dopo pochi giorni, tra lo stupore dei medici, mia mamma iniziava ad avere lievi e spontanei movimenti alla gamba paralizzata.
I medici stessi parlarono di miracolo. E' anche una grazia che non abbia mai perso conoscenza nonostante la criticità della situazione. Si è sempre mantenuta lucida, e, nonostante il percorso non sia ancora terminato, sono certa che i movimenti spontanei dell'arto fino a poco tempo fa paralizzato, siano un segno della guarigione in atto.
Ringrazio di cuore il Signore che ha esaudito le nostre insistenti preghiere e don Adriano al quale va tutta la mia più grande riconoscenza. Inoltre, un sabato mattina appena uscita dal Monastero, io e la mia amica siamo state vittime di un incidente d'auto, ma, nonostante i danni materiali, siamo uscite illese. Grazie al Signore che ci ha preservate dai danni alle persone. La preghiera ci ha protette davvero in questo grave incidente. È importante partecipare all’Eucaristia per intercedere per i sofferenti e per i malati chiedendo al Signore la grazia della guarigione.