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Tumore al midollo

Da un po' di tempo sento l'esigenza di scrivere questo messaggio anche perché desidero far conoscere la mia testimonianza.
Cometutti su questa terra, vivo una vita travagliata dai mille affanni quotidiani, ma nonostante questo cerco di gioire per ogni alito di vento e per ogni raggio di sole, per questa vita che è così incredibilmente meravigliosa nonostante le preoccupazioni e gli affanni.
Poco più di un anno fa scoprimmo che mio padre, la persona che amo di più su questa terra, aveva un tumore al midollo; vi lascio immaginare mia mamma, mia sorella ed io cosa abbiamo vissuto sapendo che nostro padre doveva affrontare questo calvario, perché non sapevamo come sarebbe finita. Oltretutto io abito in Piemonte e poiché la mia famiglia invece è tutta in Veneto, ogni week end affrontavo il viaggio per stare vicino alla mia famiglia.
Iniziò per mio padre, e quindi anche per noi, un percorso molto difficile e doloroso fatto di chemioterapia molto forte in più cicli, cure che lo hanno fatto dimagrire anche di 10 kg in pochissime settimane, perdita di capelli e spesso, a causa dei molti dolori, voglia di moriree apatia verso la vita.
Un anno fa, in occasione di un pellegrinaggio, conobbi una persona meravigliosa che mi parlò di don Adriano Gennari e della sua missione tra i malati, i sofferenti e i poveri. Lacosa mi toccò subito in quanto anche mio padre si chiama Adriano,e questa coincidenza mi stupì. Così mi informai dove don Adriano celebrava la messa e per la prima volta partecipai alla celebrazione nella chiesa di san Martin in Aosta; era novembre dello scorso anno.Non conoscendo questa città, mi recai con fatica in chiesa e, durante l'adorazione eucaristica, mi sono sentita fortemente coinvolta tanto chenon potei trattenere il piantoe ovviamente intensificai la preghiera per mio padre chiedendo al Signore la forza di affrontare le difficoltà causate dalla malattia qualunque esse fossero. Comunque uscii dalla chiesa rigenerata, ma non sono riuscita a incontrare di persona don Adriano perché c’era molta gente e quindi pensai che sarebbe stato bene non sottrargli altro tempo per presentare la situazione di mio padre.
Intanto le cure procedevano sempre più dure e la forza era sempre meno, ma mia mamma, mia sorella e io riuscivamo a darci forza a vicenda; a volte una di noi cadeva in preda alla disperazione, ma le altre due erano pronte a sorreggerlae così passò del tempo.
Sempre grazie a questa amica sentii nuovamente l'esigenza di chiedere preghiere di intercessione perché si avvicinava il momento dell'autotrapianto, il più delicato della cura.Così una domenica di maggio andai nel Monastero di Casanova - Carmagnola.Inquell'occasione successe una cosa straordinaria: ero seduta al fondo verso l'uscita del chiostro interno e don Adriano, prima di iniziare la Messa si avvicinò, mi guardò, mi diede la mano e mi salutò come se avesse capito chi ero e perché ero lì.Piansinuovamente durante tutta la messa e l'adorazione, ma con commozione e una grandissima forza dentro.
Oggi mio padre sta bene; l’autotrapianto, con stupore di tutti, ha avuto successo. Non sappiamo se questa malattia tornerà fra un giorno, un anno o mai più, ma per ora ci godiamo ogni secondo di vita insieme.Ioringrazio don Adriano perché sono sicura che è merito della sua intercessione presso Dio, perché la forza che ho sentito dentro e che sono riuscita a trasmettere alla mia famiglia veniva da Dio tramite don Adriano, e perché in entrambe le occasioni, per ottenere il dono della guarigione, ha nominato il tumore che aveva mio padre.  
Mi sono venute in mente anche tutte quelle persone che ho conosciuto nel reparto dell’ospedale dove era ricoverato mio padre e dove anche molti ragazzi giovanierano sofferenti a causa della stessa malattia. Pertanto sento doveroso presentare al Signore anche loro per mezzo della preghiera.È mia intenzione continuare a partecipare alle celebrazioni eucaristiche in Aosta o nel Monastero di Casanova per ringraziare il Signore per questa grande guarigione, tenendo presente una frase che don Adriano disse e che è diventata mia: chiediamo a Dio il dono della guarigione perché è Lui che guarisce.È vero, io ho chiesto tantissimo al Signore e Lui mi ha elargito la sua grazia.

Ringrazio anche don Adriano per la sua forza, per la sua genuinità e per tutto il bene che fa per i sofferenti, i bisognosi e i malati.

CASA DI SPIRITUALITÀ

Monastero Abbaziale Cistercense di Casanova. Carmagnola (Torino)
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T 011 979 52 90
Aperto ogni domenica e festivi dalle 15 alle 18.
Don Adriano riceve il sabato dalle 6,30 alle 11. Segue celebrazione eucaristica.
Per partecipare alle celebrazioni a Casanova presiedute da don Adriano, è possibile prenotare il pullman telefonando a Michelina al numero 349.2238712. Partenza da Settimo T.se ore 13,00 – Da Piazza Maria Ausiliatrice – Torino ore 13,45.

CENTRO DI ASCOLTO

Corso Regina Margherita 190
10152 Torino
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T 011 4377070
info@cenacoloeucaristico.it

Orario di ricevimento:
Lunedì dalle 7,30 alle 9,30
Giovedì dalle 13,30 alle 16,30

Nei centri di ascolto di Torino e Casanova continua l'accoglienza rispettando le norme vigenti relative al distanziamento e all'uso della mascherina

MENSA DEI POVERI

Opere caritatevoli per i poveri
Mensa via Belfiore 12, Torino
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Distribuzione sacchetti pasto:
domenica e festivi dalle ore 9.00 alle 11.00
Distribuzione pacchi viveri alle famiglie bisognose:
sabato dalle ore 9.30 alle 12.00
Mensa preserale calda per i senzatetto:
da lunedì a venerdì dalle ore 14.30 alle 17.00 

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