Cause in tribunale
Sono una dipendente di un ospedale del Piemonte.
Nel 2016 avevo dovuto intraprendere una causa in tribunale per farmi annullare una sanzione disciplinare che, con la vigente normativa, può essere annullata solo dal giudice del lavoro. La sanzione era stata chiesta da una collega di lavoro. Nei vari passaggi burocratici interni è diventata di una gravosità notevole e ingiusta. Doveva servire per ostacolare il mio percorso lavorativo, poiché avevo vinto una selezione interna.
In questa situazione avevo dovuto farmi seguire da un professore di Diritto del lavoro.
Il giorno prima dell’udienza il legale mi aveva detto: “Guardi, lei ha perfettamente ragione…, spesso capita, però, che dalla parte della ragione si passi al torto... In questo mondo ci sono molte persone legate da simili interessi senza scrupoli di nessun genere”.
Mi ero rivolta a don Adriano chiedendo preghiere di intercessione per avere l’aiuto del Signore. Ho vinto la causa; il giudice mi ha annullato la sanzione per illegittimità.
Sempre nel 2016, dopo l’estate, ero ritornata in tribunale dal giudice del lavoro perché avevo vinto la “selezione interna” in ospedale e non attribuita. Anche questa volta avevo le stesse preoccupazioni della precedente sanzione disciplinare. Nuovamente mi sono rivolta a don Adriano chiedendo aiuto per mezzo delle preghiere di intercessione. Ho vinto!
Ecco le meraviglie che il Signore compie attraverso la santa figura sacerdotale. Gesù si serve di don Adriano per elargire le grazie come strumento di intercessione.
Ringrazio il Signore per i doni che mi ha concesso.
Un particolare ringraziamento anche a don Adriano e a tutti i fratelli e sorelle del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione per le intense preghiere rivolte al Signore.
La mia testimonianza sia di aiuto e conforto a tutti coloro che attraversano momenti difficili come quelli da me vissuti. Vi consiglio di perseverare nella fede e di memorizzare la bellissima frase detta da don Adriano in una catechesi: “La lode e la preghiera al Signore sono la nostra forza”.