Tumori ovaio, intestino, milza
Sono un'insegnante di matematica di 58 anni e spesso partecipo agli incontri di preghiera di don Adriano.
La mia dura storia clinica è lunga, risale al 1999, quando nel tentativo di avere una gravidanza scoprii da un'ecografia di avere una cisti ovarica. La maldestra operazione d'asportazione della cisti disseminava parte del contenuto della cisti all'interno dell'addome: si trattava di un carcinoma all'ovaio (tumore maligno).
Le attese di vita di fronte a tale evento erano ridotte al minimo, solo l'intervento "riparatore" di un illustre professore dell'Ospedale Mauriziano di Torino del 1999 e la successiva chemioterapia mi ridavano qualche speranza di sopravvivenza.
Infatti nel 2001 il male si ripresentò nell'altro ovaio e all'utero. Seguì un altro intervento chirurgico all'Ospedale Mauriziano eseguito sempre dal medesimo professore e conseguentemente la sofferta chemioterapia. Passarono altri 3 anni e nel 2004 il carcinoma si presentò questa volta all'intestino (mesocolon traverso) e nel peritoneo. Di conseguenza, fui operata più volte nel 2004 da un noto professore dell’ospedale San Raffaele di Milano, e successivamente ancora nel 2006 con asportazione della milza e della colecisti, e il 20 agosto 2007 con asportazione del linfonodo mesenterico positivo per metastasi linfonodale parenchimale massiva di adenocarcinoma ovarico a cellule chiare.
Ad ogni intervento seguirono cicli di chemioterapia. Attualmente mi sento bene, faccio i miei ripetuti controlli, seguo le indicazioni mediche e partecipo con intensità agli incontri di preghiera che si svolgono a Casanova.
Conobbi don Adriano a giugno 2007 tramite amici che mi invitarono a partecipare alle celebrazioni eucaristiche della domenica e delle festività cristiane nel Monastero abbaziale di Casanova. Fin da subito partecipare agli incontri di preghiera del Cenacolo Eucaristico di don Adriano mi diede tranquillità, mi restituì fiducia in Dio, consolazione e incoraggiamento. Quando arrivo sento una pace, una freschezza, una condivisione del dolore che lo rende accettabile. Ma il momento più importante avviene durante l'adorazione eucaristica, quando don Adriano chiede allo Spirito Santo di scendere su di noi. È allora, in quel preciso momento che avverto una strana energia, una forza misteriosa, come un sole dentro di me che commuove e invita a partecipare alla preghiera, che ci fa sentire uniti come in un solo corpo, realizzando una specie di "miracolo". Dopo mi sento tranquilla per aver vissuto un momento di pace e serenità profonda.
Soprattutto quando mi sento inquieta partecipo a queste messe che mi danno forza.
Ringrazio il Signore e don Adriano che si mette al servizio della comunità, impartisce la benedizione del Signore e intercede per noi presso lo Spirito Santo; spero che scenda anche su di me com'è sceso su altri credenti che conosco personalmente.
Penso che l'espressione di don Adriano "Credi e sarai guarito" sia vera nella preghiera.
Lunedì 10 dicembre 2018 ho eseguito la visita oncologica, come da protocollo, e la dottoressa, dopo aver visionato esami clinici e strumentali, mi ha detto che va bene.
Ringrazio don Adriano che intercede intensamente con le sue preghiere. Ringrazio tutte le persone che dedicano del tempo e collaborano all’interno del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione.