Un incontro straordinario
Dice un antico adagio che le vie del Signore sono infinite; anche quelle che conducono sui sentieri della fede, specie se poi ti trovi a un passo da casa tua, dai luoghi a te cari, immerso in un’oasi di spiritualità di cui, sino all’istante prima, tuo malgrado ignoravi l’esistenza.
Così è stato anche per me. Ho conosciuto per la prima volta don Adriano Gennari una domenica di fine estate. Era il 23 settembre 2018 quando la Divina Provvidenza fece sì che accogliessi l’invito di un amico a venire in visita al Monastero abbaziale di Casanova: all’interno del quale, grazie anche ai racconti dell’Architetto che sapientemente lo restaurò anni fa, ho scoperto un universo di storia millenaria lungo secoli, dinastie, epoche e generazioni.
Ho altresì toccato con mano e respirato l’atmosfera di spiritualità intima e raccolta, commossamente solenne e, al tempo stesso, semplice e immediata che aleggia tutt’intorno appena varcato il grande portone di legno per il quale chissà quante altre persone in cerca di rifugio e conforto sono transitate nel tempo prima di me.
Un’amica che era con me ed io abbiamo provato una sensazione di profonda vicinanza a Dio durante la preghiera personale e la benedizione di don Adriano che ha invocato lo Spirito Santo su di noi.
Un incontro ravvicinato con Dio, davvero, proseguito anche nella santa celebrazione eucaristica seguita da un tempo di adorazione a Gesù sacramentato con preghiera di domanda e intercessione per poveri, malati e sofferenti a cui come mai prima d’ora mi era accaduto di assistere partecipandovi con mente, anima e cuore, occhi chiusi, tutti intensamente e indissolubilmente rivolti con fiducia a Dio.
Ricordo che da piccolo rammentavo spesso la parabola dei talenti: mi insegnò che ciò che resterà di noi nella vita del nostro piccolo e misero passaggio, del viaggio di ritorno nella casa del Padre, sono i talenti che da Lui abbiamo ricevuto in dono e che come semi devono essere coltivati, offerti e reimmessi sul cammino della vita per essere poi donati ai fratelli che il Signore Gesù ci fa quotidianamente incontrare.
Il cuore di questo piccolo prete riccioluto,don Adriano Gennari, dallo sguardo luminoso, strumento di bene gradito a Dio come una cometa saldamente raggiante sul presente, illumina la strada di chiunque si imbatta in lui perché a tutti offre ascolto, conforto, consigli, preghiere e soprattutto speranza, fiducia e gioia incrollabili che l’uomo non sarà mai solo confidando in Dio, in Gesù e nello Spirito Santo.
Rendo grazie al Signore per aver incontrato il caro don Adriano nel cammino della mia vita e soprattutto per tutto ciò che Dio, fonte d’amore, mi ha donato, che mi dona e che mi donerà.