La gioia della guarigione dopo un duro cammino
È doveroso che io dia testimonianza in merito al dono della mia guarigione che ho ricevuto dal Signore.
Sono alcuni anni che io e mio marito partecipiamo alle stupende celebrazioni eucaristiche presiedute da don Adriano Gennari e che, di tanto in tanto, ci rechiamo presso i Centri di ascolto e di preghiera per chiedere al Signore Gesù, per mezzo delle intense preghiere di intercessione, aiuto, forza, speranza e guarigione.
Ho attraversato un tempo di dura sofferenza che stava debilitandomi, e mi spiego: a settembre del 2022 mio marito, con insistenza, mi ha fatto decidere di sottopormi alla mia prima mammografia a 53 anni. La diagnosi terribile per me è stata quella di scoprire di avere dei linfonodi dell'ascella destra ingrossati. Le cause potevano essere di origini diverse; una tra le altre poteva essere la psoriasi. Lo specialista mi ha proposto di sottopormi all'ago aspirato. Io mi sono lasciata prendere dalla paura e avevo deciso di non affrontare tale procedura in questo stato d'animo.
Intanto non ho esitato ad andare al centro di ascolto e di preghiera dove ho incontrato don Adriano e pregato con lui per chiedere al Signore la grazia della guarigione. Abbiamo fatto una preghiera forte, con fede e speranza.
Io continuavo ad avere in cuore il desiderio di non farmi toccare, ma poi, grazie alla forza della preghiera, ho cambiato idea, e così ho incominciato a fare i primi accertamenti: esami del sangue e la TAC, poi a dicembre ho fatto anche l'ago aspirato e quindi la biopsia. Successivamente sono stata operata; mi è stato tolto il primo nodo grande ascellare. A gennaio mi hanno dato l'esito terrorizzandomi: linfoma di Hodgkin classico, cioè tumore maligno nel sangue. Il 24 gennaio ho fatto anche la PET e poi la visita ematologica. Subito dopo ho fatto la chemio e a luglio la radioterapia.
Sentivo che la preghiera intensa di don Adriano mi accompagnava e mi sosteneva su questo cammino di notevole sofferenza. Ora ne sono fuori, faccio i miei regolari controlli e sono viva nonostante l’ematologo mi avesse detto che sarei morta in breve tempo, soffrendo.
Il mio rendimento di grazie va innanzitutto al Signore, e a don Adriano che mi ha sostenuta e mi ha incoraggiato con la sua continua preghiera. Molto devo anche a mio marito che mi è stato sempre vicino infondendomi coraggio.
Grazie al Signore che mi ha ridato la vita!