La forte presenza di Dio nel Monastero di Casanova
Un caro saluto a tutti.
Oggi desidero rendere testimonianza a tutti voi, elevando al Signore Gesù il mio rendimento di grazie per il dono della mia straordinaria guarigione.
Partecipando alle celebrazioni e alle adorazioni eucaristiche ho sperimentato la forte presenza del Signore e la sua opera meravigliosa. Proprio qui, in questo Monastero di Casanova, il Signore ha voluto manifestarmi, attraverso segni vivi e concreti, che non mi sarei sentito solo e immerso nella mia preoccupante malattia; infatti ho sentito la sua forte presenza operante. Ero affetto da tumore alle vie biliari, il colangiocarcinoma, una patologia grave che, da marzo a tutt'oggi, ha richiesto un trattamento con diverse terapie salvavita. Sono anche stato sottoposto a controlli periodici, e infine ad una PET il cui referto ha dichiarato sorprendentemente che l’esito era NEGATIVO.
Cosa dire… Anche l'umore influisce sul decorso della malattia; curare la psiche diventa importante tanto quanto curare il corpo. Con lo spirito giusto, ma soprattutto con l’aiuto del Signore, si può combattere e sconfiggere qualsiasi malattia. Bisogna combattere insieme.
Ringrazio la mia famiglia, l'ospedale e i medici di riferimento, gli amici e i conoscenti che ho incontrato in questo “percorso” chiamato “vita”, ieri e oggi: tanti volti.
Un grazie dal profondo del cuore a don Adriano Gennari, sacerdote cottolenghino, di grande fede, dallo sguardo pieno d'amore di Dio. I suoi occhi esprimono quello che lui ha nel cuore e che gratuitamente riceve certamente dal Signore: luce, gioia, pace, disponibilità di ascolto e capacità di intensa preghiera. Ringrazio anche il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione, fondato da lui, immerso nella preghiera e nel servizio caritatevole ai poveri, alle persone malate e bisognose di aiuto.
Sì, Dio è vivo! Dio è sempre operante. Dio non cessa mai di compiere le meraviglie là dove noi non siamo in grado di arrivare!
Nulla è impossibile a Dio!
Oggi ho il cuore colmo di gioia e di gratitudine al Signore che mi ha liberato dalla paura, dall'angoscia per la malattia e per avermi donato una nuova vita. Quanto manca alla vetta? “Tu sali e non pensarci”, dice Nietzsche.
Noi continuiamo a pregare, ringraziare e a rendere lode al Signore: ci pensa Lui a noi; Lui non ci lascia mai soli, perché il Signore è sempre presente nel nostro cammino di vita più di quanto noi a volte siamo presenti a lui. Grazie!